NUNZIANTE – MA DOVE SONO FINITI GLI ATTORI 20ENNI NEI FILM? SEMPRE I “SOLITI” 40 ENNI….

NUNZIANTE – MA DOVE SONO FINITI GLI ATTORI 20ENNI NEI FILM? SEMPRE I “SOLITI” 40 ENNI….

Il cinema come tutti i settori non funziona perché  non si sperimenta…

Ormai si vedono i soliti attori  40enni e sono scomparsi i 20enni, i 25 enni…si vedono solo le solite persone… i soliti attori, sempre gli stessi da anni….

Sperimentare è importante. Chi fa cinema dovrebbe essere comunque un artigiano e lavorare al proprio prodotto senza presunzione pensando al proprio pubblico

Gennaro Nunziante regista de IL VEGETALE….

ROVAZZI VS I SUOI COLLEGHI WEB-STAR

Ho rinunciato altre occasioni e ho accettato di fare un film con Gennaro Nunziante perché conoscevo il suo stile di lavoro, spesso altri che vengono dal web si avvicinano al mondo del cinema con arroganza portando il loro linguaggio al cinema cosa a mio avviso non giusta… Ho rinunciato anche a mettere mie canzoni…

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Nunziante Rovazzi era la maschera perfetta per raccontare una generazione spaesata  (alle prese con il mondo del lavoro e non solo..)

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“Si continua a parlare di me e Checco Zalone come ex amici… Ho conosciuto Checco ed è diventato amico ora è anche un fratello quindi non credete alla chiacchiere”

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IL FILM – PARERE
Non è un film “comico” si sorride spesso comunque perchè ha molti spunti sullo sfruttamento dei giovani nel mondo del lavoro
Gennaro Nunziante lo racconta con la sua scrittura apparentemente semplice ma graffiante andando anche a fondo in molte scene come quella in cui un presidente di una società che pur volendo assumere Fabio chiama il consulente del lavoro che lo sconsiglia…  (una scena che va oltre …e colpisce)

Senza certezze, chi ci ha preceduto ha fatto in modo che i giovani non avessero oggi certezze e non avessero fiducia per la politica, molti giovani hanno cercato strada anche in nuove professioni…

E come fosse una legge del contrappasso per Fabio Rovazzi, il protagonista del film viene inviato in un paese sperduto a fare uno stage sperando possa essere successivamente assunto ma dove si troverà a fare un lavoro umile che oggi quasi nessuno vuol fare come racconta la storia..

Nel film poi ci sono vari spunti divertenti legati ad una sorta di immigrazione al contrario.

 

Il tutto con toni non volgari come nello stile di Nunziante simili anche all’ultimo film di Ficarra e Picone, qui non si ride in ogni scena ma gli spunti interessanti e curiosi sono tanti.

Si sorride comunque spesso ed è un film che ameranno anche i ragazzini (portate tranquillamente i bambini di ogni età) anche senza ritrovare le sue canzoni o il suo linguaggio.

Il vegetale è una commedia curiosa ma fortunatamente non surreale, non è una storia (volutamente) costruita intorno al linguaggio di Rovazzi ma una storia che attraverso la sua maschera cerca di evidenziare le assurdità del mondo di chi cerca e di chi sembra offrire lavoro.

I film poi sono fatti anche di aspettative, non ci aspettavamo molto da una storia con un “non attore” ma alla fine il film scorre piacevolmente senza eccessive pretese interpretative ma neanche eccessi negativi, anzi. La maschera di Rovazzi è giusta per quel che Nunziante vuol raccontare.

Agli spettatori l’ardua sentenza… Il vegetale in sala dal 18 gennaio

Voto 6

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