È stata presentata a Roma la II edizione di RisorgiMarche, festival di solidarietà per la rinascita delle comunità colpite dal sisma ideato e promosso da Neri Marcorè.
Il festival apre domenica 1 Luglio con un concerto di Piero Pelù e si concluderà il 2 agosto, con un concerto di Neri Marcorè, accompagnato da GnuQuartet.
Protagonisti di questa estate, insieme a loro, saranno: Angelo Branduardi, Simone Cristicchi con GnuQuartet, Mario Biondi, Alex Britti, Clementino, Luca Carboni, Irene Grandi, Andrea Mirò, Paolo Belli & Big Band e le voci internazionali di Noa e Toquinho.
Il comunicato stampa completo di programma, le immagini e i video sono scaricabili dal link www.risorgimarche.it/download
L’invito di Marcorè ai Sindaci per un DopoFestival (estratto dal comunicato stampa).
“C’è molto lavoro da fare per ricostruire, non soltanto in senso proprio, ma anche nel morale, nel tessuto connettivo delle comunità che hanno subìto il dramma del terremoto. Ci vorranno ancora tempo, impegno, pazienza, energia e risorse.RisorgiMarche non pretende di essere la soluzione ai problemi reali della gente – spiega Neri Marcorè – ma costituisce una base sulla quale potranno essere innestate altre iniziative virtuose, un esempio di come la società civile può dare il suo contributo – in parallelo al lavoro svolto dagli amministratori – sostenendo chi giorno per giorno affronta problemi pratici. L’esempio di come questo concetto possa tradursi in termini concreti è rappresentato da quello che abbiamo chiamato DopoFestival. Abbiamo chiesto ai sindaci dei comuni limitrofi o pertinenti alla zona in cui si svolgeranno i concerti di organizzare in paese l’opportunità di continuare a stare insieme: intrattenimento, mercatini, negozi aperti. Data la gran quantità di pubblico di passaggio, sarà una buona occasione di visibilità per le aziende colpite, per le attività commerciali e culturali del territorio. Ci sarà bisogno del sostegno e dell’incoraggiamento di tutti, perché l’obiettivo qui non è certo quello di prendere medaglie o sistemarsi la coscienza, bensì contribuire alla rinascita di un territorio a partire dalle persone che lo abitano, che per potersi riconciliare col passato, rielaborando perdite e dolore, hanno bisogno di vivere un presente dignitoso e immaginare e progettare un futuro sereno e ricco di opportunità”.