Ilenia Pastorelli “Amo tantissimo la commedia”

Ilenia Pastorelli “Amo tantissimo la commedia”

di Paolo Calcagno da Giffoni

“Stavo passeggiando sulla collina e ho visto un gran movimento a valle. Così mi sono detta:”Andiamo a vedere che cosa stanno combinando a Giffoni. Scherzi a parte, ho accettato con grande piacere l’invito del Festival perché è il più grande evento cinematografico dedicato ai giovani e giovanissimi. E’ un’occasione unica per confrontarmi con i piccoli giurati (ben 5601) di Giffoni”.
Ilenia Pastorelli, 33 anni, già protagonista del “Grande Fratello” 2011, e’ il personaggio più esplosivo del Cinema italiano, ha esordito col botto nel film di Gabriele Mainetti “Lo chiamavano Jeeg Robot”, nel 2016, imponendosi nel ruolo della protagonista femminile, conquistando, peraltro, il David di Donatello.Nel 2017, fa il grande salto nel Cinema d’autore, affiancando il maestro Carlo Verdone in “Benedetta Follia”. Attualmente ha due film in uscita e cinque scritture calde, calde.
- Ilenia, si riconosce nella definizione di “reginetta della commedia italiana”?
“Amo tantissimo la commedia, anche se dobbiamo metterci d’accordo su che cosa s’intende con questo genere. Per esempio, “Jeeg Robot” e’ una commedia? Divertire non esclude la possibilità di far pensare: c’e’ uno slogan che vorrei farmi tatuare sul petto ed e’ “Ridere fa riflettere”. Purtroppo, il Cinema italiano e’ ancorato al passato e si preferisce non rischiare puntando su scelte vecchie purché consolidate. E così si trovano in giro tanti prodotti simili. Ci sono tanti sceneggiatori e registi che vorrebbero sperimentare, ma i produttori non concedono loro nessuno spazio, preferiscono ricorrere agli schemi. A me, per fortuna, e’ andata bene perché mi hanno inquadrata come una mezza matta e mi arrivano sempre proposte strane”.
- Dopo la “Benedetta Follia”, di e con Verdone, la vedremo accanto a Luca Argentero in “Cosa fai a Capodanno?”, di Filippo Bologna, e in “Non ci resta che il crimine”, di Massimiliano Bruno.
“Con Luca abbiamo girato una commedia dark, con tante trappole per i nostri personaggi. Nel film di Bruno, invece, viaggio nel tempo fino agli anni Ottanta, assieme a Marco Giallini, Alessandro Gassman e Gian Marco Tognazzi, con i quali affronto varie situazioni pericolose. Mi sono divertita molto a truccarmi e vestirmi secondo la moda di circa quaranta anni fa”.
- E’ mai stata tentata dalla fiction televisiva?
“No, io mi sento catturata completamente dal Cinema. Cambierò ruolo ben cinque volte in altrettanti film che girerò a breve, persino in Francia, per la regia di Olivier Marchal. Intendiamoci, le serie-tv mi attirano molto per la loro capacità di diluire la verità nella storia: ho passato ore in full immersioni su Netflix a guardare “La casa di carta” e “Narcos”. Ma ci vorrebbe qualcosa di veramente diverso, tipo “Suburra” di Netflix, per stimolarmi a recitare in una fiction televisiva”.
Paolo Calcagno

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