Alice nella città – CONCORSO YOUNG ADULT

Saranno 11 i film a partecipare al concorso Young│Adult, votati da una giuria composta da 27 ragazzi e ragazze selezionati su tutto il territorio nazionale.

I legami di sangue sono uno dei nodi tematici che attraversano la selezione 2018. Legarsi vuol dire costruzione di mondi, innesti d’amore e lotta quotidiana. Oppure, nel caso di THE ELEPHANT AND THE BUTTERFLY, vuol dire tensione tra reale e immaginario, tra ciò che è qui e ciò che è altrove. Secondo lungometraggio della regista Amélie van Elmbt, prodotto dai fratelli Dardenne con la produzione esecutiva di Martin Scorsese, il film mette in scena con grande delicatezza tutte le sfumature di tre giornate durante le quali una bambina si ricongiunge con il padre sconosciuto. Mentre è il rapporto con l’assenza e con la morte, l’idea che muove BEHOLD MY HEART opera seconda di Joshua Leonard prodotta e interpretata da Marisa Tomei, ricca di fascino e completamente scevra da ogni velleità consolatoria. Una discesa nell’inconscio di Marcus – interpretato dal talento assoluto di Charlie Plummer – costretto a nascondere il suo dolore e a trasformarsi nell’uomo di casa, per fare i conti con la morte reale e le emozioni distruttive che ne conseguono: esprimerle e lasciarle andare è l’unico modo per ricominciare una nuova vita con sua madre. Uno spunto ideale, che Peter Hedges (candidato all’Oscar per lo script di “About a boy”) ha esplorato fino ai limiti più bui, nella sua nuova e attesissima regia, BEN IS BACK. Al suo fianco, per raccontare le tensioni distruttive di un figlio legato alla dipendenza dalle droghe, suo figlio Lucas Hedges uno dei talenti più limpidi del cinema internazionale (Manchester by the sea – Lady bird  – Three Billboards Outside Ebbing Missouri, Boy Erased) e la straordinaria e intensa Julia Roberts che ci regala una delle sue più convincenti interpretazioni.

 

A distanza di otto anni dal suo primo film presentato a Roma (Oranges and Sunshine), Jim Loach torna ad Alice nella città  con MEASURE OF A MAN, un film di formazione che riesce a ricreare in maniera magistrale i fulminanti dialoghi, perfettamente aderenti alla logica dell’infanzia. Tra vicende quotidiane, passioni e pomeriggi di giochi e vacanze emergono i segreti di un’estate turbolenta, che svelerà cosa rappresenta la vera misura di un uomo.

I grandi temi del disagio familiare e della ricerca necessaria e disperata di un equilibrio e di un futuro possibile, scorrono nelle quattro opere prime della selezione: “Tutto m’inghiotte”. Così direbbe di sé, la protagonista di JELLYFISH se dovesse presentare ai propri spettatori, il suo personalissimo romanzo di formazione. Il regista James Gardner, ci racconta una delicata storia d’identità, sostenuta dal forte desiderio di fuggire via quando la tua famiglia e tutto il mondo intorno sembrano rimanere immobili. Da Israele arriva BROKEN MIRRORS di Imri Matalon e Aviad Givon, potente racconto di ribellione, che dipinge un aggrovigliato universo di sensi di colpa, che ci parla fondamentalmente della sensazione di vergogna e di tradimento legata alla crescita di un’adolescente (interpretata dalla sorprendente Shira Haas –  Foxtrot – la danza del destino). FOR A HAPPY LIFE, è l’esordio di Salima Glamine e Dimitri Linder, (già assistente di numerosi registi belgi, tra cui Bouli Lanners, Joachim Lafosse, Benoît Mariage e di Julia Ducournau) segue la storia d’amore clandestina di Amel, diciassettenne di origini algerine, (interpretata dalla giovane Sofia Lesaffre, già vista in Le Ciel attendra in selezione ad Alice 2017), con Mashir Fahrad, 22 anni, di origini pakistane.

Costretti a nascondersi per potersi amare, scopriranno che la famiglia e la casa, possono essere un luogo felice dove crescere e fare esperienza di affetto, calore, gioia, felicità ma da un momento all’altro possono diventare gabbia feroce che smorza ogni energia vitale, condizionata dal rigido sistema morale e di comportamento che influenza la possibilità di scegliere la propria vita. Un tema che si collega all’analisi sulla natura umana, sull’amore e sulla società nel suo complesso, che Jessica Barden (amata in The End of the F ** king World) protagonista di THE NEW ROMANTIC ci svela nel film di Carly Stone. IN YOUR HANDS di Ludovic Bernard ci restituisce un classico racconto di formazione in cui la musica, rappresenta l’unica vera alternativa ad una realtà altrimenti insostenibile. Il film è retto da tre interpretazioni sorprendenti di Kristin Scott-Thomas, Lambert Wilson e Jules Benchetrit da cui emerge un’idea di cinema straripante di vita.

Discorso a parte merita quest’anno il cinema italiano rappresentato in concorso da due film che ci hanno colpito per intensità, qualità e libertà narrativa: FIORE GEMELLO di Laura Luchetti è un film sull’amicizia, sull’innocenza perduta e sulla fatica per riconquistarla. Due adolescenti, con le loro storie: diverse nella genesi, affini nelle catastrofi e nel disperato tentativo di rinascita, tra la finzione e la realtà dei loro vissuti personali.

BUTTERFLY di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman ci propone la storia autentica di una vera famiglia, la cui più giovane figlia a solo 18 è già la prima pugile donna italiana della storia a qualificarsi alle Olimpiadi. Irma è cresciuta in uno dei paesi più violenti del napoletano dove lo sport spesso rappresenta l’unico riscatto per poter disegnare il proprio futuro. Lo sguardo degli autori è carico di affetto per i propri personaggi, li segue nelle loro fissazioni e idiosincrasie. Ma adesso Irma che è lontana dai riflettori può finalmente guardarsi dentro e cercare la sua strada. La boxe è davvero qualcosa che fa per lei?

Fuori Concorso

TITO AND THE BIRDS, di Gustavo Steinberg, Gabriel Bitar e Andrè Catoto, è un’animazione brasiliana di straordinario impatto visivo. Il film è al contempo la scoperta del bambino di quello che è giusto e di come superare le proprie paure, ma è anche un viaggio per salvare il mondo da una “epidemia di paura”, in cui le persone iniziano ad ammalarsi se improvvisamente si spaventano.

DIILILI IN PARIS segna il ritorno alla regia di Michel Ocelot (Kirikù e la strega Karabà, Azur e Asmar, Kirikù e gli animali selvaggi). Un’avventura nella Parigi della bella epoque. Ambientata nella Città della Luce la storia segue una giovane ragazza di nome Dilili che arriva dalla Nuova Caledonia e viene coinvolta in una trama misteriosa che la porterà attraverso i quartieri alti e bassi di Parigi. Ocelot sarà presente a Roma anche per una masterclass sull’animazione dopo la proiezione del film.

 

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