Nel gergo dell’Intelligence sono le “swallows”, le rondini. Nella trasposizione cinematografica del nuovo thriller di Francis Lawrence, Red Sparrow con Jennifer Lawrence, dal 1 marzo al cinema, e del libro dell’ex agente della Cia Jason Matthews da cui è tratto, sono le “sparrows”, i passeri. La storia che raccontano e il mondo cui appartengono sono i medesimi. Donne di straordinaria bellezza utilizzate dallo spionaggio e controspionaggio russo per far cadere nella “trappola al miele” obiettivi da ridurre al silenzio o reclutare con il ricatto sessuale. Diplomatici, politici, agenti segreti. Il primo e il secondo mestiere più antico del mondo – prostituzione e spionaggio – sono l’arma che, senza soluzione di continuità, la Russia sovietica del Kgb, prima, e quella di Vladimir Putin oggi hanno usato e continuano a usare per combattere la guerra delle ombre. Dove nulla è come appare. E nulla è davvero impossibile. Fosse anche condizionare l’elezione del Presidente degli Stati Uniti, come la cronaca ha dimostrato.