SI PARLA DI PREMI…. MA GLI INCASSI? I PRIMI TITOLI ITALIANI HANNO GIA’ FATTO FLOP AL BOTTEGHINO….

Da Venezia arrivano prime indiscrezioni ….ma speriamo che film
presentati al Lido possano ricevere il premio più grande che è
l’incasso del pubblico che paga per vedere quei film in sala…perchè
non si vive di solo Festival comunque indispensabili per accendere le
luci su alcuni autori che nel caos della stagione avviata si
confonderebbero tra i tanti, troppi titoli in uscita ogni settimana.

Speriamo che i premi a Venezia possano innesare ancora più interesse
sui film che vinceranno. Anche perchè a settembre stanno ancora
uscendo film passati a Cannes, Berlino, etc…e mai usciti,  senza
contare i 120 titoli italiani  che non non hanno ancora data di uscita
e dovranno arrivare sul grande schermo in questa stagione, sommati ad
altri 30 italiani che hanno già una data.

150 titoli italiani..una follia e ogni settimana si leggono nuovi set
in partenza. Ora calcolando che da settembre ad aprile ci sono poco
più di 30 giovedì (a fine aprile la stagione ormai finisce per gli
Italiani a meno che non ci siano blockbuster, unici titoli che
richiamano pubblico con il sole) e calcolando che il box office premia
al massimo un film a week end (massimo 2), sempre che sia un film
italiano quello “vincente”….. vuol dire che almeno 120 su 150 non
incasseranno e di quei 30 quali incasseranno? Nelle due  passate
stagioni nessun film italiano è entrato nella top ten ed il primo
incasso italiano nell’ultima è stato “Come un gatto in tangenziale”
che ha trionfato a netta distanza da tutti gli altri italiani.

Che fine farà il cinema italiano se si continuano a produrre film che
non convincono la sala? Che fine faranno quei 120 film che non
incasseranno …sempre che tutti possano riuscire ad uscire in questa
stagione.

Oltre ai Festival c’è di più, capiamo come dice un noto regista “che
alcune distribuzioni debbano andare avanti con il plagio dei
palmares”, ma i numeri (gli incassi) servono per portare avanti
un’industria e il cinema deve essere un’industria, quella
dell’intrattenimento….i primi 4 film italiani usciti per ora hanno
fatto flop….cultura e  intrattenimento devono andare di pari passo,
ma non si vive di soli Festival come non si vive di sole commedie.

Però se i premi più importanti Venezia, Roma, Nastri, David, Globi,
etc.. andassero a film che vedono solo quelli che frequentano i
Festival o che vedono solo alcuni giurati che fanno parte di una
categoria, il pubblico conoscerà sempre meno il prodotto e il cinema e
l’andare al cinema resterà un’alternativa per vedere un prodotto di
nicchia.

Cultura e intrattenimento dovrebbero essere alla base della scelta di
ogni distribuzione.

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