ANALISI – Non è calato il desiderio di vedere prodotto italiano al cinema…anzi … Si è semplicemente ristretto il periodo di fruizione

Non è calato il desiderio di vedere prodotto italiano al cinema…anzi … Si è semplicemente ristretto il periodo di fruizione

5 MESI

Si è ristretto il periodo di fruizione del cinema : la gente sceglie di affollare le sale da Novembre a Marzo

IL SENSO ….

E’ cambiato anche il “senso di attesa” : una volta si attendeva il film di Natale, il film da vedere a Pasqua, nei ponti.. etc.. Ora esce un film ad inizio dicembre a rischio rimozione entro 7 giorni, 5 film una settimana prima di Natale, un paio il giorno di Natale, 4 film tre giorni dopo il Natale.. uno a Capodanno.

CRISI … SI ABBATTE SOLO CON IL TAM TAM

La crisi si sente comunque, esercenti intelligenti fanno giuste promozioni come il biglietto a 5 euro per le donne un giorno a settimana o 5 euro per tutti nell’ultimo spettacolo dei giorni non festivi o prefestivi, ma una cosa è certa : il pubblico è padrone e risponde ad una sola cosa : il tam tam degli altri …spettatori amici.

Idea del film, (spesso il) nome regista e (sempre di più) il tam tam veicolano i film italiani di maggior successo ; da Perfetti sconosciuti al Gatto in tangenziale il tam tam ha fatto la differenza insieme all’idea di base.
Il film di Ferzan ha di base la forza del nome del regista, la forza dell’idea veicolata bene, ma il pubblico si è diviso (pur incassando discretamente).
Il tutto sempre che fuori non ci sia il sole.

I film italiani non soffrono fortunatamente della pirateria rispetto a quelli stranieri (un disastro se non escono day and date, ovvero ovunque contemporaneamente, vedi in streaming film in uscita in Italia magari ad aprile solo per un lancio migliore dovuto a premi e festival. Festival che spesso funzionano sempre che il film sia buono (vedi i film Italiani di Venezia)

SE NON TI SBRIGHI..

Il pubblico con il proprio tam tam sarà sempre a decidere, così è sempre stato sono cambiati solo i tempi..di fruizione, se non ti sbrighi arrivano altri titoli.

Il pubblico resta l’unico sovrano (l’unico che spinge la gente a far “spendere” altri e non a restare a casa dicendo “lo vedo quando arriva in tv”, serve far capire che scegliere prodotto italiano valga la pena, per farlo serve mettere in cantiere idee non ripetitive, scritte bene, con dialoghi (che porti a casa e che ti consentono di consigliare…), da veicolare bene, anche semplici (vedi i francesi con “C’est la vie” che racconta il caos organizzativo del giorno del matrimonio di una coppia).

CAMBIARE…MISCHIARE…

E sopratutto serve far capire ai produttori e distributori che la gente si sta stufando dei soliti 20 nomi sempre utilizzati…l’attore sempre bravo non esiste (anche ad Hollywood).

Serve “mischiare” star sytem e novità, lanciare nuovi talenti, sperimentare.

SHOW MUST GO ON

Per il resto sempre non ci sia il sole, il cinema italiano ci sarà sempre… è solo la “multi-programmazione” e l’eccessivo prodotto disponibile spesso non all’altezza che ha viziato il mercato, perché in tempo di crisi un film brutto allontana inevitabilmente una famiglia da scegliere la sala una seconda volta.

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