MAMMA MIA RITORNA… E PARTE DA GIFFONI ..

Per Jeremy Irvine e’ “il film più bello del mondo”. Il giudizio del 28enne attore inglese, scoperto da Steven Spielberg che l’ha lanciato in “War Horse”, e’ certamente esagerato e di parte e, tuttavia, centra in pieno l’ottimo livello che esprime “Mamma Mia! Ci Risiamo” e l’impatto deflagrante che promette di avere con il pubblico (sarà nelle sale dal 6 settembre) , a giudicare dal test incredibile superato con lode al Giffoni Film Festival dove è stato proiettato in anteprima nazionale per i 5601 giovani e giovanissimi giurati del prestigioso evento internazionale giunto alla 48ma edizione. Applausi esplosivi, standing ovations, urla di giubilo, balletti improvvisati hanno accompagnato l’atteso seguito di “Mamma Mia”, al via dopo dieci anni dal grande successo (oltre 600 milioni di dollari incassati in tutto il mondo) del musical basato sulle canzoni degli Abba e con Meryl Streep protagonista. Nel film diretto da Ol Parker, già sceneggiatore di successo e regista di “Now Is Good”, la Streep compare soltanto nelle esaltanti immagini finali che raffigurano l’ideale passaggio del “testimone” dalla mitica Donna a sua figlia Sophie (Amanda Seyfried). Ovviamente, si balla e si canta senza sosta in questo ritorno sull’isola greca di Kalokairi, contemporaneamente prequel e sequel di “Mamma Mia”, con l’intero cast originale affiancato nei flashback sul passato da eccellenti giovani interpreti fra i quali si distingue Jeremy Irvine (e’ la versione ringiovanita del Sam di Pierce Brosnan), presente a Giffoni dove ha piacevolmente incontrato i giurati del Festival. Ma, soprattutto, emergono fra i nuovi interpreti l’esplosiva energia e e il contagioso candore della straordinaria Lily James (“L’Ora Più Buia”, “Cenerentola”) nei panni di Donna quando sbarcò a Kalokairi e ne rimase folgorata. Giovano, inoltre, al gradimento del film gli inserimenti di due vecchie volpi dal pelo ancora lucente, quali Cher (la nonna di Sophie) e Andy Garcia (il nuovo direttore dell’hotel): strepitosa l’esibizione di Cher quando aggredisce con la sua celebre voce baritonale la canzone “Fernando”.

Certamente, e’ nel vero Jeremy Irvine quando attribuisce il successo del ritorno del musical nel Cinema “a quell’elemento ulteriore che e’ la canzone, capace di creare un momento assai privato che lega fortemente gli attori al pubblico. In questo caso le canzoni sono degli Abba, un patrimonio delle generazioni di ieri che, pero’, fanno colpo anche nei giovani di oggi”. Canzoni e coreografie, tuttavia, sono elementi parziali di un riuscitissimo racconto corale che emoziona e coinvolge descrivendo le relazioni forti che saldano la vita, i legami profondi che annodano per sempre destini ed esistenze. Ed e’, soprattutto, merito della regia di Ol Parker se “Mamma Mia 2” balza oltre gli scontati confini della fiaba “strappacuore” (e lacrime) per ritagliarsi una meritata collocazione nel Cinema di qualità, magari con vista sull’Oscar.

Paolo Calcagno

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