Due ragazzi aspiranti attori sognano di diventare famosi ad Hollywood.
Decidono di partire insieme verso la meta dei loro sogni cercando di conquistare la mecca del cinema. Siamo nel 1998-1999 quando ancora non esisteva internet, quando gli attori stampavano le foto per poi portarle alle agenzie sperando di esser rappresentati (bellissimo il cameo di Sharon Stone nel ruolo del capo di un’agenzia di cinema).
James Franco rappresenta perfettamente quegli anni trasformandosi ancora una volta – come forse solo lui sa fare – senza mai esser ridicolo o solo divertente. Grazie al suo talento qualsiasi cosa tocchi riesce a colpire nel segno, stavolta racconta l’ascesa in realtà discesa (da cui il titolo disaster artist) di due ragazzi (storia vera, lui perfetto all’attore che racconta) l’amicizia che lega i due, la ricerca dell’agenzia sperando uno possa aiutare l’altro (ma non sempre è così),l’attesa estenuante per arrivare ai provini, la fobia di non piacere.. l’idea fissa di avere un talento e non avere opportunità di esprimerlo…..La presunzione di dire la battuta senza ascoltare…sul set….il regista all’attore
“Uno su un milione arriva anche se pensi di avere il talento di Marlon Brando”
“Non atteggiarti a Brando quando reciti la battuta potresti farti male”
La direzione degli altri, i casting divertenti, la presunzione anche qui di fare tutto regia, sceneggiatura, attore, etc…. o di trattare la troupe o alcuni attori male ispirandoti magari ad Hitchcock o Kubrick.
James Franco illumina quello che per la gente è l’American Dream, ma bisogna anche sognare ad occhi aperti anche perché l’America, Los Angeles e Hollywood è un mondo che ti giudica per il tuo lavoro…e se non hai nulla da dire difficilmente hai spazio, quello spazio i due cercheranno di costruirselo da soli con gag e scene esilaranti ma mai così reali.
Un film geniale e imperdibile per chi fa cinema, per chi lo ama per chi vuol capire cosa veramente sia l’American Dream…
Bellissima la scena della prima del loro film con la limousine che gira in attesa che arrivi la gente sul red carpet …
Un film che TUTTI GLI ARTISTI (e non solo) DOVREBBERO VEDERE