Il giornalismo sta cambiando definitivamente, nelle conferenze stampa molto importanti su circa 20 interviste ne vedi ormai 2 realizzate con una telecamera. E parliamo di giornalisti.
Nuovi strumenti per documentare
Quasi tutti operano con l’iPhone o conil tablet o con la macchina fotografica stile Nikon con il microfono direzionale
Approfondimento
Brevemente è giusto ribadire che da tempo si è perso il piacere dell’approfondimento anni fa a causa dei Free Press.Per un periodo la gente prendeva la metro o andava al bar litigandosi una copia di Leggo o Metro con numerose notizie brevi stile agenzia. Pensavi di venire a conoscenza di tutto nel tragitto da casa al lavoro.
Inmediatezza
Quando una cosa accade alle 12:00 di oggi e hai l’opportunità di vedere quel che ti interessa in diretta… o qualora non avessi tempo trovi tutto dopo 2 ore in tutti i siti o testate online ormai sei così sazio di quello che hai visto che il giorno dopo non ti serve comprare il giornale per documentarti su quell’argomento che ti appassiona se non sei stato abituato al piacere della lettura e dell’approfondimento.
Dalla touch alla voice generation
La droga dei social ci ha reso schiavi e sempre più Scontenti e depressi… I dati medici su depressione da web&chat-addict sono allarmanti.
Andare oltre la quarta riga nella lettura appare una perdita di tempo. La voglia di approfondire è scomparsa a causa dei social che hanno rubato tempo alla lettura prima dei libri poi dei giornali
Un buon 60% non riesce più a scrivere con la penna, il 90% non è ha neanche una in tasca o borsa e un buon 20% delle persone non scrive più neanche con le dita ma detta vocalmente quello che lo smartphone scrive come fosse stato digitato.
Involuzione
Mentre tutto diventa più veloce (che porta la gente ad esser sempre più incivili, nel rapporto con gli altri) la gente non riesce a scrivere più in italiano corretto e accusa il T9 se fa grossi errori grammaticali.
Questa voglia di avere tutto subito, di accedere a tutto subito sta portando ad una percentuale di casi di depressione altissima perché quando ti senti al di fuori di quella struttura virtuale che hai costruito ti sembra tutto vuoto tutto inutile tutta una perdita di tempo e riesci a tornare nello stato di benessere solo postando qualcosa e vedendo i relativi like.
Si è perso il piacere di osservare per capire, si abusa della parola condividere, si è orgogliosi di like di persone che neanche ti conoscono.
Se non passa dai social…
La gente ha perso il piacere anche di ascoltare la voce di qualcuno appare una perdita di tempo rispetto ai messaggi di WhatsApp che ci fanno comunicare come robot e ci isolano dalle cose che realmente creano emozione accessibili solo alzando gli occhi.
Casualmente apprendi della morte di qualcuno esclusivamente se lo scrive qualche altra persona amica sui social.. è successo ultimamente che era morto un famoso personaggio alle 10:00 e molte testate online l’avevano battuto quasi subito ma solo quando alle 11:00 i social hanno iniziato a condividerlo la gente ne è venuta a conoscenza.
E molti siti online agli inizi hanno fatto la loro fortuna sui continui aggiornamenti delle notizie di cronaca nera dove tornavi spesso e spesso incappavi in una finestra che portavano a clic sponsor.
Lo specchietto
Spesso oggi si utilizzano 2 metodi: il primo e’ quello di scrivere un titolo.” Il vip ha fatto questo leggi perché lo ha fatto” e la gente clicca,per trovare una news tra una decina di sponsor
La seconda è quello di parlare di personaggi spesso sfigati della tv o del gossip che però richiamano persone a cliccare, anche chi li odia come accade in tv clicca o li vede anche se ne parla male. Sono quei nomi sfigati che però spingono a cliccare.
La deriva
Ormai non riusciamo a fare a meno di controllare gli aggiornamenti. Tutto sembra passare dallo smartphone. La cosa curiosa che ti fa capire dove stiamo andando e’ quando per 1 o 2 giorni non hai il cellulare e capisci durante la giornata di avere tanto tempo per te e per gli altri.