Dal 12 gennaio in prima serata su Canale 5, arriva “ Immaturi-La serie ”, la fiction in 8 puntate tratta dal film cult “ Immaturi”.
I personaggi
Francesca (Nicole Grimaudo)
Chef di successo, sta curando la sua dipendenza dal sesso frequ e ntando un gruppo di sostegno. Il suo tutor le ha imposto un anno di astinenza che sta “ scontando” faticosamente. Le tentazioni sono sempre dietro l ’ angolo, ma resistere diventa impossibile quando gli occhi di Francesca
incroceranno quelli di Daniele, il suo professore di matematica. Anche lui però ha un problema: il vizio del gioco da cui non è facile prendere le distanze. Francesca preferisce lasciar credere al suo professore di essere affetta da alcolismo e lui non capisce perché lei faccia di tutto per non restare da solo con lui.
Lorenzo (Ricky Memphis)
Senza un diploma rischia di perdere il suo lavoro da agente immobiliare, unica attività da adulto d i Lorenzo che, per il resto, sembra aver congelato la propria vita ai tempi dell ’ adolescenza. Per la disperazione del padre Maurizio, vive ancora con i genitori, e ha ancora la sua cameretta da ragazzo con tutti i vizi e le coccole dispensate generosamente dalla mamma. Anche a Lorenzo però la vita adulta presenta un conto: a scuola rincontra Luisa della quale è innamorato dai tempi del liceo. Ma un po ’ per timidezza, un po ’ per il desiderio di non crescere, non si è mai dichiarato. Luisa ormai è una donna matura e ha la responsabilità di una figlia che sta crescendo da sola (e con cui subito Lorenzo instaura un rapporto speciale). Ma intorno a lei, ronza un pilota di aereo che la vuole sposare .
Serena (Sabrina Impacciatore)
Ricca, viziata, ha sposato un uomo che la fa vivere nella bambagia. Ha una figlia, Lucrezia, innamorata del figlio di un autista di autobus. Amore che Serena non capisce e non accetta. Non vede i suoi vecchi compa gni dai tempi della maturità e non ne ha mai sentito troppo la mancanza. Il marito di Serena però è nel mirino della Guardia di Finanza, fugge e lascia moglie e figlia in uno stato di indigenza. La donna non vuol darlo a vedere. Si ritrova nella stessa classe di Lucrezia e racconta ai suoi compagni di vivere in un lussuoso hotel . La verità è molto diversa: lei e la figlia si sono sistematein un garage. E Serena deve anche cercarsi un lavoro: consegnerà dei pacchi in compagnia di un collega che diventerà il suo mentore in questa nuova vita più umile . Ogni tanto , però , l ’ animo snob di Serena emerge con prepotenza: non sarà facile per lei ammettere di provare qualcosa proprio per il padre del ragazzo di Lucrezia. Ma Serena non è come sua figlia. Come potrebbe lei innamorarsi di un co nducente di autobus? Per fortuna, il marito di Serena torna a casa ed è pronto a tentare di rimettere insieme i cocci di quella famiglia con i soldi messi da parte. Basteranno oppure ormai è troppo tardi?
Claudia (Ilaria Spada)
È una donna avvenente, ma anche un ’ educatrice intransigente e preparata. Piero viene scelto dagli altri per “ ammorbidirla”, in modo da avere un vantaggio d urante il percorso scolastico, soprattutto agli esami finali. Claudia non è però come le facili prede dell ’ inguaribile seduttore seriale e gli tiene testa con grande facilità. Forse per una volta nella vita, Piero ha trovato qualcuno che lo incuriosisce veramente e anche a Claudia , questo gioco di piccole schermaglie amorose , iniziano a non dispiacere. La nostra irreprensibile professoressa ha però una vita segreta che Piero ancora non conosce: è una ballerina di pole dance in locali più che ambigui. Ma Claudia lo fa solo per guadagnare dei soldi extra, utili a curare in maniera alternativa la grave malattia di una sua allieva alla quale è particolarmente legata.
Daniele (Daniele Liotti)
È bastato uno sguardo per avvicinare Daniele a Francesca. Lui è un professore di matem atica bello e misterioso. Lei un ’ alunna costretta a ripetere la maturità con venti anni di ritardo. Daniele è un ludopatico, perde al tavolo da gioco e sembra destinato a precipitare in un vortice di creditori poco raccomandabili. Francesca ha una dipendenza dal sesso ma il professore equivoca e pensa che il problema sia l ’ alcolismo. Da qui una girandola di incomprensioni, litigi e pericolosi avvicinamenti sempre inspiegabilmente raffreddati dalla bella chef che ha come unico obiettivo u n anno di “astinenza” per imparare a domare le pulsioni più sfrenate. Daniele però, per amore, si apre al cambiamento. Potrebbe essere di esempio per Francesca. Non come insegnante ma come un uomo innamorato che riesce a tracciare una linea di demarcazione tra il sesso e l ’ amore pieno.
Piero (Luca Bizzarri)
Di notte fa il dj in una radio ed è un talento nel legare la musica ai ricordi. È un single incallito, tiene aperta più di una relazione, sottraendosi alle responsabilità con un espediente: fingere di avere un matrimonio in crisi e di restare con la moglie solo per amore del figlio piccolo. Un ’ invenzione resa credibile da un seggiolino e dalle tracce di biscotti sminuzzati quotidianamente sul sedile posteriore dell ’ auto. Piero torna a frequentare il liceo e, chiarito un equivoco con Virgilio – suo amico storico – si propone di affrontare quell ’ anno scolastico con lo spirito del liceale. L ’ incontro con Claudia, la misteriosa professoressa di filosofia, sarà il primo passo verso la sua piena “ maturità”.
Virgilio (Paolo Kessisoglu)
Venti anni prima Anita aveva fatto credere a Piero di averlo tradito con Virgilio. Da quel momento i due amici, sino ad allora inseparabili, non si erano più parlati. Si ritrovano a dover ripetere l ’ anno, ma non più l ’ errore di farsi fregare dalla stessa donna. Virgilio, in realtà, di fregature ne sta prendendo altre. Ha una cultura cinefila smisurata e mantiene a fatica un negozio di noleggio dvd. Ha una figlia che studia a Londra e una moglie avvocato di cui scopre il tradimento. Decide, quindi, di uscire di casa e trova ospitalità da Piero, l ’ amico ritrovato. E mentre il dj scopre il fascino delle donne mature e consapevoli, Virgilio prende una sbandata innocente per una giovane compagna di scuola.
Luisa (Irene Ferri)
L ’ avverbio “ quasi” è la parola che più la rappresenta. Luisa è “ quasi” architetto, visto che senza il diploma rischia di perdere tutti gli esami universitari sostenuti, e la sua è “ quasi” una famiglia tradizionale, perché vive con la figlia , ma la sta crescendo senza un padre. Inoltre, Luisa è “ quasi” felice: convive felicemente con i suoi casini e con le sue responsabilità , ma forse adesso è finalmente pronta per vivere un nuovo amore. Con Lorenzo sarebbe tutto “ quasi” perfetto, c ’ è addirittura una notte d ’ amore durante una vacanza d ’ istruzione. Ma, a l ritorno, nessuno dei due fa il passo decisivo , ma sono entrambi bravissimi nel fare delle gaffes. E così, nella vita di Luisa, arriva un affascinante pilota di aerei, che la vorrebbe sposare. Luisa starebbe “ quasi” per cedere ma…
Simona (Mihaela Dorlan)
È la giovane ribelle della classe che si prepara agli esami di maturità.
Simona, che dimostra di avere sensibilità e una spiccata intelligenza, sembra farlo a pposta a non applicarsi anzi, a un certo punto dell ’ anno, molla tutto inspiegabilmente. Claudia, che finora ha in tutti i modi cercato di aiutarla, spronandola a proseguire fino agli esami, non riesce a farsene una ragione. Scopriremo che è Claudia, l ’ unica oltre alla madre della ragazza, a conoscere il terribile segreto della malattia di Simona, ed è proprio lei o ra che può tentare di aiutarla.
Lucrezia (Carlotta Antonelli)
La figlia di Serena, è una ragazza sveglia e di buoni sentimenti. All ’ inizio dell ’ anno scolastico soffre, e non poco, lo scherzo del destino che ha permesso alla madre di frequentare la sua stessa classe di liceo. La sua relazione con Savino è bella, pura, come molte di quell ’ età. Ai due ragazzi, poco importa delle differenze di classe sociale, si vogliono bene e bast a. Tutto però cambia quando il papà di Lucrezia sparisce improvvisamente e madre e figlia sono costrette a ridimensionare totalmente il loro stile di vita. Ma gli scossoni per Lucrezia non fin iscono qui : la scoperta dell ’ inaspettata relazione tra sua m adre e il padre di Savino e l ’ improvviso ritorno del padre la metteranno a dura prova.
Gigi (Paolo Calabresi)
Un uomo buono, semplice e sincero. Gig i è anche un padre che riesce a educare suo figlio inculcandogli i buoni valori senza aver bisogno di essere troppo severo. Quando incontra Serena, nulla potrebbe far immaginare lo sco ccar della scintilla tra i due. I loro mondi sono distanti e d entrambi sono ben contenti che restino tali. Ma al sentimento, quello che sembra vero, non importa delle differenze di classe. Ma quando il marito di Serena torna a casa Gigi sembra quello destinato a pagare maggiormente le conseguenze di questa brusca frenata in amore .
Savino (Andrea Carpenzano)
È il classico bravo ragazzo che ha instaurato uno splendido rapporto col padre. Sav ino è un ragazzo equilibrato e generoso . Prova un bene sincero nei confronti di Lucrezia, ma quando Serena lascia improvvisamente suo padre per ritornare con il marito, Savino si allontana da lei , ricordandosi quanto dettogli proprio da Gigi un tempo: “… ricordati che i ricchi non sono persone come noi, meglio non frequentarli. . .!”
Maurizio (Maurizio Mattioli)
Il padre di Lorenzo ama sua moglie da più di quarant ’ anni. Ama anche il suo unico figlio e lo amerebbe ancora di più se il buon Lorenzo si decidesse ad andare via di casa liberando la sua stanzetta da ragazzino. Maurizio vorrebbe rivendicare per sé le attenzioni della moglie e sogna di destinare la cameretta del figlio a un nipotino. Ma Lorenzo a casa sta fin troppo bene e non si decide a varcare la sogl ia della vita di adulto. S olo l ’ amore potrebbe convincerlo ad andarsene . Maurizio capisce che Luisa potrebbe fare la differenza. Tiferà per un lieto fine, soffrirà quando i due si allontaneranno, spererà quando Luisa e Lorenzo torneranno a vivere simbioticamente.
Jole ( Paola Tiziana Cruciani )
Mamma chioccia, considera il suo unico figlio, ormai quarantenne, come un pulcino da proteggere. Non c ’ è giorno che non gli serva la colazione a letto o che non gli tenga in caldo il suo piatto preferito. Quel bamboccione grande e gro sso è, per lei, un punto fermo capace quasi di fermare il tempo in una routine d ’ amore consapevole e consolatoria. Ecco perché lo vizia e lo coccola, ecco perché suscita la bonaria , ma pungente gelosia del marito che spera soltanto di riconquistare, un giorno, tutte le attenzioni e la tenerezza della donna amata da una vita intera.
Paolo Genovese è, in questo caso, nelle vesti di direttore artistico, mentre la regia è affidata a Rolando Ravello.
Sinossi generale
Dopo la maturità è facile perdersi di vista. Soprattutto se ci sono amori non dichiarati o rancori mai sopiti. Oppure è la vita che ti allontana, con le sue variabili e gli inevitabili cambiamenti. E così gli anni passano e con i primi segni del tempo stampati sul viso, c ’ è chi si ritrova a crescere, da sola, una figlia piccola e chi invece è stata da sempre abituata a comprare la felicità. C ’ è chi vive di ricordi e rifiuta l ’ idea di crescere, chi non ammette la responsabilità di un amore e chi dell ’ amore ha paura e lo ha trasformato in qualcosa da curare. E capita , allora , che uno strano e beffardo scherzo del destino annulli l ’ esame che certificava l ’ agognata maturità e che l ’ unica soluzione, alle soglie dei quaranta anni, sia rivivere insieme un intero anno scolastico. Ma il passato non torna mai uguale a se stesso e, tra i banchi di scuola, si può imparare ad essere felici anche da poveri, ad avere il coraggio di confessare un amore mai dichiarato, a rinunciare a qualcuno, a lasciare che tua figlia ami liberamente un suo compagno di classe e che un professore di matematica o una rigida insegnante di filosofia possano essere le anime gemelle di due loro alunni “ ripetenti”. È vero, il passato non torna mai uguale a se stesso ma – a volte – concede una seconda
NOTE DI REGIA
E come fai a girare una serie tratta da un film di successo, scritto e girato da un amico con la stess a produzione che per te ormai è casa, senza sentire il peso della responsabilità? E anche: se non hai mai girato una serie come regista, che ne sai se riesci a stare nei tempi così stretti che la produzione di una serie impone? Il tutto cercando di fare una serie di film che appaghino te, ma anche naturalmente le persone che questo giocattolo te lo hanno messo in mano.
La risposta ad oggi è: non lo so, non l’ho mica capito bene, ma sono davvero tanto felice del risultato.
Sicuramente è stato importante sentire intorno a me , l’assoluta fiducia sia della R ete, che di Paolo Genovese e Marco Belardi, ma era cosi facile sbagliare. Il primo mese sono stato un po’ in tensione, arrivavo alla sera sorpreso di essere riuscito a girare tutto quel minutaggio. Ma quando la tensione si è sciolta, è iniziato il vero luna park. Che divertimento. Che goduria. E devo ringraziare anche tutta la troupe, che mi è stata vicino e sostenuto, sempre, e che per girare come volevo si è spesa al 100 per 100. E grazie agli attori, mamma quanti e di tutte le età, che si sono messi a servizio con una voglia e un’umiltà che non mi aspettavo. È stato un viaggio bellissimo. Un anno di vita quasi, a servizio di un progetto che ha dato lavoro a tante persone, io questo non lo scordo mai.
La differenza fond amentale tra il film e la serie è che al cinema i protagonisti preparavano l’esame da privatisti, mentre nella serie decidono di tornare a scuola e rifare l’ultimo anno di liceo. Siamo abituati, come è normale che sia, ad avere un rapporto con gli adolescenti dal nostro punto di vista. Che succede se veniamo messi in una condizione in cui si mischiano le carte e diventiamo ospiti del loro mondo?
Gli Immaturi siamo noi, che con un piede siamo rimasti nell’adolescenza.
Fatico a darci torto, stavamo cosi bene.