Tra il mondo della serialità e quello del gaming i rapporti sono sempre più ravvicinati. E’ quanto emerso dal seguitissimo panel al MIA

Tra il mondo della serialità e quello del gaming i rapporti sono sempre più ravvicinati. E’ quanto emerso dal seguitissimo panel  “Creative Emotions – Narrative Gaming vs Scripted Storytelling: Win the Audience in the Centre Field” tenutosi nel corso della terza edizione del MIA, il Mercato dell’Audiovisivo in corso a Roma. Nel periodo d’oro della serialità quello che è più richiesto a livello produttivo è senza dubbio la capacità di creare mondi in grado di generare infinite storie: ed è questo ciò che da sempre fanno i videogiochi che per il mondo dell’audiovisivo possono essere una fonte di grandissima creatività e ispirazione, Al panel hanno preso parte Alessandro Bragalini (Art Director and Concept Artist, Forge Reply, Italy), Pietro Righi Riva (Studio Director, Santa Ragione, Italy), Stefano Sardo (Screenwriter, Italy), Riccardo Tozzi (CEO, Cattleya, Italy), Gerardo Verna (CEO,Trinity Team, Italy) e Luca Dalcò (CEO, LKA, Italy) che  hanno anche raccontato le loro esperienze e presentato i loro titoli: tra i più attesi,The Town of Light e il nuovissimo Marta is Dead (LKA)  e The Lone Wolf, remake videoludico della famosa saga di libri game (Forge Reply) e Theseus (Forge Reply) come esempio di esperienza VR.

“Ciò che ormai accade nel mondo della serialità è incentrato sul rapporto tra la storia e il suo pubblico” – ha spiegato Riccardo Tozzi- “si tratta di un gioco tra chi crea e chi guarda. Il videogioco ha un linguaggio simile: l’utente non solo gioca, ma sceglie il proprio percorso, deframmenta la narrazione. Fra i due mondi c’è un processo di convergenza, in una prospettiva di collaborazione creativa e industriale”. “Si percepisce un’enorme libertà” ha continuato Stefano Sardo, “specie per quanto riguarda la possibilità di esplorare generi differenti rispetto ai soliti. Anche in questo il videogioco è all’avanguardia, per le enormi possibilità che offre”.

I commenti sono chiusi.