10 maggio TONNO SPIAGGIATO – note di regia

Se una ragazza che ami ti ha lasciato e non riesci a riconquistarla in alcun modo ma lei, dopo tanto tempo, ti riabbraccia durante il funerale di sua nonna e poi si scusa e ti rimolla, cosa puoi fare per ottenere un altro abbraccio? Facile. Le uccidi un altro parente e ti ripresenti al funerale. Tonno Spiaggiato nasce da una fragorosa risata per questo spunto idiota mentre con Frank Matano sorvolavamo la Groenlandia.

“Praticamente il film è fatto” ci siamo detti, appena rientriamo in Italia, lo scriviamo in tre giorni. E invece sono passati tre anni. Ma ora, finalmente, il film c’è. E contiene tutta la nostra passione per le sitcom animate, per l’umorismo nero, per il misticismo superstizioso, per le situazioni surreali e per quelle spudoratamente grottesche; c’è un po’ di autobiografia (per esempio zia Nanna, ma in una versione meno moderata, era mia zia e abitava in un appartamento sopra il mio) e c’è anche tutta la nostra allergia da sfoghi sul collo per il politicamente corretto, per il didascalismo opprimente, per le ostentazioni di bontà e di “poetica” pensosità.

Tonno spiaggiato potrebbe essere definito una “black comedy” ma in realtà è una commedia che aspira goffamente ad essere una tragedia.
Non è stato facile sintonizzarci con soddisfazione (Frank davanti e io dietro la camera) sui movimenti ondivaghi dei nostri pensieri. E conciliarli, cercando di non perdere il filo del discorso. Dentro c’è un po’ di Batman, una goccia di Buster Keaton, un cucchiaio di Rick & Morty, una fettina di Hellzapoppin’ e una spolverata di Simpson…
Nel corso del film cambia la cifra del montaggio, cambiano le atmosfere, ma cambiano poco i colori. Infatti, la preziosa fotografia di Davide Manca, assecondata sapientemente dalle scenografie di Gaspare De Pascali e dai costumi di Sabrina Beretta, ha utilizzato una tavolozza di sole 10/12 tinte facilitando la mia regia nell’amalgama di registri narrativi così diversi.
Ora, a giochi fatti, posso affermare che Tonno Spiaggiato ha seguito fedelmente i percorsi mentali orditi da me e Frank. Se riusciremo a condividerli con molti ce ne compiaceremo. E ci rassereneremo. Sarebbe infatti uno schiaffo morale per quell’allarmista che, ingiustificatamente, ci ha fornito le coordinate di un noto psichiatra.

 

 

MATTEO MARTINEZ

Si diploma in regia alla New York Film Accademy di New York nel 2007.
Nel 2008 segue corsi di fotografia e documentaristica all’Universitad de Barcelona e
nel 2010 partecipa ad un corso di fotografia cinematografica tenuto a Milano da Luca
Bigami. Nel 2007 vince il primo premio in un concorso di MTV con la clip Pelata
Bagnata. Nel 2008 Vince il premio Giovani Emergenti nel Festival del Cortometraggio
della Città di Latina con il corto Risiko. Nel 2010 vince il premio Total Art per lo scatto
Ultimi Pensieri. Nel 2010 cura la regia di un servizio d’inchiesta sui profughi Afgani
della “iena” Pablo Trincia, che si aggiudica il Premio Ilaria Alpi.
Nel 2008 esordisce in pubblicità vincendo il concorso per lo spot Mito dell’Alfa Romeo
che viene proiettato nelle piazze delle più importanti città europee. Nel frattempo,
scrive e dirige diverse campagne tv e web per vari brand, tra cui Disney, Carrefour,
Motta, Sky e Fonzies. Nel 2011 viene trasmesso In prima serata su Rai 1 il videopoema
I Giovani Non Esistono, da lui diretto.
Decisivo nel suo percorso l’approdo a Le Iene di Davide Parenti, con cui collabora dal
2009 al 2016. Ed è proprio a Le Iene che nasce il fortunato sodalizio con Frank Matano,
di cui diventa unico autore e regista, firmando ogni sua produzione Youtube e
Facebook. Le tante invenzioni, tra cui Vita Tra Coinquilini e Mago Matano, diventano
un riferimento per le produzioni digitali, e generano in poco tempo oltre 100 milioni
di views.
Tonno Spiaggiato è il suo primo lungometraggio.

FRANK MATANO

Nato nel 1989 da padre italiano e mamma statunitense, Frank cresce e vive a Carinola,
in provincia di Caserta. Durante l’adolescenza studia negli Stati Uniti diplomandosi alla
Cranston High School East nel Rhode Island. A partire dal 2007, appena diciottenne,
giunge al successo sul web grazie al suo canale YouTube, su cui pubblica scherzi
telefonici ed esperimenti sociali.
Oggi Frank è autore e performer completo, attivo con successo su ogni piattaforma:
tv, cinema e web. Leader nel panorama digitale italiano, oggi comunica con i suoi fan
indifferentemente tramite Facebook, Instagram e Twitter, alternando format scripted
e unscripted e fondendo con un gusto unico umorismo surreale e standup comedy
americana.
Forte del successo registrato sul web, nel 2009 approda a Le Iene, a cui resta legato
per oltre 5 anni, mostrando una comicità irriverente e spesso surreale, dove tornerà
nel 2016 come conduttore. Nel 2014 viene scelto da Freemantle per la prima edizione
targata SKY di Italia’s Got Talent, in onda nel 2015, di cui è giudice insieme a Claudio
Bisio, Luciana Littizzetto e Nina Zilli. Premiato con l’Oscar TV come personaggio
Rivelazione dell’Anno, viene confermato per le successive edizioni (2016, 2017, 2018)
di IGT.
Sempre insieme a Claudio Bisio è protagonista della serie TV comica The Comedians,
in onda su SKY e TV8 da novembre 2017.
È del 2013 il suo approdo sul grande schermo, grazie al film Fuga Di Cervelli, in cui è
protagonista insieme agli amici Guglielmo Scilla e Paolo Ruffini, e a cui fa seguito,
sempre con Ruffini, la commedia Tutto Molto Bello del 2014.
Nel 2015 è nelle sale con Ma Che Bella Sorpresa, sua prima esperienza
cinematografica con Claudio Bisio, per la regia di Alessandro Genovesi.
Il 2017 segna il suo ritorno sul set. Lo vediamo infatti come co-protagonista nel film
Sono Tornato, per la regia di Luca Miniero, prodotto da Indiana Film e uscito nelle sale
a febbraio 2018.

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