YOUNG ADULT con Charlize Terhon – Note di Produzione e curiosità IL PB

YOUNG ADULT con Charlize Terhon (Dai creatori di “Juno”  …PER CHI …. ama Charlize senza riserve)

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Note di Produzione

Dai creatori di “Juno” – la sceneggiatrice Premio Oscar®, Diablo Cody, e il regista nominato agli Oscar® Jason Reitman – arriva una nuova commedia, “Young Adult”.

Mavis Gary è una scrittrice di libri adolescenziali che ritorna nella piccola cittadina dove è cresciuta per reclamare il suo ex-fidanzato del liceo, oggi felicemente sposato. Questo ritorno a casa sarà più difficile di quanto pensasse, Mavis intesserà un legame insolito con un vecchio compagno di classe con il quale non ha mai avuto rapporti dai tempi del liceo.

Charlize Theron (“Monster”, “The Road”) interpreta Mavis Gary, con Patton Oswalt (King of Queens,“The Informant”) nel ruolo di Matt Freehauf, il compagno di classe delle superiori di Mavis.  Patrick Wilson (“Due Cuori E Una Provetta”, “La Terrazza Sul Lago”) interpreta Buddy Slade, il fidanzato dei tempi del liceo di Mavis e Elizabeth Reaser (“The Twilight Saga: New Moon”, “The Twilight Saga: Eclipse”) è Beth Slade, la moglie di Buddy. Completa il cast, l’icona televisiva Jill Eikenberry (LA Law, “Something Borrowed”) nel ruolo di Hedda Gary, la madre di Mavis.

Jason Reitman dirige e produce “Young Adult” insieme ai produttori Lianne Halfon (“Juno”, “The Libertine”), Russell Smith (“Juno”, “The Libertine”), Mason Novick (“Jennifer’s Body”, “(500) Giorni Insieme”) e Diablo Cody. Helen Estabrook (“Tra Le Nuvole”) è produttore esecutivo insieme a Steven Rales (“Fantastic Mr. Fox”, “Il Treno Per Darjeerling”) Nathan Kahane (“Due Cuori E Una Provetta”, “Whip It”) e John Malkovich (“The Perks of Being a Wallflower”).

Uscita italiana: 9 Marzo 2012
Durata: 94’

 

 

LA PRODUZIONE

La produzione è cominciata all’inizio dell’ottobre 2010 in un condominio di Minneapolis, Minnesota. La realizzazione dello scenografo Kevin Thompson del condominio di Mavis, un edificio di alto livello, offre già il sentore di come è la sua vita, un pasticcio.
“Il set definitivo dell’inizio del film è il suo condominio di Minneapolis. Volevamo che la dicesse lunga sul chi fosse. Tutto è segnalato e sembra che ancora stia vivendo al college. Non ha cambiato molto il suo essere dopo il college, e nemmeno possiede un vero senso estetico. Ha una relazione finto adulta con questo condominio, come la immaginava prima di crescere e trasferirsi nella grande città, ma in realtà vive ancora in una bianca scatola trascurata. Ha successo come scrittrice e per questo possiede una grande scrivania ed è molto fiera della sua piccola area ufficio, ma anche quella zona della casa inizia a cadere a pezzi, in degrado”, spiega Thompson.
La produzione ha passato tre giorni in Minnesota girando nel condominio di Mavis così come al Denny’s Classic Diner di Rodgers, MN, un edificio di uffici in centro a ridosso di una superstrada in Sherbourne County per catturare il panorama del Minnesota, simbolo e unione tra Minneapolis e l’infanzia di Mavis, la fittizia cittadina di Mercury, Minnesota. Prima di lasciare ‘The North Star State’, il costumista David C. Robinson ha comprato degli abiti e degli accessori nei negozi locali per assicurare la massima autenticità ai personaggi.
“Ho spedito circa 30 scatole di abiti da Thrift Town e devo dire che questi enormi magazzini/negozio sono davvero enormi. Pieni di pile, colli a tartaruga, jeans a vita alta e pantaloni chinos. Ci sono cose che la gente realmente indossa nel mondo, gente che in realtà non sa nulla in fatto di moda. Pensavo fosse importante rendere quel contrasto, per quelle persone rappresentano soltanto una copertura e una funzionalità, per sentirsi al caldo e confortevoli. Certo, si guardano allo specchio e vorrebbero apparire migliori, ma mai a scapito della funzionalità, al contrario di Mavis”, dice Robinson.
Dopo aver finito le riprese in Minnesota, il cast e la produzione sono tornati a New York a girare in location quali White Plains, Nanuet, New City, Tappan, Ardsley, Port Chester, Garden City e Massapequa Park prima di passare gli ultimi pochi giorni nello studio di registrazione JC Studios di Brooklyn, NY.  L’intero film è stato ambiziosamente girato in 30 giorni.
Anche a NY, la produzione di Thompson riguardo la scenografia è continuata per sottolineare ancor più il mondo disfunzionale di “Young Adult”.
Una visita alla camera da letto della sua infanzia, che la madre ha mantenuto intatta, rivela molto del passato di Mavis, non solo la sua relazione rosa con i suoi passati giorni di gloria, ma anche l’ambiguità dei genitori nei confronti della figlia. La stanza infatti sembra quasi un santuario intitolato alla figlia.
“Volevamo che la sua camera da letto indicasse come la sua ex-abitante nutrisse delle promesse, e mostrasse un pò di speranza, ma allo stesso tempo volevamo sembrasse un ambiente triste. Penso sia molto importante avere spazi vuoti nella composizione della stanza, così abbiamo prima riempito ogni spazio, e poi tolto qualcosa qua e là, per sottolineare l’idea di mancanza”, spiega Thompson. “La sua stanza è mantenuta in perfetto ordine e la madre la pulisce di continuo, ma è chiaro che nessuno usa il letto perché ammassate sopra ci sono moltissime cose”, dice Thompson.
Per lui e la sua squadra, la strategica decorazione del set offre un piccolo ma significativo assaggio della vita che Mavis cerca di riconquistare. I nastri e i trofei sono i totem della ragazza d’oro che era un tempo.
Mentre a proposito dei vicini Freehauf, l’arredamento e ambiente dovevano riflettere la loro vita stagnante e triste.
“Per la casa di Matt, dove vive con la sorella Sandra, abbiamo fatto in modo che sembrasse più la casa dei loro genitori, a sottolineare come i due potessero essere rimasti intrappolati indietro nel tempo. Il tutto spiega meglio perché Matt e Sandra ancora vivano insieme come fratello e sorella; potrebbero aver avuto la casa dei genitori in eredità, o i loro genitori potrebbere essere in una casa di riposo per anziani. Il fatto era che Jason [Reitman] non voleva che il mondo ricreato per la piccola cittadina del Minnesota fosse carino, pittoresco e accogliente, questo suo dictat ha toccato le mie corde. E credo sia molto originale”, dice Thompson.
“La casa era cosi deprimente che segna totalmente il passo e il tono. Credo che sia un personaggio a sè stante. È quasi come se ci fossero Sandra Freehauf, Matt Freehauf e la casa”, sottolinea Collette Wolfe.
Le case degli altri personaggi non solo li descrivono, ma illustrano il contrasto tra Mavis e chiunque altro.
“Volevamo questa cittadina e queste aree sub-urbane in cui Matt, Buddy e Hedda vivono, aspetto da vera classe media anni ’60 e ’70, con case dallo stile simile per sottolineare come non ci fossero grandi differenze tra i residenti di questa particolare comunità”, spiega Thompson.
“Abbiamo anche voluto mostrare una cosa in comune tra Mavis e Matt, entrambi bloccati nel tempo e nello sviluppo, che vivono nel caos e non nutrono nessuno orgoglio per ciò che hanno o fanno. Buddy, dall’altra parte, è rappresentato anche attraverso una casa pulita, seppur blanda e forse anche con una blanda esistenza, ma comunque la sua casa risulta essere più unita rispetto a quelle di Mavis e Matt, a sottolineare la sua vita condivisa con la moglie”, aggiunge Thompson.
Il costumista David C. Robinson ha usato il guardaroba di Mavis proprio per trasmettere il suo stato emotivo, per esempio usando lo stesso abito in diversi momenti del film, quasi come un’armatura da usare in certe situazioni, per riconquistare Buddy Slade.
Il suo primo e ricorrente look è trasandato e spettinato, dal momento che passa gran parte del film in apprensione e depressa.
“Jason è stato molto chiaro sul look da adottare per esternare il naufragio di Mavis. Voleva un tocco particolare per Charlize. Ovviamente Charlize è molto bella, alta ed esile, quindi la sua più grande preoccupazione era rendere la deriva attraverso lo sguardo. È ancora l’ex reginetta del ballo, è una ragazza bellissima, e lo è anche quando non vorrebbe esserlo, non nasconde la sua età ne la sua usura ed è proprio questo ciò di cui avevamo bisogno”. Robinson, sapendo che Mavis è quel genere di ragazza che presta molta attenzione alla celebrità e alla cultura pop, la veste con cose tipo gli stivali Ugg e una t-shirt di Hello Kitty, a dimostrare che anche se il risultato è catastrofico, resta comunque cosciente dei marchi.
Reitman credeva che l’abbigliamento avrebbe dovuto rispecchiare il divario tra la Mavis pubblica e la Mavis del privato.
“Abbiamo dovuto creare una separazione tra il look casalingo di Mavis quando nessuno la vede, contro il personaggio che si era costruito man mano che ogni giorno affrontava il mondo. Quasi a voler indossare armi diverse a seconda del suo ordine del giorno”, lui dice.
I costumi, in particolare i pantaloni baggy preferiti di Mavis, hanno letteralmente aiutato Theron a calarsi nel personaggio.
“Jason ha pensato che Mavis dovesse essere una sciattona e questo mi fu di enorme aiuto. Durante la seconda prova costumi arrivai con un paio di pantaloni da tuta. Stavamo guardando le foto di alcune possibili scelte e ricordo vivamente che ci fu un momento in cui Jason si alzò e fece qualche passo indietro, un grande sospiro e fissò i miei pantaloni. Disse qualcosa come, ‘Humm, Magari di qualche misura in più…’. Ed è questo, più o meno, quello che indosso per la maggior parte del film. Mi piacerebbe indossarli, spingermi in macchina, e andare direttamente al lavoro”, ricorda Theron.
Oltre al suo look “rovinato”, Robinson ebbe grande cura nella scelta di ogni singolo abito per i suoi appuntamenti con Buddy, proprio come fa Mavis. Nella sua grande superficialità, Mavis cerca ogni volta di sembrare una persona differente, incerta su quale ‘versione’ alla fine riuscirà nella conquista. Nel film, il suo abbigliamento rivela anche il modo di relazionarsi di Mavis alla realtà e alle persone di Mercury.
“Il primo incontro con Buddy è un appuntamento caldo e lei indossa uno stretto abito nero che risulta totalmente incongruo rispetto al luogo dove si trova. Per il secondo appuntamento, è buffo vederla cercare un look da concerto rock in un department store popolare, è convinta che dovrà andare ad un concerto perché è questo che immagina. La realtà è che lei andrà in un rude bar del Minnesota e non con Mick Jagger”, ride Robinson. Per questo look, Robinson ha fatto di tutto. Mavis indossa una camicia nera strappata, giacca di pelle e jeans dipinti, ma risulterà totalmente fuori luogo tra tutti quei uomini in camicia di flanella.
La sua terza trasformazione si verifica al party per il bebè di Beth e Buddy, dove Mavis si lascia andare completamente, imbarazzando se stessa e gli altri.
“La grande domanda era… cosa farle indossare per il party di un neonato? Dopo averla resa sensuale, rock, adesso sembrava dire ‘Debbo tirar fuori il mio lato moglie! Forse è questo che Buddy vuole’ e naturalmente la sua idea di moglie è molto più oltre della classica dea del focolare. Voglio dire che ciò che risulterà sarà molto più sofisticato di qualsiasi cosa una vera moglie di Mercury avrà mai bisogno, questo naturalmente la farà sembrare totalmente fuori di testa”, dice Robinson. È stata questa attenzione nei dettagli a dimostrare quanto Mavis sia delirante. “Ad un certo punto ricordo Charlize, che indossava l’abito per la festa del neonato, che mi viene incontro e mi dice, ‘Questo è il mio costume preferito di sempre! Mi da chiaramente ogni informazione di cui ho bisogno per capire dove e come si trova questa donna, su quanto sia persa e disperata nel pensare che una vera moglie possa davvero indossare qualcosa del genere’. Quella scena è risultata stupenda e Charlize è stata grande”, dice Robinson.
Nello stesso modo in cui un singolo abito può dirci tutto quello che abbiamo bisogno di sapere su Mavis, così una singola carrellata di riprese da parte di Reitman e del direttore della fotografia Eric Steelberg ci lascia capire l’epico collasso emotivo di Mavis.
“L’abbiamo seguita con una camera a mano dall’interno all’esterno della casa. Erano cinque minuti di recitazione e tutti i membri della crew erano seduti con le mani sul volto. Non sembrava di star girando un film, sembrava piuttosto di avere un pubblico che ci osservava”, dice Reitman.
Quella sequenza illustra, su più livelli, il fascino che il film, nel suo insieme, esercita su Reitman. “’Young Adult’ è onesto.  In definitiva, le persone non cambiano”, dice.

 

 

DARE VITA A “YOUNG ADULT”

La storia di “Young Adult”, sia letteralmente che fittiziamente, inizia a Minneapolis, MN. La sceneggiatrice Diablo Cody ha vissuto lì per diversi anni e la città è diventata una sorta di musa ispiratrice per lei.
“Per una qualche ragione, ogni volta che torno a Minneapolis mi sento davvero ispirata e ogni volta raccolgo nuove idee”, lei dice. Questa è iniziata con una ‘notizia straordinaria’ di una donna, che anni dopo il liceo è tornata alla ricerca del suo amore, ‘Ho pensato tra me e me, è davvero una storia piena. E se per questa donna, emotivamente immatura, il momento più felice della sua esistenza fosse stato il periodo liceale? Che cosa succederebbe se pensasse ostentatamente che l’unico modo per riavere quella gioia fosse letteralmente tornare indietro e ritrovare l’uomo che l’aveva resa felice allora? Allora mi sono messa a scrivere”.
Cody ha creato Mavis partendo dall’interiorità per proseguire con l’esteriorità, iniziando dal nucleo emotivo, con un approccio molto libero, piuttosto che attraverso una sceneggiatura strutturata.
“Non mi siedo con una storia già completamente definita nella testa. Avevo l’idea di una donna emotivamente immatura, che forse aveva assaggiato il picco del piacere durante il periodo del liceo, e che oggi avendo superato i trent’anni cerca di ricreare quelle circostanze che la facciano sentire di nuovo l’ape regina. Mavis è il tipo di personaggio che man mano che si rivela diventa sempre più complicato come persona. Ho iniziato a scrivere molte scene per lei e, alla fine, l’intera storia si è raccordata”, dice Cody.
Il produttore Mason Novick, amico intimo di Cody, avendola scoperta come blogger e avendo lavorato con lei fin dal suo primo film “Juno”, dice: “Penso che questa sia una sceneggiatura molto personale per Diablo. Penso che lei sentisse che personaggi come Mavis siano poco rappresentati nei media. Mavis è una donna che forse non possiede il piano migliore, ma è comunque divertente vederla cercare di realizzare il suo”, dice Novick. Aggiunge che il film era così unico e avvincente che fu come ‘costretto’ a realizzarlo.
“Quando leggi qualcosa che ti fa dire, ‘Wow, è stupendo! È movimento puro con quei personaggi e le loro storie’, è una tale gioia. Si tratta di materiale da gestire con molta attenzione, perché si hanno enormi picchi ed enormi valli. Si passa dagli shock puri, alla commedia, alla tragedia durante il viaggio di questi personaggi. Questo è un film speciale”, dice Novick.
Novick ha quindi portato lo script all’attenzione dei produttori di “Juno”, Russell Smith, Lianne Halfon e John Malkovich, che collettivamente formano la società di produzione Mr. Mudd.  La squadra concordava sul fatto che lo script di “Young Adult” fosse uno dei migliori script che avessero letto negli ultimi anni.
“Mavis è un personaggio incredibilmente centrale”, dice Smith. “Un personaggio che ti fa ridere a bocca aperta, e ti fa pensare cose tipo, ‘uh-oh, cosa succede ora?’ Ed è sempre questo il miglior modo di cominciare”.
“Mavis non reagisce nel modo in cui qualunque altro potrebbe reagire nelle situazioni che le capitano, ma è talmente ben interpretata che sembra totalmente reale e la cosa che ci ha più stupito è stato constatare quanto questo personaggio sia tanto specifico quanto imprevedibile, simile al personaggio di ‘Juno’ per attitudine”, aggiunge Halfon.
Halfon e Smith decisero di assemblare un singolare cast artistico, qualcosa che avrebbe compreso e onorato il ritmo peculiare della Cody di “Young Adult”.
“Come ‘Juno’, anche questa era una sceneggiatura inusuale. La ragazza stupenda non è una grande sorpresa nei film di Hollywood, mentre è più comune incontrare un ragazzo innamorato in lotta con la sua bella e di solito la ragazza bella non è la protagonista”, afferma Halfon.
Nathan Kahane e la sua squadra della Mandate Pictures sono stati i successivi allievi di “Juno” ad unirsi a “Young Adult”. “Abbiamo colto al volo l’opportunità, perché abbiamo avuto momenti memorabili insieme, grazie a ‘Juno’” spiega Kahane. “abbiamo sentito che questo rappresentasse il lavoro più maturo di Diablo e inoltre nella visione della macro complessità della cinematografia, il tema di questo progetto è fortemente impegnativo. Abbiamo una protagonista che è il tipo di donna che storicamente non vorremmo mai incontrare, al contempo terrificante e divertente”, dice Kahane.
Il gruppo ha concordato all’unanimità che il regista due volte candidato all’Academy Award®, Jason Reitman, potesse essere l’unico a dirigere “Young Adult”.
“Ho sempre sperato, nel più profondo del mio cuore, di poter lavorare di nuovo con Jason Reitman. Se potessi, realizzerei ogni progetto con Jason, perché è così raro per una scrittrice incontrare qualcuno connesso con te in termini di ciò che si vuol trasmettere, di storie da raccontare, di comprensione del personaggio solo attraverso le pagine scritte. Abbiamo un grande e magico rapporto creativo. Ogni volta che scrivo qualcosa, lo invio a Jason perché voglio sapere cosa ne pensa”, dice Cody.
“Abbiamo riconosciuto che Jason comprende la cadenza della scrittura di Diablo meglio di chiunque altro”, ricorda Smith.
Come avviene di solito, Cody ha inviato il progetto a Reitman che le ha dato alcune note, che hanno permesso a Diablo di rifinire la sceneggiatura fino a renderla perfetta.
“Ero al nono mese di gravidanza e Jason mi chiamò dicendo, ‘Voglio dirigere questo film. Ho intenzione di rimandare dei progetti su cui sto lavorando per dirigere ‘Young Adult’ al massimo tra due mesi’. Così, un progetto ancora in sviluppo si è trasformato in un ‘Oh mio Dio, inizierà tra 8 settimane’. È stato incredibile”, ricorda Cody.
Reitman dice di amare l’approccio distintivo di Cody alle storie e ai personaggi, non convenzionale ed audace, “Young Adult” era particolarmente attraente.
“Ho voluto fare ‘Young Adult’ per molte ragioni, ma soprattutto perché adoro la voce interiore di Diablo. È una scrittrice coraggiosa e credo che il terzo atto di ‘Young Adult’ sia estremamente coraggioso. Il film era divertente e difficile e mi eccita raccontare storie difficili, con personaggi principali dagli oscuri piani. Diablo è grande nel creare personaggi dalle intenzioni miste, e lei non li giudica affatto, cosa che cerco di non fare neanche io come regista. Sapevo di voler dirigere il film”, dice Reitman.
Tra le altre cose, la sceneggiatura di Cody, e in particolare il potenzialmente odioso ed estremamente divertente personaggio di Mavis Gary ebbero appeal su Reitman.
“Fortunatamente Mavis è un personaggio che il pubblico non ha mai visto finora sul grande schermo. Penso che esista una lunga storia di personaggi maschili che amiamo odiare, ma ben pochi personaggi femminili di cui poter pensare lo stesso. Questo richiede una grande bravura nella scrittura e una grande recitazione ed è per questo che credo che il film funzioni, Diablo ha scritto una tale sceneggiatura e Charlize sapeva esattamente come mantenere il giusto bilanciamento di tono… un finissimo rasoio, in bilico tra l’essere brutale con la gente e il restare comunque umana e divertente”, dice Reitman.
In realtà, Reitman sapeva che solo Theron sarebbe potuta riuscire nell’intento di tirar fuori un personaggio sgradevole come Mavis Gary.
“La prima volta che ho letto la sceneggiatura, era come se sapessi già che se avessi fatto il film sarebbe stato con Charlize. L’ho incontrata e parlando con lei ho realizzato quanto fosse veramente divertente. Già sapevo che attrice di successo fosse. Non ero ancora legato al progetto ma l’avevo studiato e letto e mi era piaciuto e pensavo che se l’avessi accettato sarebbe stato con lei; la mia decisione pendeva da lei… L’ho incontrata in un ristorante e le ho detto ‘Vorrei davvero che interpretassi tu questa parte’, e lei mi ha chiesto di cosa si trattasse e io ho detto, ‘si tratta di un orribile essere umano, una ‘stronza’ (ndr. l’aggettivo utilizzato dal regista è passive aggressive mean bitch) che sputa soltanto odio sul mondo che la circonda, il cui unico scopo adesso è quello di far esplodere il matrimonio perfetto del suo ex-fidanzato al liceo’ e allora ho immaginato che da qualche parte nel suo cuore stesse pensando, ‘Ah, Ok! È questo quello che si pensa quando si pensa a me?’”, scherza Reitman.
La vincitrice dell’Academy Award®, Theron, è un’attrice senza compromessi, nota per i suoi ruoli che spaziano dal complicato allo spregevole, e per il suo modo di rappresentarli con una verità nuda e cruda, nel modo in cui questi personaggi sono effettivamente e non nel modo in cui vorremmo fossero. Nonostante la bellissima confezione, Mavis Gary è sicuramente un membro di quella galleria di personaggi particolarmente pungenti.
“Quando ho sentito parlare di Charlize ho pensato: è perfetta. Onestamente non credo si potesse pensare a qualcuno più indicato per questo personaggio. Non penso mai agli attori quando scrivo perché lo trovo abbastanza presuntuoso, ancora nemmeno si sà se il film verrà fatto. Ogni volta che mi giungevano notizie sul cast era un brivido, in modo particolare con Charlize.  Sapete, Mavis è in ogni scena di questo film ed è un ruolo pesante e lei è incredibile”, dice Cody.
La combinazione Diablo Cody/Charlize Theron rappresentava una prospettiva particolarmente affascinante per Reitman.
“Se c’è qualcosa per cui Charlize è nota, è per il suo risoluto andare al cuore di ogni personaggio che interpreta. È stato eccitante lavorare con una scrittrice senza paura e un’attrice coraggiosa al tempo stesso”, dice Reitman.
Aggiunge che inoltre Theron permette al pubblico di avvicinarsi, se non addirittura relazionarsi, con un personaggio antipatico quanto Mavis.
“L’impresa più grande che Charlize riesce a compiere è prendere un personaggio che sarebbe completamente antipatico e creare un senso di empatia con il pubblico. Nelle mani di qualsiasi altra attrice il pubblico se ne sarebbe sicuramente dissociato. Con Charlize, si riesce a comprendere il punto di rottura di Mavis ed è questo, onestamente, la ragione per cui credo il film funzioni”, dice Reitman.
Theron afferma che il suo approccio al personaggio di Mavis è stato mutuato in gran parte dalla fiducia e dall’ammirazione che nutre nei confronti di Reitman.
“La più grande lezione che ho imparato nella mia carriera è che si può avere il più valido dei materiali, ma se non si ha il giusto regista che ispira e aiuta, tutto il resto non conta. È importante avere la giusta chimica con un regista, e Jason ed io non potremmo essere più simili nel nostro approccio lavorativo. Mi sono completamente fidata di lui. Odio affannarmi con le prove, mi piace andare sul set e compiere bene il mio lavoro. Ed è lo stesso suo modo di lavorare. Nutre vero amore verso quello che fa ed è protettivo verso i personaggi e il processo produttivo. Non avrei potuto chiedere niente di più”, osserva Theron.
Mentre Theron comprendeva veramente e incanalava il personaggio di Mavis sullo schermo, allo stesso modo non portava con se quel personaggio abietto e pieno di difetti fuori dal set, una miriade di difetti che restavano lì, quando la macchina da presa smetteva di girare. Questa attenzione di Theron le ha permesso che Mavis non interferisse con il suo usuale senso di socialità e umorismo tra una ripresa e l’altra.
“Quando arrivava sul set, lo possedeva. Intratteneva le persone, le coinvolgeva. Lei e il regista avevano un rapporto davvero speciale, che tutti hanno potuto ammirare, e da cui è scaturito un lavoro fantastico. Lei è davvero speciale”, dice Russell Smith.
Poi arrivarono le parti di Matt e Sandra Freehauf – gli ex compagni di classe di Mavis che si aggrovigliano nel suo maldestro tentativo di recuperare il suo ex-fidanzato del liceo, Buddy Slade. Il processo è iniziato intorno ad un tavolo di lettura nella casa di Jason Reitman a Los Angeles dove risultò subito chiaro che Patton Oswalt sarebbe stato l’attore che avrebbe interpretato Matt Freehauf, in realtà l’unico vero amico di Mavis, anche se lei non lo riconosce subito come tale.
“L’alchimia tra Charlize e Patton fu subito chiara fin dalle prime letture. Questo confermò l’idea che avevo avuto sin dalla mia prima visione della sceneggiatura, ossia un affetto in una coppia che non si sarebbe mai rivelato. C’è qualcosa di straziante in tutto questo. Mi ricordo che nella fase iniziale dissi loro che esistono un mucchio di coppie che si dichiarano amore reciproco amando le stesse cose, mentre per questi due è l’odio per le cose che hanno in comune ad unirli”, Dice Reitman.
“Patton è stato incredibile” ricorda Halfon.  “È stato come un distillato del film, già dalle prime fasi ci ha aiutato ad individuare e sottolineare alcune relazioni tra i personaggi e l’asse della storia su cui il film è costruito. Raramente tutte le connessioni risultano chiare già dalla sceneggiatura. È stato sorprendente per me constatare la connessione tra i personaggi di Matt e Mavis, per me fu più chiara in quella stanza di prove che non sulle pagine della sceneggiatura”.
Cody aveva lavorato con Oswalt già durante la sue serie della Showtime ‘The United States of Tara’ e divenne euforica nell’apprendere la notizia.
“Sono una sua grande fan. Era il genere di persona che avevo immaginato perfetta per interpretare il ruolo di Matt seppur non abbia mai suggerito una cosa del genere a Jason perché cerco sempre di rimanere fuori da certe questioni. È il lavoro di Jason e così quando lui mi ha detto di aver parlato con Patton Oswalt del progetto, io ho detto ‘Wow! È esattamente la persona che avrei scelto’, tutto questo fu davvero carino”, dice Cody.
Cody chiama Matt Freehauf, “Il cuore del film”, soprattutto grazie al ritratto che Oswalt ci regala nel personaggio.
“Patton è incredibile. Quando Mavis entra nel bar in cui Matt è seduto, improvvisamente il calore della storia si alza. Fino a quel punto è stato quasi a terra, congelato e desolato. Quando lo incontra, si capisce che è una brava persona, una persona autentica, con un grande cuore, qualcuno che vorremmo conoscere. Lui è l’unico che le sarà accanto. Sarà una sorta di sua coscienza. A lui piace Mavis, e questo fa si che anche a noi lei piaccia un pò di più. E tutto ciò e davvero merito della performance di Patton”, dice Cody.
Reitman aveva sicuramente Oswalt nel suo radar, anche prima delle prove di lettura. Durante un viaggio, si era intrattenuto ascoltando un’esibizione comica di Oswalt, costellata di sproloqui idiosincratici e osservazioni, così naque una connessione tra i due.
Anche Oswalt era un fan dei film di Jason Reitman ed ha accettato felicemente l’offerta. Come egli stesso dice, “Sottintendere la scelta di questo ruolo, implica il fatto che la mia carriera è arrivata ad un certo punto. Jason Reitman mi ha offerto una parte e io l’ho accettata. Mi piacciono molto i suoi film e se lui mi dice ‘Vuoi recitare in un mio film?’ e io gli rispondo ‘Diavolo! Si!’, in realtà non è stata una scelta, è stato un vero colpo di fortuna”, dice Oswalt.
Molti aspetti di Freehauf erano interessanti per Oswalt, dalla sua onestà alle sue fobie.
“Era un ruolo molto affascinante perché è davvero ben scritto. Non è soltanto il classico modello di ‘vittima’, ci sono così tante sfumature in lui. È risentito e cinico, ma sta comunque cercando attivamente il lato positivo nella sua vita, questo mi è piaciuto. Mi è sembrato molto realistico”.
Freehauf è brutalmente sincero nell’amicizia tra odio e amore con Mavis e il mordente tra i personaggi riguardo la visione del mondo ha fatto breccia in Oswalt.
“Mi piace il fatto che a lui Mavis piaccia davvero come persona ma deve esser comunque cauto nel modo in cui lo rivela perché non vuole perdere la sua amicizia. Lo vediamo crescere in coraggio, e anche il loro rapporto cresce man mano che la situazione diventa sempre più ridicola, il che è divertente da interpretare. Penso anche che lui ami Mavis, ma non è troppo sicuro di quanto lui le piaccia, e credo che questa sia una situazione molto comune. È una situazione davvero difficile da conciliare quando il tuo cuore batte per qualcuno che non dimostra il minimo ricambio. La cosa interessante di Mavis e Matt è che sono entrambi abbastanza strani, seppur siano a livelli completamente opposti riguardo fisicità e posizione nella vita, soprattutto durante il liceo, quando dopo tutto entrambi odiavano e disprezzavano le stesse cose”, spiega Oswalt.
Oswalt nota che dal punto di vista di Freehauf, “Young Adult” è una storia d’amore ma, “in un modo strano, è anche un film horror in cui Charlize è una specie di maniaco desideroso di seminare una scia di distruzione alle sue spalle. Ed è affascinante da guardare. Quello che Charlize compie nel film, ed è tanto incredibile, è il modo in cui interpreta questa persona davvero antipatica. Quando altri attori interpretano personaggi spregevoli, spesso cambiano colore di capelli o qualcosa nell’aspetto. Charlize appare al naturale, nessun artificio, e tutto risulta ancor più crudo in questo modo. Ha canalizzato Mavis attraverso di lei senza alcun giudizio. È sorprendente”.
Theron ha sviluppato un “vero e profondo affetto” per Oswalt e sente di aver avuto una collaborazione reale e soddisfacente con lui e Reitman.
“Penso che la recitazione sia sempre un’esperienza molto intima e ci sono davvero poche, poche occasioni in cui lavorare con un attore supera il livello di ciò che ci si aspetti. Mi sentivo davvero al sicuro lavorando con Patton, anche quando gli voltavo le spalle. Ho davvero adorato lavorare con lui, la sua attitudine, ciò che ha dato al personaggio. Matt ed io abbiamo avuto sette pagine di dialoghi insieme e molti di essi avvengono in un bar. Siamo stati in quel bar per circa una settimana ed è stato bellissimo recitare e improvvisare con lui. Tra lui e Jason sentivo di avere due fratelli, era tutto così bello e divertente”, dice Theron.
Collette Wolfe interpreta Sandra Freehauf, la sorella di Matt, che idolatra Mavis e riesce a malapena a credere che la dea del liceo sia tornata e si degni di trascorrere del tempo con suo fratello. Sandra e Mavis nutrono la stessa antipatia nei confronti della grettezza della loro stessa cittadina natale, questo porterà Mavis verso il futuro. Wolfe e Oswalt avevano già lavorato insieme in precedenza, quindi è stato un bel passo il successivo, nel ruolo della sorella, soprattutto perché i loro personaggi in “Young Adult” sono opposti riguardo ai loro precedenti.
“Ho conosciuto Patton perché abbiamo lavorato insieme nel film ‘Observe and Report’. Lui era il mio capo e io ero una portatrice di handicap. Così ora risulta ironico che in questo film lui è il disabile ed io nella media. Adoro Patton. È ilare e sia durante le prove che durante la produzione, sono stata letteralmente spazzata via da lui”, dice Wolfe.
Attorno a quel tavolo di lettura, Wolfe inizialmente ha provato ad interpretare vari ruoli del film di Reitman, che ne è rimasto così colpito da affidarle il piccolo ma vitale ruolo di Sandra Freehauf.
L’attrice era entusiasta della possibilità di lavorare con Reitman e la storia le piaceva per molti aspetti.
“Quello che ho amato della sceneggiatura è che mi sentivo davvero come si sentiva il personaggio. Credo che chiunque abbia avuto una Mavis Gary al liceo, così come chiunque ha avuto una Sandra. Sandra è una persona infelice ma non credo nemmeno si aspetti di essere felice, così quando Mavis torna di nuovo nella sua vita, rappresenterà tutto quello che Sandra potrebbe desiderare dalla sua vita. Interessante del personaggio di Sandra, è a mio avviso, il fatto che lei non è una persona gradevole, anche se potrebbe sembrarlo. In alcuni film è ben marcato chi è una buona persona e chi è cattiva, mentre in questo film, con Sandra, è come ‘oh!, ci possiamo identificare con lei, perché ha una vita così triste’, ma in realtà lei è marcia all’interno. L’unica cosa che la divide dall’essere Mavis Gary è il fatto che lei non è cosi bella, non è così intelligente, e non piace molto alla gente. Tutto ciò è stato divertentissimo da interpretare”, dice Wolfe.
Theron aggiunge di essere stata “spazzata via” dalla performance di Wolfe durante la topica conversazione tra le due, in cui si scopre che hanno molte più cose in comune rispetto a quanto si potrebbe immaginare.
“Sandra è il personaggio che causa più danni in qualche modo, e lo fa innocentemente. Collette la interpreta in un modo sublime, e quando abbiamo girato la scena in cui lei mi rivela tutto, sono rimasta senza parole”, ricorda Theron.
Se Patrick Wilson e Elizabeth Reaser, che interpretano Buddy e Beth Slade, sembrano così a loro agio insieme, è perché non è la prima volta che interpretano una coppia sullo schermo.
“Ho lavorato con Elizabeth più che con ogni altra attrice”, nota Patrick Wilson. “La prima volta circa 12, 13 anni fa. Abbiamo interpretato vari modelli di coppia molte volte, è stata la mia ex-fidanzata, fidanzata, e adesso moglie. Forse la prossima volta interpreteremo dei divorziati o qualcosa di simile”.
Reaser ha trovato questo matrimonio ugualmente divertente. “… Ora siamo finalmente sposati, e dopo tutto questo tempo mi sembra anche giusto. Lo conosco da sempre, quindi tutto, mi è sembrato naturale. Appena l’ho visto mi è sembrato fossimo come una vecchia coppia di sposini”, dice Reaser.
Wilson dice che l’appeal di Buddy è nel suo essere apparentemente affabile, ingenuo e semplice, il che può nascondere a volte, qualcosa di molto più profondo.
“Buddy e Beth hanno una relazione ed un matrimonio felice, vanno d’accordo e non sono troppo complicati. C’è una semplicità in Buddy, da cogliere nei dettagli, dice cose tipo ‘Wow’ o ‘cool’, risposte composte da singole parole, non sa davvero cos’altro dire. Ma anche la più semplice tra le persone ha così tante sfaccettature. Il liceo era un ottimo periodo anche per lui, così quando Mavis torna a ricordargli quei bei momenti, probabilmente è orgoglioso di essere visto e riconosciuto come un ragazzo fico, e non solo come un semplice padre di provincia. Lei è molto attraente, c’è connessione. Fino a che punto arrivi questa connessione è ancora un aspetto da discutere”, dice Wilson.
“Beth è una donna molto compassionevole” dice Cody. “Ed è lei che incoraggia Buddy a stare con Mavis e arriva ad includerla nelle loro attività mentre è in città, perché Beth riesce a vedere Mavis per quello che è, una persona incredibilmente sola. Mavis non vuole essere compatita da questa donna. Mavis al contrario, ritiene che sia Beth a dover essere compatita e non viceversa”.
Elizabeth Reaser è d’accordo. “Penso che Beth sia tutt’altro che intimidita o gelosa di Mavis, e vede comunque che qualcosa non va. C’è qualcosa in Mavis, qualcosa di disperato nel suo essere”, spiega Reaser.
“Se le donne non ameranno Beth alla fine di questo film, vorrà dire che avremo fallito”, osserva Nathan Kahane. “Beth è felice della sua vita perché nutre aspettative realistiche riguardo la vita. Ha i piedi per terra in un modo che non riuscirà mai a Mavis”.
Sebbene fossero due personaggi agli antipodi, fuori campo, Reaser attendeva con ansia di girare le scene con Theron.
“Charlize è incredibile. Sono rimasta molto colpita da lei. E’ stato divertente e terrificante al tempo stesso il fatto che girare quelle scene sia stato bellissimo. È un’attrice incredibile”, dice Reaser.
Completano il cast i veterani attori Jill Eikenberry e Richard Bekins nei ruoli degli amorevoli genitori di Mavis, Hedda e David Gary, che non riescono ad affrontare la realtà della loro figlia.
“Il rifiuto nei confronti della figlia è andato ormai oltre il limite”, dice Eikenberry. “Penso che le stravaganti esternazioni di Mavis e le sue prese di posizione siano una sorta di ribellione, come se dicesse, ‘Pensate che vada tutto bene? Bhè non credo, e ve lo dimostrerò!’ È totalmente fuori controllo”.
Mentre dirigeva questi due navigati attori, Bekins, ricorda Jason Reitman, ha dato una visione estremamente illuminante di Mavis. Come spiega Bekins, ha speso molto tempo cercando di determinare quale persona potesse essere David Gary per aver spinto sua figlia ad agire in quel modo. “Continuavo a pensare… Quale padre avrebbe avuto una figlia così? E Jason disse ‘sai?!? Alcune persone si rivelano essere quello che sono, non importa il perché. Così come alcuni bambini sono solo quello che sono’”.

 

LA STORIA

“Young Adult” prende la classica commedia romantica e la capovolge. In definitiva, Mavis è capace di generare un’empatia riluttante. È un’anima persa per cui tifare. Tanto è una ragazza spregevole e superficiale, quanto amiamo odiarla in ugual misura..
“Quello che mi piace è che si tratta di una vera commedia anti-romantica. È quello che sarebbe una commedia romantica nella vita vera; voglio dire, se davvero analizzassimo i personaggi delle classiche commedie romantiche risultano essere soltanto dei sociopatici dal bell’aspetto”, spiega Patton Oswalt.
Mavis era la quintessenza della popolare teenager americana. Era stupenda ed eccelleva in tutto ciò che faceva. Egocentrica e brutalmente critica. Tutte le ragazze del liceo volevano essere lei, anche se la detestavano.
“Il modo in cui Charlize ha tratteggiato il personaggio è stato così risoluto e impertinente che fu chiaro da subito che si trattasse di una caratterizzazione molto complicata e che non ne sarebbe scaturita la classica bella ragazza cui siamo stati abituati dalle commedie degli ultimi dieci anni”, ricorda Halfon.
Dopo il liceo, Mavis lascia la sua cittadina di Mercury, Minnesota, e si trasferisce nella grande città di Minneapolis, anche detta “the Mini-Apple”, come viene affettuosamente chiamata dagli abitanti delle cittadine vicine. Qui, continua a mietere successi anche nell’età adulta, diventando l’ottima scrittrice di “Waverly Prep”, una serie di romanzi adolescenziali. Sempre più la sua vita comincia a somigliare a quella della sua adolescente eroina immaginaria, fantasia e realtà iniziano a confondersi e questo genera molta confusione essendo lei nel pieno dei suoi 30 anni.
“Per Mavis, è particolarmente frustrante perché, in realtà, non è lei la vera beneficiaria dei successi letterari. I libri sono stati creati da un’altra autrice e Mavis è una sorta di ghost writer e tutto ciò le permette indirettamente di vivere come un adolescente, attraverso questi personaggi inventati. Vediamo Mavis intenta a ‘rubare’ dialoghi reali da adolescenti per la strada. Ascolta queste orribili, insipide conversazioni tra teenagers e le incolla in qualsiasi cosa stia scrivendo. È buffo perché quando è uscito “Juno” la gente mi chiedeva costantemente se avessi mai origliato discorsi tra adolescenti, e se fosse quello il mio modus operandi, e pensavo tra me e me, che fosse una cosa divertentissima. Allo stesso tempo pensavo che fosse una cosa triste da immaginare, ‘No! No, non faccio questo genere di cose’”, dice Cody.
Nei libri di Mavis, i vincitori ed i perdenti sono evidenti e l’eroina ottiene sempre ciò che vuole. Questo è il vero Credo di Mavis Gary, il che renderà tutto molto più preoccupante nel momento in cui la sua serie di libri verrà cancellata. Quando riceve l’e-mail da parte di Beth Slade, la moglie del suo ex amore del liceo Buddy, che annuncia la nascita del figlio, Mavis sobbalza. Questa e-mail diventa il catalizzatore che spingerà Mavis a compiere qualcosa di drastico per recuperare la vita che le apparteneva.
“Penso che chiunque di noi conosca qualcuno emotivamente bloccato in un certo periodo della propria vita, che non riesce ad andare avanti. Facebook e tutti i social network che esistono ci permettono di restare in contatto in un modo che potrebbe non essere salutare per Mavis, e tutto ciò creerà una situazione drammatica. Torna a Mercury perché Mercury rappresenta in qualche modo un suo centro di potere. Era al massimo della sua potenza quando viveva lì. Aveva i capelli più belli della classe, era molto popolare, era con l’amore della sua vita, Buddy Slade, e penso che lei creda che non sia troppo tardi per tornare indietro. Lei vede se stessa come superiore alle persone del suo paese rimaste uguali a prima, naturalmente ciò che l’aspetta sarà un bel tonfo”, aggiunge Cody.
Mavis non riesce a capire come Buddy possa accontentarsi di questa esistenza provinciale e secondo lei, di una moglie nella media. Il suo oscuro, ironico atteggiamento ‘mondano’ contrasta con la loro semplice e solare attitudine. Fortunatamente scopre un’anima che la pensa come lei in Matt Freehauf, un vissuto compagno di viaggio.
“Penso che per lei non sia affatto facile tornare a Mercury e vedere quanto alcune persone siano contente. Come osa questa gente essere così felice quando lei è molto più in gamba e attraente di loro, è molto più colta e indossa abiti migliori dei loro? Ma Buddy è felice. Beth è felice. È molto frustrante per lei e per fortuna trova Matt Freehauf, anch’egli, come lei, arrabbiato e disadattato. Sono proprio una bella coppia”, nota Cody.
Dopo aver ottenuto la ‘reunion’ con Buddy, lui è cordiale e apparentemente felice di vederla. Mavis immagina segnali positivi in ogni gesto e in ogni parola di Buddy.
“Sono un grande fan del non conoscere a tutti i costi le intenzioni dei personaggi e mi piace l’idea di giocare con le allusioni e le ambiguità. Penso che tutti i miei film abbiano qualcosa del genere. Era importante per noi non sapere dove fosse precisamente Buddy… così come non sappiamo se Mavis abbia o meno una possibilità, o se sta entrando in una trappola”, spiega Reitman.
Nella sua mente, il suo piano sta funzionando, perché Buddy, seppur non completamente in connessione con lei, non la scaccia neppure via. Lei interpreta questo suo tentennamento come un estremo grido di aiuto per essere liberato dalle catene della sua vita da sposato. Tutto ciò le presenta anche un nuovo paradigma, visto che spesso gli uomini non le resistono ma le si lanciano addosso. È difficile per lei leggere questi messaggi contrastanti, compito ancor più arduo che mai, visto il suo rapporto con la realtà, sempre più labile.
“Si insinua nella sua vita così facilmente che all’inizio non siamo realmente sicuri del perché. Sembra soltanto che Buddy sia recettivo. Penso che Mavis rimanga di stucco quando Buddy non la riprende con sè dopo la loro ‘reunion’, nella sua mente, Buddy vorrebbe stare con lei tanto quanto lei vorrebbe stare con Buddy. Il tutto diventa molto patetico”, dice Cody.
I suoi schemi diventeranno sempre più bizzarri perché, anche se Buddy continuerà ad essere recettivo, il suo matrimonio appare sempre più solido, Buddy ha appena avuto un bambino e sua moglie è la bella e amorevole persona che Mavis non è.
“Sarebbe stato semplice rendere il personaggio di Beth antipatico al pubblico. In realtà lei è davvero cool. È in una band, è molto dolce e carina, ed insegna a bambini che necessitano particolari attenzioni. E soprattutto, lei è assolutamente soddisfatta della vita che conduce a Mercury. Inoltre è compassionevole nei confronti di Mavis, seppur sia tornata in città per distruggere il suo matrimonio. Lei è forte tanto quanto Mavis è debole e penso che sia proprio questo che spingerà Mavis oltre il limite”, spiega Cody.
A questo punto, diventa chiaro che Mavis non riesce a capire che la relazione che sta cercando tenacemente di coltivare con Buddy non va da nessuna parte, mentre allo stesso tempo, quella in cui non nutre nessun interesse sta fiorendo senza alcuno sforzo.
“Il film si evolve osservando i suoi tentativi di instaurare un rapporto con un bellissimo uomo che nutre nei suoi confronti nessun interesse, mentre si sente a suo agio e romantica con un altro uomo con cui non ci aspetteremmo mai ci possa essere una connessione. Ci sono un sacco di film che si dichiarano come la più improbabile tra le commedie romantiche, ma questo è realmente quel tipo di film”, dice Reitman. “Mavis non comprende affatto che sta sempre più diventando dipendente da Matt Freehauf mentre ripetutamente si rifugia in lui, durante il suo stare a Mercury. Può sembrare che a lei non interessi ciò che Matt ha da dire, seppur ciò che lui pensa di lei è molto importante per Mavis. Matt è l’unica persona della sua vita che le sta dicendo le cose come stanno, e questo è qualcosa cui Mavis non è abituata. Lei è abituata ad essere inondata di elogi e complimenti e Matt fa esattamente il contrario, costringendola a cercare di essere migliore”.
Mavis prova differenti look e tattiche per riavere indietro Buddy e, profondamente coinvolta nelle sue fantasie, crede davvero che il suo piano stia funzionando. Questa sua illusione la porta sempre più verso intrighi peggiori.
“Il vero stratagemma di questo film è che per due atti si guarda questo antipatico personaggio e ci si chiede perché mai qualcuno vorrebbe vederla o perché mai si dovrebbe simpatizzare con lei. Poi arriviamo al terzo atto del film e capiamo la sua ansia, la sua aggressività passiva, la sua cattiveria è la vera chiave della sua vulnerabilità. Vederla umiliarsi davanti Buddy, davanti tutti quelli con cui è cresciuta, otteniamo quasi un quadro completo della sua enorme fragilità”, dice Reitman.
Dopo questo sfogo terribile, Mavis va dritta a casa di Matt. Finalmente, trova intimità, salvezza e incondizionata accettazione da parte di Freehauf.
“Se per qualcuno ancora non è chiaro, la vera storia del film è tra questi due personaggi e non tra Mavis e Buddy, a questo punto avremmo anche potuto avere un film totalmente diverso”, puntualizza Russell Smith.
Ritorna allora Sandra, la sorella di Matt, che Mavis incontra il mattino seguente, ed è saggia come suo fratello. Sandra inietta una sferzata di forza nell’ego di Mavis, in un modo che le dona speranza e forza, senza necessariamente farle ritrovare ogni gentilezza umana.
“Sandra potrebbe essere il mio personaggio preferito nel film. Dona una piega insolita al film, che raramente si incontra quando si ha un personaggio principale in procinto di un così grande cambiamento, e Sandra ce la fa. La conosciamo appena e in questo momento cruciale dell’evoluzione della storia, lei dice a Mavis di non cambiare, e Mavis l’ascolta! Non ho mai visto mosse del genere in un film e Collette Wolfe è semplicemente perfetta. È una sfumatura molto difficile da realizzare, ma lei l’ha completamente centrata”, dice Reitman.
“Non vedo Mavis redimersi del tutto. So che ci potrebbero essere differenti versioni di questo film in cui Mavis alla fine riesce a cambiare e noi vorremmo davvero iniziare ad amarla, ma in realtà non credo che le persone possano cambiare così tanto. Sento quanto lei sia stentata, nel bene e nel male, e la amo lo stesso”, afferma Cody. “Quello che impariamo è che Mavis è Mavis e che quello che è il titolo del film, “Young Adult”, è più che un titolo, è una descrizione dell’assetto mentale del personaggio principale”, riassume Cody.

 

 

 

Il Cast

L’attrice premio Oscar® CHARLIZE THERON (MAVIS GARY) è una delle più grandi attrici dei nostri tempi. Per la sua abilità nel catturare una plethora di personaggi, ottiene la massima attenzione del pubblico non appena appare sullo schermo. Questa attrice sud-africana è costantemente lodata e ammirata per ogni sua potente e ispirata interpretazione.
Theron ha catturato il pubblico nel ruolo della donna serial killer, Aileen Wuornos, nella gemma indipendente “Monster”, che le è valso l’Independent Spirit Award e il National Broadcast Film Critics Association oltre al Golden Globe®, lo Screen Actors Guild, il San Francisco Film Critics Circle, il New York Film Critics Online e il Southeastern Film Critics, il Breakthrough Performance Award della Nation Board of Review e l’Academy Award®, tutto grazie alla sua devastante e emozionante performance.
Recentemente, Theron ha terminato le riprese di “Prometheus”, diretto da Ridley Scott e attualmente è sul set di “Biancaneve e il Cacciatore” in cui recita accanto a Kristen Stewart. L’ultima volta è apparsa nel debutto alla regia di Guillermo Arriaga “The Burning Plain- il Confine Della Solitudine” in cui interpretava Sylvia, una donna costretta a intraprendere un percorso emotivo per liberarsi di un peccato del suo passato. Theron recitava accanto a Kim Basinger in questo dramma che ha anche prodotto.
Nel 2008, Theron era in “Hancock” con Will Smith e Jason Bateman, questa commedia d’azione è stata il terzo maggiore incasso di quell’anno.
Charlize era anche nel drama “North Country-Storia di Josey” accanto a Frances McDormand e Sissy Spacek, diretto da Niki Caro.  Basato sulla vera storia di un gruppo di minatrici donne, costrette in un ambiente di lavoro quotidianamente ostile, “North Country-Storia Di Josey” ha avuto grandi lodi. La sua incredibile interpretazione di Josey Aimes le ha dato una nomination ai Golden Globe®, ai SAG, ai Critics Choice, e all’Oscar®.
Theron ha inoltre catturato l’attenzione del pubblico nella produzione HBO The Life And Death Of Peter Sellers con Geoffrey Rush, per cui ha ricevuto una nomination come Best Supporting Actress ai Golden Globes®, agli Screen Actors Guild Awards e agli Emmys®.
Oltre a “The Burning Plain- il Confine Della Solitudine”, attraverso la sua casa di produzione Denver and Delilah, Charlize sta sviluppando e producendo esecutivamente una serie per la HBO dal titolo Mind Hunter, diretta da David Fincher.
Gli spettatori sono stati introdotti al fascino seducente di Charlize Theron attraverso il suo film di debutto, “Due Giorni Senza Respiro” della MGM, con James Spader, Eric Stoltz, e Jeff Daniels.  È anche stata co-protagonista con Al Pacino e Keanu Reeves in “L’Avvocato Del Diavolo”, con Tom Hanks in “Music Graffiti” e nel film di Jonathan Lynn, “Ancora Più Scemo”. Inoltre, Theron era nella commedia di Woody Allen, “Celebrity” seguita poi da “Il Grande Joe” con Bill Paxton. Nel 1999, Theron era nel nominato all’Oscar® “Le Regole Della Casa Del Sidro” e nel film della New Line Cinema, “The Astronaut’s Wife” con Johnny Depp. Subito dopo, nel 2000, la super-richiesta Theron si è prodigata per diversi ed entusiasmanti progetti: per Robert Redford in “La Leggenda Di Bagger Vance” con Will Smith e Matt Damon; per la Fox 2000 in “Men of Honor- L’Onore Degli Uomini” con Robert DeNiro e Cuba Gooding, Jr.; per John Frankenheimer in “Trappola Criminale” con Ben Affleck e per la Miramax in “The Yards” con Mark Wahlberg, Joaquin Phoenix, James Caan e Faye Dunaway.
Nel 2001, Theron ha illuminato lo schermo nel film strappa lacrime della Warner Bros, “Sweet November” con Keanu Reeves, così come con la pellicola di Woody Allen, “La Maledizione Dello Scorpione Di Giada”, insieme ad Helen Hunt, Dan Aykroyd e David Ogden Stiers. Nell’autunno del 2002, Theron ha recitato accanto a Patrick Swayze, Natasha Richardson e Billy Bob Thornton in “Amici di Letti” per poi affiancarsi a Kevin Bacon, Courtney Love, Stuart Townsend, Pruitt Taylor Vince e Dakota Fanning nel film “Trapped” diretto da Luis Mandoki.

Nel 2009, PATTON OSWALT (MATT FREEHAUF) ha ricevuto il plauso della critica per la sua interpretazione nel film di Robert Siegel, “Big Fan”, presentato al Sundance nel gennaio 2009 e distribuito dalla First Independent Pictures. Patt tornerà anche sul piccolo schermo come protagonista di una nuova commedia, The Heart, She Holler per Cartoon Network’s Adult Swim.
Come comico, ha pubblicato tre speciali televisivi. Il suo show di un’ora per Comedy Central Special, My Weakness is Strong, è andato in onda nell’agosto del 2009 e il DVD/CD di My Weakness is Strong ha ricevuto una nomination ai Grammy, ed è stato distribuito dalla Warner Brothers records.  Oswalt è stato nominato quest’anno per un Gotham Award grazie al suo drammatico ruolo di debutto sul grande schermo in “Big Fan”, dove interpreta Paul Aufiero nel debutto registico dello scrittore Robert Siegel (“The Wrestler”).  “Big Fan” è stato distribuito lo scorso settembre dalla First Independent ed è stato nominato per un Independent Spirit Award.
Oltre ad essere un personaggio ricorrente nella serie della Showtime, The United States of Tara, Oswalt è anche apparso come guest star in The Sarah Silverman Program su Comedy Central e in Flight of the Conchords su HBO. È un assiduo collaboratore di Countdown with Keith Olbermann, Real Time with Bill Maher e Root of All Evil di Lewis Black. Patton recentemente è apparso nel film di Steven Soderbergh, “The Informant”, e in “Observe and Report” con Seth Rogen.
Ha doppiato Remy, il topo, nel premio Oscar® della Pixar, “Ratatouille”.  Ha inoltre doppiato personaggi in Word Girl e Neighbors from Hell. Oswalt è apparso in più di 20 films, inclusi “Magnolia”, “Starsky & Hutch” e “Reno 911!: Miami”.
Oswalt ha recitato in “The Comedians of Comedy”, film indipendente, serie tv e tournèe.
Attualmente affronta tournèe regolari e lunghe, sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, ed è una presenza costante a festival musicali come Bumbershoot, Bonnaroo, Comic-Con e Coachella.
In aggiunta, e uno dei lettori/performer presso gli eventi del McSweeney’s and The Hammer Museum di Los Angeles e tiene uno show bimestrale presso il Coronet Theater di Los Angeles.

PATRICK WILSON (BUDDY SLADE) è un premiato attore acclamato dalla critica, noto per il suo superbo lavoro. Mai fermo, è stato recentemente visto nel film horror di James Wan, “Insidious”, presentato al Toronto Film Festival e distribuito il primo aprile 2011, il film ha ottenuto il maggior incasso del 2011 tra i film horror.  Attualmente Wilson è sul set di is A Gifted Man, che sarà presentato sulla CBS il prossimo 23 settembre.
Wilson ha ricevuto lodi per il suo lavoro nell’acclamato dalla critica “Little Children”, nel quale recitava accanto a Kate Winslet e Jackie Earle Haley sotto la regia di Todd Field. I suoi lavori nell’industria cinematografica includono “Punto D’Impatto”; “Il Buongiorno del Mattino”; “Due Cuori E Una Provetta”; “Barry Munday”; “A-Team”; “Watchmen”; “Evening”; “La Terrazza Sul Lago”; “Passengers- Mistero Ad Alta Quota”; “Life in Flight”; “Purple Violets”; “Correndo Con Le Forbici In Mano”; “Hard Candy”; “Il Fantasma Dell’Opera” e “The Alamo”.
In televisione, Wilson ha ricevuto una nomination agli Emmy® e ai Golden Globe® Award per il suo ritratto del moralmente in conflitto Joe Pitt nella miniserie della HBO Angels in America, il pluri-premiato adattamento del 2003 dei romanzi di Tony Kushner ‘Angels in America: Millennium Approaches’ e ‘Angels in America: Perestroika’.
Wilson è stato onorato con due nomination consecutive ai Tony Award come Best Actor in a Musical, la più recente per la sua interpretazione di Curly nel successo del 2002 di Broadway, ‘Oklahoma!’, per il quale ha anche ottenuto una nomination ai Drama Desk Award.  La sua prima nomination ai Tony fu per il successo di Broadway del 2001, ‘The Full Monty’, che gli valse anche le nomination ai Drama Desk a agli Outer Critics Circle Award oltre ad aver vinto un Drama League Award.
Nel 2006, è tornato a Broadway per recitare nella riedizione della commedia di Neil Simon, ‘Barefoot in the Park’, con Amanda Peet. La sua più recente apparizione a Broadway è nella stagione 2008/09 nel revival della commedia di Arthur Miller, ‘All My Sons’, con John Lithgow, Dianne Wiest e Katie Holmes.
Nato in Virginia e cresciuto a St. Petersburg, Florida, Wilson ha ottenuto un Bachelor of Fine Arts presso la Carnegie Mellon University.  Iniziando la sua carriera, ha ottenuto applausi nelle tournée nazionali di ‘Miss Saigon’ e ‘Carousel’. Nel 1999, ha recitato a off-Broadway in ‘Bright Lights, Big City’, vincendo un Drama League Award e ottenendo una nomination ai Drama Desk Award.  Lo stesso anno, ha avuto il suo debutto a Broadway con ‘Gershwin’s Fascinating Rhythm’, per il quale ottenne un Drama League Award.
Wilson vive in New Jersey con la sua famiglia.

ELIZABETH REASER (BETH SLADE) Elizabeth Reaser è una delle attrici più affidabili dello spettacolo, e lo ha dimostrato attraverso il suo talento naturale e la sua innegabile e straordinaria energia. Reaser nel 2007 ha ottenuto una nomination agli Independent Spirit Award come Best Actress per il suo ruolo nel drama “Sweet Land” ed una nomination all’Emmy® come guest-star nel ruolo di “Ava” in Grey’s Anatomy.  Reaser ha condiviso una nomination agli Screen Actors Guild’s Award nomination con il cast di Grey’s Anatomy come Best Ensemble.
Il 18 novembre, Reaser ha ripreso il ruolo di matriarca del clan “Cullen” in “The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1”.  Il capitolo finale “The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2” uscirà nei cinema il 16 novembre 2012.
Nel giugno 2011, Reaser è apparsa nel film indipendente “L’Arte Di Cavarsela”, insieme ad Emma Roberts, Freddie Highmore e Rita Wilson.  Il film è stato presentato al Sundance Film Festival del 2011 ed è stato poi distribuito dalla Fox Searchlight.  Nel film, scritto e diretto da Gavin Wiesen, Reaser interpreta la promiscua madre del personaggio della Roberts.
Sempre nel 2011, Reaser ha finito la produzione dell’indipendente “Liberal Arts”, un film scritto e diretto da Josh Radnor.  Il cast include Radnor, Elizabeth Olsen, Richard Jenkins e Allison Janney. In aggiunta, e stata recentemente gues-star nel legal-drama della CBS, The Good Wife, che ha concluso la sua seconda stagione nell’aprile del 2011.
“Sweet Land”, diretto da Ali Selim, racconta la storia di una donna di nome Inge (Reaser) che viaggia dalla Norvegia alle campagne del Minnesota nel 1920, per incontrare l’uomo destinato a diventare suo marito. Variety ha definito la sua interpretazione “Una meraviglia di forza, umorismo e sensualità” e il Los Angeles Times trillava, “Poche attrici tengono le inquadrature come Reaser riesce in questo caso”.
Altri credits cinematografici includono il film di Peter Callahan, “Against the Current”, con Joseph Fiennes e Justin Kirk; il film di Maria Maggenti, “Puccini for Beginners”, in competizione al Sundance Film Festival del 2006 e film d’apertura dell’Outfest Film Festival del 2006; il film di Ed Burns, “Purple Violets”, con Debra Messing, Selma Blair, Burns e Donal Logue; il film di Thomas Bezucha, “La Neve Nel Cuore”; il film di Marc Forster, “Nel Labirinto Della Mente”; “The Believer”, con Ryan Gosling; “Mind the Gap”; “Shut Up and Sing” e “Tredici Variazioni Sul Tema”.
In televisione, ha interpretato il ruolo protagonista di “Bella Bloom” nell’acclamata serie drammatica/romantica della CBS, The Ex List. Altri suoi credits televisivi includono il drama Saved, con Tom Everett Scott, e apparizioni in Law & Order: Criminal Intent e I Soprano.
Reaser è laureata presso la Julliard School of Arts.  Attualmente divide il suo tempo tra New York e Los Angeles.

JILL EIKENBERRY (HEDDA GARY) è forse meglio conosciuta per la sua interpretazione di Ann Kelsey nella lunga serie di successo della NBC, LA Law, che le è valsa quattro nominations agli Emmy® e due ai Golden Globe®, vincendone uno.
Dopo il Barnard College di NY e la Yale Drama School del New Haven, Eikenberry ha iniziato una lunga carriera teatrale a Broadway e Off-Broadway, ed è apparsa in produzioni quali ‘Moonchildren’ di Michael Weller, ‘The Beggar’s Opera’, ‘All Over Town’, diretta da Dustin Hoffman;  ‘Save Grand Central’, del famoso cartoonista William Hamilton; ‘Summer Brave’, con Alexis Smith; ‘Uncommon Women and Others’ di Wendy Wasserstein, recitando inoltre accanto a Meryl Streep nell’adattamento televisivo della PBS-TV; ‘The Eccentricities of a Nightingale’ di Tennessee Williams; ‘Watch on the Rhine’ e nel musical di Broadway, ‘Onward Victoria’.  Ha vinto due Obie awards per le sue performances off-Broadway, in ‘Life Under Water’ e ‘Lemon Sky’.  È stata recentemente nella produzione Off-Broadway del Manhattan Theatre Club, ‘A Picasso’, nella produzione della The York Theatre Company ‘Enter Laughing – the Musical’ ed è stata nominata per un Drama Desk Award per la produzione della New Group di ‘The Kid’. Più recentemente era in ‘Be a Good Little Widow’ di Bekah Brunstetter per la Ars Nova.
Localmente è apparsa alla Yale Rep, all’Arena Stage di Washington DC, al Wharf Theatre nel New Haven e al Marin Theatre Company. Ha recitato ne ‘I Monologhi Della Vagina’ presso il Circle in the Square di San Francisco e al Napa Valley Opera House, così come in numerose produzioni sul territorio nazionale di ‘Love Letters’ di A.R. Gurney insieme a suo marito Michael Tucker.
Ha fatto il suo debutto cinematografico nel 1976 in “Between the Lines”, con John Heard, Jeff Goldblum e Lindsay Crouse.  In seguito è apparsa in “Rich Kids” con John Lithgow; “Una Donna Tutta Sola”; “On Hope”, diretto da JoBeth Williams; “La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia”, diretto da Lina Wertmuller; “Il Ritorno Di Butch Cassidy”; “Li Troverò Ad Ogni Costo”, con James Caan; “Arthur”, in cui interpretava la fidanzata piantata da Dudley Moore; e ancora accanto a John Lithgow in “The Manhattan Project” e più recentemente in “Something Borrowed”. È apparsa in numerosi film indipendenti come “Manna From Heaven”, “Suburban Girl” e “The Best Day of his Life”.
In televisione oltre a LA Law, Eikenberry ha recitato nella serie della PBS, The Best of Families oltre a numerosi film per la Tv: Swansong, con David Soul; Orphan Train, la serie CBS Kane and Abel, Family Sins; The Deadliest Season, A Stoning in Fulham County, My Boyfriend’s Back, Cast the First Stone, Rugged Gold, Dare to Love, Sessions, Without Consent, Family Sins, la mini-serie di quattro ore della ABC, An Inconvenient Woman con Jason Robards; Roughing It con James Garner; Living a Lie, con Peter Coyote; My Very Best Friend, interpretato insieme a Jaclyn Smith; Chantilly Lace della Showtime, e il sequel Parallel Lives. È stata guest-star in serie televisive come Strong Medicine, Tracy Takes On, Judging Amy, Law and Order e più recentemente Body of Proof.
Eikenberry è apparsa accanto al marito, Michael Tucker, sul palcoscenico nella produzione A.R. Gurney, ‘Love Letters’ e nella produzione di Joseph Stein e Stan Daniels, ‘Enter Laughing: The Musical’ mentre in televisione in Hill Street Blues, Family Again, Assault and Matrimony, A Town Torn Apart, Gone in a Heartbeat e Archie’s Wife, nella quale appariva anche la figlia Allison.
Ha co-prodotto un documentario di un’ora per la NBC dal titolo, Destined to Live che ha esaminato gli aspetti emozionali del cancro alla mammella, dalla diagnosi alla guarigione. Eikenberry ha combattuto la malattia nel 1986 ed era consapevole dunque dell’importanza di far conoscere ad altre donne che non erano sole e che potevano riniziare a condurre una vita piena e normale. Jill e Michael raccontano la loro esperienza con humor e speranza.  Jill dice, “La nostra esperienza con il cancro al seno ci ha costretto ad affrontare il fatto che un giorno potremmo essere morti. Allora la domanda è diventata ‘Come vogliamo vivere?’”. Destined to Live è stato onorato con un’Humanitas Award.
I “Tuckerberrys” hanno creato uno spettacolo proprio dal titolo ‘Life is a Duet’, in cui raccontano la storia dei loro 35 anni di relazione attraverso canzoni e clip video prese da film e televisione. Lo hanno rappresentato in tutto il paese.
La coppia ha recentemente prodotto un documentario intitolato “Emile Norman – By His Own Design” su uno scultore noventenne di Big Sur, California, mandato in onda in tutti gli Stati Uniti dalla PBS.

RICHARD BEKINS (DAVID GARY) è un attore i cui credits includono oltre 30 progetti, tra cinema, televisione, teatro a Broadway e Off-Broadway oltre ai maggiori teatri regionali degli Stati Uniti.
I film più recenti in cui è apparso sono “Limitless” con Bradley Cooper e Robert DeNiro e “Arthur” con Russell Brand e Jennifer Garner. Altri credits cinematografici includono “Julie and Julia” e “United 93” oltre a due film del regista Dorothy Lyman: “Split Ends” e “The Northern Kingdom”. Bekins sarà nel prossimo all’uscita, “The Bleeding” e ha recentemente completato le riprese di “Nor’easter” e “How We Got Away With It”. Bekins ha fatto il suo debutto televisivo nel ruolo del famoso “Jamie Frame” nella serie NBC Another World, ha avuto numerose apparizioni in Law & Order della NBC e recentemente è stato guest-star in Fringe della Fox. Ha anche un ruolo ricorrente nella serie della F/X, Rescue Me.  Bekins divide il suo tempo tra New York e Los Angeles.

 
I Filmmakers

JASON REITMAN (REGISTA/PRODUTTORE) è nato a Montreal nel 1977. Il suo primo corto, “Operation”, è stato presentato al Sundance Film Festival del 1998. Reitman ha diretto una serie di corti e pubblicità prima di approdare al debutto cinematografico nel 2006, con il successo “Thank You For Smoking”, che ha adattato dal romanzo di Christopher Buckley. In seguito ha diretto “Juno” nel 2007 per il quale ottenne la sua prima nomination agli Oscar® oltre ad un Grammy, seguito poi da “Tra Le Nuvole” nel 2009, che fu insignito di sei nominations agli Academy Award®, cosi come ai PGA, ai SAG, e ai DGA.  Reitman ha vinto un Golden Globe®e il WGA Award per Best Screenplay. Attraverso la sua società, la Right of Way Films, Reitman è attualmente in post-produzione del film “Jeff, Who Lives At Home”, interpretato da Ed Helms e Jason Segel, e diretto dai fratelli Duplass.

DIABLO CODY (SCENEGGIATRICE/PRODUTTRICE) Diablo Cody ha ottenuto un WGA Award, un Independent Spirit Award, e l’Oscar® per Best Original Screenplay con il suo film di debutto, “Juno”, distibuito dalla Fox Searchlight. Dopo “Juno”, ha scritto il film horror “Jennifer’s Body” distibuito dalla Fox nel settembre 2009.
Cody è stata creatrice e produttrice esecutiva della serie di successo della SHOWTIME, United States of Tara per la quale Toni Colette ha ricevuto un Emmy®® e un Golden Globe® Award come Best Actress in a Comedy Series.
Attualmente, Cody ha scritto e sta producendo per il grande schermo una versione del best seller di Francine Pascal, “Sweet Valley High” insieme alla Universal/Marc Platt. Diablo sta anche scrivendo/producendo esecutivamente una nuova serie comica in sviluppo per Fox Network e Warners Studios. Ha recentemente completato la revisione del nuovo film della franchise “La Casa”, prodotto da Sam Raimi.
Cody è stata nominata in diverse pubblicazioni ed è stata giornalista per Entertainment Weekly. Le sue acclamate memorie, Candy Girl sono state pubblicate nel 2004.  Diablo ha inoltre lanciato uno show su internet, Red Band Trailer, un talk show che presenta celebrità.
Il film della svolta di Cody, “Juno” le è valso una serie di premi e nomination: una nomination ai Golden Globe® per Best Original Screenplay, così come agli Independent Spirit, ai BAFTA, ai Broadcast Film Critics Association, e un National Board of Review award per Best Original Screenplay. Ha inoltre ricevuto l’Hollywood Film Festivals Breakthrough Screenwriter of the Year award.

RUSSELL SMITH (PRODUTTORE) ha iniziato la sua carriera producendo spettacoli della Steppenwolf Theatre Company. In cinque anni ha prodotto cinquanta opere, le più degne di nota: ‘True West’ e ‘Balm in Gilead’. Durante quel periodo, lo Steppenwolf divenne uno tra i più famosi e importanti teatri americani. Tra gli alumni dello Steppenwolf troviamo anche il nominato agli Academy Award® John Malkovich, Gary Sinise e Joan Allen.
Per tre estati, Smith è stato consulente nella produzione della famosa serie di concerti estivi sponsorizzati dalla First National Bank of Chicago. Ha prodotto il successo di Off-Broadway, ‘Orphans’. Nel 1987, Sinise e Smith fecero il loro primo film insieme, “Gli Irriducibili”. Nel 1988, ha prodotto il film “Sognando Manhattan”.
Nel 1989, Smith divenne capo della produzione alla New Visions Pictures ed ha supervisionato cinque film, tra gli altri: “La Lunga Strada Verso Casa” e “L’Ombra del Testimone”. Altri suoi credits includono il premiato corto “The Witness” e l’acclamato “Uomini e Topi”. Nel 1994, Smith ha fondato la società, Smith/Malkovich, con l’amico di lunga data John Malkovich. Nel 1997, ha prodotto il blockbuster della United Artists, “La Maschera Di Ferro”, con John Malkovich, Leonardo Di Caprio, Gerard Depardieu, Gabriel Byrne e Jeremy Irons.
Nell’aprile del 1998, Smith si è unito ai soci Malkovich e Lianne Halfon per formare la Mr. Mudd. Nel 2001, la Mr. Mudd ha prodotto “Ghost World”, live-action basato sul fumetto di Dan Clowes, e diretto da Terry Zwigoff (“Crumb”) ed interpretato da Thora Birch e Steve Buscemi. “Ghost World” ha ottenuto un enorme successo di critica e una nomination agli Academy Award® per Best Adapted Screenplay. È seguito “Danza di Sangue” diretto da Malkovich e interpretato dal Premio Oscar® Javier Bardem, che fu distribuito nel maggio del 2003 dalla Fox Searchlight.

LIANNE HALFON (PRODUTTRICE) è entrata alla A&M Films come vice presidente della produzione nel 1992 per supervisionare film come “Vicino Alla Fine” e “House of Cards”. Nel 1997, ha prodotto l’allestimento di Libra con Russell Smith presso lo Steppenwolf Theater Company di Chicago. Libra era diretto da John Malkovich e basato sul romanzo di Don DeLillo. Halfon ha continuato come produttrice esecutiva sul documentario di Terry Zwigoff, “Crumb”, che vinse il Grand Jury Award al Sundance e fu distribuito nei cinema dalla Sony Classics. Halfon ha anche prodotto il film della HBO A Good Baby, diretto da Katherine Dieckmann e interpretato da Henry Thomas e David Strathairn.
Insieme ai suoi soci e a Russell Smith, Lianne Halfon è stata produttrice esecutiva del documentario “How to Draw a Bunny”, ritratto dell’artista Ray Johnson. “How to Draw a Bunny” ha vinto il Jury Prize al Sundance Film Festival del 2002 e il Prix de Public al famoso Recontre Film Festival di Parigi.  Il film fu nominato per un’Independent Spirit Award per best documentary nel 2003.
Ambientato nel 17° secolo a Londra, “The Libertine”, con John Malkovich, Johnny Depp, e Samantha Morton è stato prodotto da Smith e Halfon nel 2004, e narra la vera storia del conte di Rochester (Depp), famoso e arguto poeta, provocatore sessuale. Il film ottenne sette nominations ai British Independent Film Award vincendone uno. Nello stesso anno, Smith, Halfon e soci conclusero le riprese del tanto atteso, “Art School Confidential”, riunendo la squadra di “Ghost World”, Zwigoff e Clowes. Il film era interpretato dai giovani attori Max Minghella e Sophia Myles insieme ad un nutrito cast di veterani, John Malkovich, Angelica Huston e Jim Broadbent. Sia “The Libertine” che “Art School Confidential” sono stati distribuiti nella primavera del 2004.
Nel 2008, la Fox Searchlight ha distribuito il film prodotto dalla Mandate/Mr. Mudd, “Juno”. Diretto da Jason Reitman e scritto da Diablo Cody, Smith, Halfon e Malkovich e prodotto insieme a Mason Novick.  “Juno” è diventato il terzo maggiore incasso di tutti i tempi tra i film indipendenti. Ha ottenuto una nomination agli Oscar® per Best Picture, Best Director, Best Actress, e Best Screenplay.
Alla fine del 2008, la Mr. Mudd, insieme alla Mexican outfit, Canana, conclusero una tournèe di 15 settimane, tutta sold-out, dell’allestimento teatrale dell’opera di Zach Helm, ‘The Good Canary’.  Diretto da John Malkovich e interpretato da Diego Luna, ‘The Good Canary’ affrontò un tour attraverso le maggiori città messicane, incluse: Mexico City, Guadalajara, Aguascalientes, Monterrey, Leon. Questo successo di critica e pubblico segnò una nuova eccellenza nella storia del teatro in Messico.
Smith e Halfon hanno prodotto esecutivamente “Which Way Home”, un documentario della premiata al Sundance, Rebecca Cammisa. “Which Way Home” racconta la storia dei bambini che cercano di varcare il confine tra Messico e Stati Uniti, ed è stato sviluppato in collaborazione con la HBO. Girato in Honduras, Mexico e Guatemala, “Which Way Home” è stato trasmesso dalla HBO nell’agosto del 2009 ed ottenne una nomination agli Academy Award® e agli Independent Spirit Award® per Best Documentary.
Più recentemente, la coppia è stata produttrice di “Jeff, Who Lives at Home”, che sarà distribuito dalla Paramount Pictures.

Con una carriere di oltre 25 anni, la leggenda dell’industria cinametografica, JOHN MALKOVICH (PRODUTTORE) è una delle menti più attive ed interessanti dell’intrattenimento. Le sue celebrate performances spaziano in tutti i generi, e si muovono tra film indipendenti e franchise ad altissimo budget. Oltre ad essere un superbo attore, Malkovich è anche regista, produttore, stilista e artista.
Malkovich è stato recentemente ammirato nel terzo capitolo della franchise Transformers, “Transformers 3″, con Shia LaBeouf, e diretto da Michael Bay.
È attualmente in produzione del film di Stephen Chbosky, “The Perks of Being a Wallflower”, con i suoi soci della Mr. Mudd, Lianne Halfon e Russell Smith. Il film è basato sull’omonimo romanzo acclamato dalla critica ed è interpretato da Logan Lerman e Emma Watson, in cui un adolescente, alle soglie della maggiore età, si confronterà con l’amore, la perdita e l’amicizia.
In aggiunta, Malkovich è in procinto di riprendere il ruolo del famoso austriaco, Jack Unterweger, in “The Infernal Comedy: Confessions of a Serial Killer”, un monologo inframmezzato da arie d’opera. La produzione ha previsto un tour attraverso l’Europa per quest’estate, e sarà presentato al 29° Brooklyn Academy of Music’s Annual Next Wave Festival.
Gli ultimi ruoli interpretati da Malkovich includono Zany, l’ex-agente della CIA, nel film di Marvin Boggs e prodotto dalla Summit Entertainment, “Red” interpretato accanto a Bruce Willis, Morgan Freeman e Helen Mirren; e il famoso allenatore di cavalli da corsa, Lucien Laurin nel film Disney, “Un Anno Da Ricordare” con Diane Lane. Malkovich è stato inoltre visto recentemente nella commedia dei Fratelli Coen, “Burn After Reading- A Prova Di Spia” con Brad Pitt, George Clooney, Frances McDormand e Tilda Swinton. È anche tornato a lavorare con Clint Eastwood nell’acclamato dalla critica “Changeling”, accanto ad Angelina Jolie e Amy Ryan e prodotto da Ron Howard e Brian Grazer della Imagine Entertainment.
Precedenti credits cinematografici includono: “The Great Buck Howard”, di Sean McGinly’s presentato al Sundance Film Festival 2008; “Beowulf” di Robert Zemeckis con Angelina Jolie; “Klimt” di Raoul Ruiz; “Il Gioco Di Ripley” di Liliana Cavani; “Essere John Malkovich” di Spike Jonze ; “Ritratto Di Signora” di Jane Campion; “Nel Centro Del Mirino” di Wolfgang Petersen; “Uomini e Topi” di Gary Sinise; “Il The Nel Deserto” di Bernardo Bertolucci; “Le Relazioni Pericolose” di Stephen Frears; “L’Impero Del Sole” di Steven Spielberg; “Lo Zoo Di Vetro” di Paul Newman; “Urla Del Silenzio” di Roland Joffé e “Le Stagioni Del Cuore” di Robert Benton.
Malkovich è stato nominato due volte agli Academy Award® per Best Supporting Actor, la prima per “Le Stagioni Del Cuore” (1985) e di nuovo per “Nel Centro Del Mirino” (1994). La sua performance in “Le Stagioni Del Cuore” le è valsa un Best Supporting Actor Award dalla National Society of Film Critics and the National Board of Review. Nel 1999, ha vinto un New York Film Critics Circle Award come Best Supporting Actor in “Essere John Malkovich.”
Nel 1998, Malkovich si è unito ad Halfon e Smith per creare la società di produzione, Mr. Mudd, il cui film d’esordio è stato il celebrato “Ghost World”, diretto da Terry Zwigoff. Malkovich ha continuato nel 2003 facendo il suo debutto alla regia, “Danza di sangue”, con il premio Oscar® Javier Bardem. Altri credits della Mr. Mudd includono “The Libertine” con Johnny Depp e Samantha Morton oltre a “Art School Confidential”, sempre diretto da Zwigoff e scritto dalla sceneggiatrice/cartoonista Dan Clowes. Nel 2008, la Mr. Mudd ha ottenuto il suo più alto successo, sia di critica che d’incassi, “Juno”, con Ellen Page, Jennifer Garner e Jason Bateman. Il film, distribuito dalla Fox Searchlight, ha ricevuto un’Academy Award® per Best Original Screenplay (Diablo Cody) e tre nominations, Best Motion Picture, Best Actress (Ellen Page) e Best Director (Jason Reitman). Il film ha inoltre vinto un Independent Spirit Award come Best Feature nel 2008.
Malkovich è stato inoltre produttore esecutivo del documentario “How to Draw a Bunny”, ritratto cinematografico dell’artista Ray Johnson, che ha vinto il premio della giuria al Sundance Film Festival del 2002 oltre al Prix de Public al famoso Recontre Film Festival di Parigi. Il film fu inoltre nominato per un Independent Spirit Award per best documentary nel 2003. Malkovich e la squadra della Mr. Mudd hanno anche prodotto esecutivamente, nel 2009 per la HBO, il documentario “Which Way Home”. Diretto da Rebecca Camissa, il film mostra con sguardo personale l’immigrazione, attraverso il punto di vista di diversi bambini messicani che cercano di raggiungere gli Stati Uniti. Il film è stato candidato a diversi premi, tra cui l’Oscar® nel 2010 come Best Documentary, l’Independent Spirit Award per Best Documentary Film, e a tre Emmy® Awards: Cinematography, Editing, e Research.
Il segno televisivo di Malkovich comprende la sua straordinaria interpretazione nel telefilm, premiato con l’Emmy®®, Death of a Salesman, diretto da Volker Schlöndorff e co-protagonista Dustin Hoffman. Questo ruolo gli è valso anche una nomination ai Golden Globe®. Malkovich ha ricevuto due consucutive nominations ai Golden Globe® per “In the Line of Fire” del 1994 nella categoria Best Performance by an Actor in Supporting Role in a Motion Picture; e per “Heart of Darkness” nel 1995 come Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for TV. Altri importanti credits includono la miniserie Napoleon e l’acclamato telefilm della HBO, RKO 281, ed entrambi valsero a John separate nominations agli Emmy® Award come Outstanding Support Actor in a Miniseries or Movie.
Come membro del Chicago’s Steppenwolf Theatre Company, John Malkovich, produttore, regista e attore, ha senza dubbio avuto un profondo impatto sul paesaggio teatrale americano. Tra il 1976 e il 1982, John ha recitato, diretto o scenografato più di 50 produzioni dello Steppenwolf Theatre Company. Il suo debutto su un palcoscenico a New York avvenne con la produzione Steppenwolf di ‘True West’, di Sam Shepard, che gli valse un Obie Award. Altri credits teatrali degni di nota sono ‘Death of a Salesman’; ‘Slip of the Tongue’; ‘State of Shock’ di Sam Shepard e ‘Burn This’ di Landford Wilson, rappresentato a New York, Londra e Los Angeles. Malkovich ha diretto molti spettacoli dello Steppenwolf, incluso il celebrato ‘Balm in Gilead’ a Chicago e Off-Broadway; ‘The Caretaker’ a Chicago ed a Broadway; e ‘Libra’, che ha adattato dal romanzo di Don LeLillo. La produzione francese del 2003 di Malkovich, ‘Hysteria’, è stata onorata con cinque nominations ai Moliere Award inclusa Best Director. In aggiunta al debutto cinematografico alla regia, “The Dancer Upstairs”, Malkovich ha diretto tre corti di moda (“Strap Hangings”, “Lady Behave”, “Hideous Man”) per la stilista londinese Belle Freud. Recentemente ha ricevuto un Moliere Award come Best Director per la produzione di “Good Canary” di Zach Helm, a Parigi.
Oltre ai numerosi riconoscimenti da parte del mondo dello spettacolo, per il suo lavoro sul palco, al cinema, in televisione, dietro e davanti la camera, Malkovich ha anche approfondito il mondo del fashion design, ed è la forza creativa dietro la linea di abbigliamento maschile Technobohemian by John Malkovich.
Malkovich risiede con la sua famiglia tra gli Stati Uniti e la Francia.

MASON NOVICK (PRODUTTORE) è un produttore indipendente di base a Los Angeles. I suoi credits includono “Red Eye”, “Jennifer’s Body”, “(500) Giorni Insieme” e “Juno”.
“Juno” ha incassato oltre $200 milioni in tutto il mondo. Novick è stato nominato agli Academy Award® per Best Picture per “Juno” e ha vinto un Independent Spirit Award per Best Feature. Quello stesso anno, Novick fu nominato per il Darryl F. Zanuck Producer of the Year Award in Theatrical Motion Pictures dalla Producers Guild of America.
Novick sta attualmente producendo diversi progetti inclusi “Sweet Valley High” alla Universal, e un adattamento del fumetto “Y: The Last Man” e “Dan Mitner: Badass For Hire” entrambi per la New Line. Sta inoltre producendo un adattamento del romanzo “Breathers” per la Fox Searchlight.
Recentemente Novick ha iniziato a produrre anche per la televisione.  È produttore esecutivo nello show scritto da Diablo Cody, The Breadwinner di Fox Network.  In aggiunta è produttore esecutivo di un progetto ancora senza titolo di Sheila Callaghan in associazione con la Working Title per la HBO.
Novick si è laureato presso la University of Arizona nel 1997 e si è trasferito a Los Angeles per intraprendere la carriera nell’industria cinematografica. Ha iniziato come assistente alla ICM, in seguito fu promosso ad agente del reparto letterario. Come agente, alcuni dei film che Novick ha aiutato a mettere insieme sono “Snakes on a Plane” e la franchise di “Underworld”. Novick attualmente gestisce diversi scrittori inclusa il Premio Oscar® Diablo Cody, lo sceneggiatore e autore Chad Kultgen, e Josh Heald.

Nella sua carriera è stato produttore esecutivo in più di 25 films, NATHAN KAHANE (PRODUTTORE ESECUTIVO) ha la reputazione di essere uno tra i più rispettati e “filmmaker-friendly” della cinematografia. Dal 2005, Kahane è la forza creativa e la componente integrante dietro la crescita della Mandate Pictures. In veste di presidente della Mandate, Kahane supervisiona lo sviluppo e la produzione dei progetti e nutre relazioni con registi e talents, oltre ad aver sviluppato una capacità unica di innestare con successo modelli di business vincenti dietro film avvincenti.
L’impegno di Kahane nel produrre film di qualità con budget indipendenti ha generato successo per l’azienda, con film che hanno sbancato il botteghino, oltre a diverse franchise come “Harold & Kumar” e la serie di “The Grudge”. Durante il suo impegno alla Mandate, Kahane ha brillantemente supervisionato il finanziamento, lo sviluppo e la produzione di film eccezionali e distintivi quali: Il Premio Oscar® (Best Original Screenplay, scritto da Diablo Cody) che ha incassato $231 milioni nel mondo, “Juno”, distribuito dalla Fox Searchlight nel 2008, e il critico “Vero Come La Finzione” distribuito dalla Sony Pictures nel 2006. Più recentemente, è stato produttore esecutivo di film come “50/50” di Jonathan Levine con Joseph Gordon-Levitt, Seth Rogen, l’attrice nominata agli Academy Award® Anna Kendrick e la vincitrice dell’Academy Award® Anjelica Huston, distribuito dalla Summit Entertainment; “Due Cuori E Una Provetta” con Jennifer Aniston e Jason Bateman, distribuito dalla Miramax Films nell’agosto del 2010; il debutto alla regia di Drew Barrymore, “Whip It”, distribuito dalla Fox Searchlight; e il film della Columbia Pictures, “Nick & Norah: Tutto Accadde in Una Notte”, diretto da Peter Sollett con Michael Cera e Kat Dennings. È stato produttore nel film della Rogue Pictures, “The Strangers”, con Liv Tyler e Scott Speedman; e in “American Trip: Il Primo Viaggio Non Si Scorda Mai” e il sequel “Harold & Kumar Escape From Guantanamo Bay”, entrambi distribuiti dalla New Line Cinema. È stato anche produttore in “A Very Harold & Kumar 3D Christmas”.
Kahane sta attualmente supervisionando diverse produzioni della Mandate, incluso il remake del campione d’incassi francese, “LOL: Solo Quando Rido”, della scrittrice/regista Lisa Azuelos, con Miley Cyrus e Demi Moore, prodotto da Michael Shamberg e Stacey Sher della Double Feature Films e da Tish Cyrus; “The Necessary Death of Charlie Countryman”, un film d’azione romantica scritto da Matt Drake, e prodotto dai premi Oscar® Albert Berger e Ron Yerxa, e William Horberg; “Dream On”, film adolescenziale sulla danza, diretto da Thomas Carter, e prodotto da Carter e dal produttore nominato agli Academy Award® Laurence Mark; “The Low Self Esteem of Lizzie Gillespie”, commedia romantica scritta da Brent Forrester e Mindy Kaling (“The Office”), prodotta dalla Mr. Mudd; “My Dinner with Hervé” che sarà scritto e diretto da Sacha Gervasi, in cui un ex-giornalista realizza l’ultima intervista all’attore francese Herve Villechaize  (meglio conosciuto come il “Tattoo” della serie televisiva “Fantasy Island”) pochi giorni prima che l’attore si suicidasse; un thriller sexy, ancora senza titolo con Zac Efron, scritto dalla veterana Leslie Dixon; e un remake dell’acclamato film sud-coreano “Old Boy”, insieme  a Roy Lee e Doug Davison della Vertigo Entertainment, i quali inizialmente avevano completato l’adattamento del film alla Universal.
Nathan Kahane supervisiona anche le azioni quotidiane della Ghost House Pictures, la società di produzione fondata dai filmmakers Sam Raimi, Rob Tapert, Joe Drake e Kahane stesso. Ghost House ha prodotto una serie di film di successo come “30 Giorni Di Buio”, “The Grudge”, “The Grudge II”, “The Messengers” e “Boogeyman”, e tutti hanno aperto al N°1 del box-office. Più recentemente, Kahane è stato produttore esecutivo in “Drag Me To Hell”, diretto da Sam Raimi e distribuito dalla Universal Pictures nel maggio 2009. Kahane attualmente guida lo sviluppo di alcuni progetti della Ghost House, tra gli altri, “Panic Attack” un’idea originale insieme al filmmaker Federico Alvarez (il corto di Alvarez su YouTube è stato un caso); “This Man” scritto e diretto da Bryan Bertino (“The Strangers”); oltre a “Burst 3D”, che sarà diretto da Neil Marshall, e “Dibbuk Box”, scritto da Juliet Snowden & Stiles White (“Boogeyman”), entrambi saranno distribuiti dalla Lionsgate. Kahane è stato anche produttore esecutivo in “L’Ora Della Violenza”, remake dell’acclamato thriller danese del 2007, scritto da Scott Derrickson e Paul Harris Boardman (“L’Esorcismo Di Emily Rose”), con Derrickson alla regia.
Kahane ha recentemente espanso le relazioni della Mandate con i propri filmmakers chiudendo un accordo in esclusiva con David Gordon Green, Jody Hill e Danny McBride per la produzione di commedie dall’alto contenuto, mantenendo così un marchio dall’umorismo elevato, il tutto sotto l’etichetta della Rough House Pictures. Sotto l’accordo con la Rough House, Kahane sta supervisionando “L.A.P.I.”, una commedia d’azione dagli scrittori Michael Diliberti e Matthew Sullivan con la regia di Jody Hill e l’interpretazione di Danny McBride; e una commedia ancora senza titolo basata su un’idea di Aziz Ansari e del vincitore dell’Emmy®, scrittore di “30 Rock”, Matt Hubbard, scritto da Harris Wittels (Parks & Recreation), interpretato da Ansari (“Funny People”, “I Love You Man”) e McBride (“Tra Le Nuvole”, “Strafumati”). I soci stanno anche sviluppando “Bullies”, un’idea originale di Danny McBride, in cui lui stesso reciterà, e sarà scritta da Andrew Mogel e Jarrad Paul (“Yes Man”).
Kahane precedentemente ha guidato lo sviluppo e l’acquisizione di film per conto della Senator International di Los Angeles. Prima di entrare in Senator International, ha co-guidato la società di produzione di Mark Canton, la The Canton Company (ospitata dalla Warner Brothers), in cui aveva il ruolo di vice presidente esecutivo della produzione. Kahane è un laureato presso la Haas School of Business dell’University of California, Berkeley, ed ha iniziato la sua carriera nell’intrattenimento attraverso il programma di formazione per agenti letterari presso la ICM.

HELEN ESTABROOK (PRODUTTRICE ESECUTIVA) gestisce lo sviluppo della società di produzione di Jason Reitman, Right of Way Films, ed era produttrice associata nel film di Reitman “Tra Le Nuvole”. Più recentemente, Estabrook è stata produttrice esecutiva in “Jeff, Who Lives at Home” e sarà produttrice esecutiva nel film di prossima uscita “Elliot Allagash”, la prossima avventura della Right of Way Films insieme alla Indian Paintbrush.

STEVEN RALES (PRODUTTORE ESECUTIVO) ha fondato nel 2006 la Indian Paintbrush Productions, società di produzione, basata a Santa Monica, impegnata nello sviluppo e nella produzione di film in collaborazione con i più grandi talenti emergenti dell’industria cinematografica. Rales è stato produttore esecutivo e ha co-finanziato il film di Wes Anderson, “Il Treno Per Darjeeling”, così come l’altro film di Anderson, “The Fantastic Mr. Fox”, entrambi con la Fox Searchlight Pictures. Più recentemente, è stato produttore esecutivo in “Jeff, Who Lives at Home” per la Paramount Pictures.

“Young Adult” segna la terza collaborazione tra ERIC STEELBERG (DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA) e Jason Reitman.  Recentemente ha collaborato nell’altamente lodato “Tra Le Nuvole”, il loro secondo film ad essere nominato agli Oscar® come Best Picture, il primo è stato l’acclamato “Juno”.
In precedenza Steelberg ha collaborato con Nanette Burstein alla commedia romantica “Amore a Mille… Miglia”, con Drew Barrymore e Justin Long e con Marc Webb nella commedia “(500) Giorni Insieme”, con Zooey Deschanel e Joseph Gordon-Levitt. Ha anche girato “Bandslam- High School Band”, con Vanessa Hudgens, David Bowie e Lisa Kudrow per la regia di Todd Graff.
Steelberg inizialmente ha riscosso successi cinematografici grazie al premiato con l’ALMA Award, “Non E’ Peccato- La Quinceanera”, che ha vinto sia il Grand Jury Prize che l‘Audience Award al Sundance Film Festival del 2006, così come il John Cassavetes Award agli Independent Spirit Awards.
Nato a Los Angeles, le radici di Steelberg sono nella fotografia in bianco e nero. All’età di 16 anni ha girato il suo primo corto, che vinse due premi nazionali ed uno internazionale. Ha continuato a perfezionare il suo talento attraverso la realizzazione di diversi cortometraggi e oltre 75 spot commerciali.

KEVIN THOMPSON (SCENOGRAFO) è stato scenografo nel film nominato agli Oscar® di Tony Gilroy, “Michael Clayton” con George Clooney. Per il suo lavoro sul film, l’Art Directors Guild ha nominato Thompson per l’Excellence in Production Design for a Contemporary Feature Film. Ha anche scenografato il secondo film da regista di Mr. Gilroy, “Duplicity”, con Clive Owen e Julia Roberts.
Dopo “Duplicity”, Thompson si è occupato delle scenografie del film di Marc Lawrence, “Che Fine Hanno Fatto I Morgan?” con Hugh Grant e Sarah Jessica Parker ed ha scenografato “I Guardiani Del Destino”, diretto da George Nolfi e interpretato da Matt Damon e Emily Blunt, uscito nel marzo 2011.
Thompson ha inoltre scenografato l’acclamato fantasy di Marc Forster, “Vero Come La Finzione”, con Will Ferrell, Emma Thompson, Maggie Gyllenhaal, Queen Latifah e Dustin Hoffman. Aveva già collaborato precedentemente con Forster nel thriller del 2005, “Nel Labirinto Della Mente”, con Ewan McGregor e Naomi Watts.
Altri credits di Thompson includono il successo “Igby Goes Down”, con Kieran Culkin, Claire Danes e Jeff Goldblum; “uomini e Donne” e  “World Traveller” di Bart Freundlich; “Birth”, con Nicole Kidman; “The Yards”, con Mark Wahlberg e Joaquin Phoenix; “54”, con Ryan Phillippe e Salma Hayek; “Pazzo Di Te”, con Julia Stiles e Freddie Prinze Jr.; “Kicked in the Head”, con Kevin Corrigan e Linda Fiorentino; “Two Girls and a Guy”, di James Toback, con Heather Graham e Robert Downey Jr.; “L’Impiegata Modello” di Cindy Sherman; “Ritratto Nella Memoria” di Ismail Merchant; il controverso film di Larry Clark, “Kids”; “Little Odessa”, con Tim Roth e Vanessa Redgrave; “Party Girl”, con Parker Posey e “Amori e Disastri” di David O Russell.
Prima di lavorare nel cinema, Thompson ha iniziato la sua carriera come architetto e allestitore di scenografie per cortometraggi, spot commerciali, teatro e video musicali. I suoi credits nei cortometraggi includono “Dog Boy” di Spike Jonze, “Urban Legends” di Tom Kalin e “Family Remains” di Tamara Jenkins.

DAVID C. ROBINSON (COSTUMISTA) è stato recentemente il costumista di “Colpo Di Fulmine- Il Mago Della Truffa”, diretto da Glenn Ficarra e John Requa oltre che nel film di Julian Farino “The Oranges”, uscito nel 2011. Robinson si è occupato dei costumi del secondo provocatorio film di Steve McQueen, “Shame”, con Michael Fassbender e Carey Mulligan.
I credits di Robinson includono anche “Twelve”, con Chase Crawford, Curtis ‘50 Cent’ Jackson e Emma Roberts.  È stato costumista anche in “Rimbalzi D’Amore”, “Appaloosa”, “Un Marito Di Troppo”, “Funny Games”, “La Famiglia Di Savage”, “Zoolander”, “Pollock”, “Vi Presento Joe Black”, “Donnie Brasco” e “Ritorno Dal Nulla”.  In precedenza Robinson è stato, assistente costumista in diversi film come “Carlito’s Way”, “Triplo Gioco”, “Profumo Di Donna”, “Analisi Finale” e “Stato Di Grazia”, tra gli altri.
I credits televisivi di Robinson includono Taking Chance, Lipstick Jungle, Mary and Rhoda, Double Platinum, Rear Window e Monsters.

“Young Adult” è il quarto lungometraggio cinematografico di DANA GLAUBERMAN (MONTAGGIO) e segna anche la sua quarta collaborazione con il regista. Per la sua precedente collaborazione nel nominato come miglior film, “Tra Le Nuvole”, Glauberman ha guadagnato la sua prima nomination ai BAFTA per Best Editing e la sua terza nomination agli A.C.E. Eddie Award. È stata inoltre onorata con due nomination agli A.C.E. Eddie Award per il suo lavoro stellare su “Juno” e “Thank You For Smoking”.
Glauberman più recentemente ha montato il film di Ivan Reitman, “Amici, Amanti e…” con Natalie Portman e Ashton Kutcher per la Paramount Pictures. Altri suoi credits includono “Qualcosa di Speciale” per Brandon Camp e il film di George Hickenlooper, “Factory Girl”.   Glauberman è stata assistente al montaggio in film strepitosi come: “La maledizione Della Prima Luna”; “Road Trip”; “Sei Giorni Sette Notti” e “The Birdcage” tra gli altri.
Glauberman ha prestato il suo talento nel montaggio del corto di Ben Affleck “Gimme Shelter”, per la ONU Refugee Agency a supporto e protezione dei rifugiati di tutto il mondo.
Nata a Los Angeles, Glauberman ha iniziato la sua carriera nella post-produzione in una televisione e in una compagnia di distribuzione. Attraverso gli anni, ha ricevuto enormi insegnamenti da diversi maestri del montaggio come Arthur Schmidt, Sheldon Kahn della A.C.E. e Wendy Greene-Bricmont della A.C.E.

 

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