TORNATORE : “La sensazione che possa finire tutto c’è sempre stata” dal doc “24/25 – Il fotogramma in più”

TORNATORE : “La sensazione che possa finire tutto c’è sempre stato”

L’ODIO VERSO IL NUOVO C’E’ SEMPRE STATO… Quel che accade oggi con il web accadeva con la tv. …Vittorio De Sica ricordava “la televisione è l’unico sonnifero che si somministra attraverso gli occhi” …

Proprio oggi che si parla di cinema sul web trionfante a Venezia, parliamo di un interessantissimo documentario “24/25 – Il fotogramma in più” di Giancarlo Rolandi e Federico Pontiggia presentato al Lido.

Tante le testimonianze che raccontano la differenza tra due modi di narrare una storia con due diversità di linguaggio : televisivo e cinematografico. Tornatore inizia parlando di differenza tecnica tra cinema e tv, parlando di fotogrammi (il cinema va a 24 fotogrammi al secondo, la tv a 25 da cui il titolo del doc) “se l’occhio non percepisce la differenza lo fa l’orecchio.. l’orecchio educato lo percepisce”

Se la tv ha dato opportunità di girare storie grazie ai grandi mezzi, gli strumenti sono sempre stati quelli del cinema e anche i grandi autori erano gli stessi. Le scalette dellla tv erano scritte molto bene. Ma il cinema è sicuramente un altro mondo anche se oggi chi fa serie dice di girare le puntate come fosse un lungo film.

Agli esordi la tv, che ha educato gli italiani (lo strumento di maggior formazione di sempre, in passato), entrò nel cinema e allo stesso tempo il cinema entrà nel mondo televisivo (Totò lascia o raddoppia?)…la tv era vista come traguardo (come Sordi dentone ne I complessi).

La tv più che fare un ritratto degli Italiani in passato li ha formati. Ai tempi ci si riuniva per vedere la tv in circoli, bar, case… Anche il cinema aveva predisposto una finestra tra un tempo e l’altro nelle sale per seguire le puntate di Lascia o raddoppia.

Tornatore ricorda “quelli che avevano la tv ospitavano tanti altri che non l’avevano.”

Molti scoprivano quello che c’era oltre…con la tv.

Quel che accade oggi con il web accadeva con la tv. Intervistata una coppia dell’epoca la moglie ricorda “usciamo di meno a meno che non ci sia una prima di teatro o cinema importante”

“Lo svantaggio è che si va meno al cinema… se si ha un bel film in tv si risparmia e non si va al cinema..”

In tv passavano anche grandi film..Tornatore ricorda di grandi titoli che passavano per la tv “poi li ho recuperati al cineclub o in sala…”

Un ulteriore odio nacque contro le interruzioni pubblicitarie.

Tantissimi gli aneddoti su Magnani, Tognazzi, etc..

Ai tempi tutti volevano diventare annunciatrici (poi veline….poi partecipare ai reality) ora influencer.

L’odio tra tv e cinema c’è sempre stato Vittorio De Sica ricordava “la televisione è l’unico sonnifero che si somministra attraverso gli occhi” …

Ma poi tutti andavano in tv…

“La sensazione che possa finire tutto c’è sempre stata – aggiunge Tornatore – Negli anni ’80 le sale chiudevano una dopo l’altra, credevamo stesse finendo tutto ma in realtà ci siamo accorti che il cinema andava avanti..come l’avvento del sonoro dopo il cinema muto credevano che il cinema sarebbe finito…poi arrivò la tv e tutti dicevano che il cinema era finito e non era così, poi si iniziò a girare in digitale e tutti dissero che con l’assenza della pellicola il cinema era finito… poi sono arrivati i multiplex e quindi la morte della multisala….non finisce mai nulla ma è una continua trasformazione….”

“24/25 – Il fotogramma in più” è un prodotto di grande montaggio e di perfetta scelta dei materiali.

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