“Parma è la Capitale Italiana della Cultura 2020”
Le finaliste erano Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso
“Esempio virtuoso – così recita la motivazione – e di elevata qualità nella progettazione territoriale a base culturale. I suoi punti di forza sono rappresentati in particolare: dalla capacità di attivare e coordinare un sistema estremamente complesso di soggetti, allargato su base territoriale estesa. Il progetto, infatti, enfatizza un forte, attivo, coinvolgimento dei privati e delle imprese del territorio, una stretta relazione con il mondo dell’università e della ricerca, con il mondo della cultura e del welfare; dalla presenza di un rapporto consapevole tra rivitalizzazione urbana, integrazione sociale e produzioni cultuali con riferimento esplicito all’attivazione di distretti; da un sistema di offerta culturale di ottimo livello realizzato con una esplicita attenzione ai giovani, all’integrazione tra discipline artistiche, con particolare riferimento alla tradizione musicale”.
“Le città che diventano capitali italiane della cultura hanno di fronte una grande vetrina internazionale. Non si tratta soltanto del milione di euro messo a disposizione dallo Stato, ma di tutto quello che questo titolo crea negli anni a seguire. Le esperienze degli scorsi anni dimostrano che questo titolo è un vero e proprio traino sui grandi mercati internazionali”. Così il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini