Gran bel film Napoli Velata stavolta Ferzan uscendo dal privato incontrerà i gusti del pubblico convincendoli, stregandoli e affascinandoli con una storia inaspettata e ben diretta
Il pubblico che anni fa affollava le sale per vedere film italiani, sceglie ormai – da tanto tempo - i titoli da vedere non più per gli interpreti che ne fanno parte, ma per il nome del regista e per l’idea, questi due fattori devono essere veicolati dall’attesa innescata via web, via radio, in tv con trailer e clip giuste.
“Napoli Velata” ha tutti e tre i requisiti per diventare un film italiano di forte incasso, se poi si aggiunge che in questi 5 mesi (da inizio stagione) su 50 film italiani usciti hanno convinto il pubblico meno di 4 (e non sono solo quelli che hanno incassato), il fatto di farlo uscire il 28 ottobre insieme ad un altro film molto atteso (“Come un gatto in Tangenziale” di Riccardo Milani anche quello con un’idea molto interessante) è una scelta sicuramente vincente.
Certo un po’ come per gli attori, non esiste un regista che possa convincere sempre : Ferzan, Virzì, Sorrentino, Garrone, Tornatore, etc.. realizzano film più o meno amati dal pubblico che li segue, stavolta Ferzan “strega” gli spettatori lasciandoli incollati alla poltrona per assistere ad un vero thriller.
La storia? Senza svelare nulla…come sempre (odiamo chi fa spoiler e non ha rispetto per lo spettatore)
Un uomo (Borghi) e una donna ( Mezzogiorno) si osservano durante una rappresentazione teatrale, non smettono di fissarsi e finiscono per ritrovarsi a letto…lui improvvisamente scompare in una Napoli assolutamente non da cartolina fatta di interni ed esterni sapientemente scelti, una Napoli da sempre co-protagonista del film per i colori e per la musica a sua volta impreziosita da una colonna sonora perfetta.
“La verità è figlia del tempo”
La regia è impeccabile (ed anche il montaggio) con idee molto interessanti come quelle di far vivere un flashback senza salti temporali, come se i protagonisti stessero vivendo quel che è accaduto nel presente.
Un film da vedere solo ed esclusivamente in sala con il cellulare assolutamente spento e senza distrazioni, un film dove è importante ascoltare, sentire, percepire…nulla è urlato e i brividi possono arrivare ugualmente grazie ad idee non scontate di cui il cinema italiano purtroppo abbonda spesso.
Borghi dopo questo film diventerà un sex symbol per le donne e per gli uomini, già lo è ma non tutti ancora lo conoscono fuori dai suoi personaggi di rottura che vanno da Suburra a Fortunata fino al cieco di The Place aspettando il film su Cucchi, qui il suo ruolo è fatto di sospiri, attendiamo invece di vederlo in un ruolo “normale” (non di rottura) dove recita come protagonista assoluto per capire ancora meglio il suo talento (che si percepisce nei ruoli che ha già interpretato), Mezzogiorno è convincente, ben dosata e giusta per il ruolo, gli altri attori sono scelti tutti perfettamente (da eliminare i bei ragazzi scelti come comparse nelle varie scene come sfondo servirebbero generici più semplici e non facce belle), tra tutti gli attori comprimari molto bravo il poliziotto che conosce la Mezzogiorno, Biagio Forestieri e impeccabile Peppe Barra che con questo film ipoteca le candidature ai vari premi italiani.
Alla faccia di chi pensa che i film vadano visti in streaming con le piattaforme che ti obbligano a rimanere a casa e che si possa vivere l’emozione da carcerati pur con televisori grossi come astronavi, il cinema garantisce come sempre un’emozione unica, basta far capire al pubblico italiano che quei soldi non saranno sprecati e siamo sicuri che i film che usciranno dopo Natale garantiranno l’apprezzamento del pubblico.
“Napoli Velata” voto 7 1/2