Su Rai 5 decima parte del documentario molto tecnico “The Story of Film con gli anni ’70 da rivedere con Rai Replay
Cinema Italiano
Nell’Italia industrializzata degli anni ’70 arriva un cinema che più di identità storica si soffermava sulle identità sessuali. Si parla di Pasolini (con la sua convinzione che il consumismo avesse distrutto tutto), morì nel ’75
Bertolucci aveva iniziato come aiuto regista di Pasolini, nel ’70 diresse e produsse “Il conformista” a soli 30 anni (“Bertolucci riportava nel cinema italiano il gusto del bello, rispetto agli impegnati anni ’60 dove la bellezza visiva sembrava troppo hollywoodiana o frivola”)
Il conformista fu apprezzato e ispirò molti registi americani, Francis Ford Coppola ingaggiò il direttore della fotografia de “Il conformista” Vittorio Storaro per Apocalypse Now che gli valse uno dei tre premi Oscar (Storaro ne vinse altri due per Reds e L’ultimo imperatore).
Cinema Tedesco. Si parla di Wim Wenders che aveva l’intenzione di creare un nuovo cinema tedesco, con lui anche Rainer Werner Fassbinder. “Fassbinder raccontava storie di donne in spazi chiusi, Wenders storie di uomini in spazi aperti”. Prima atttrice poi regista si aggiungerà anche Margarethe von Trotta, Werner Herzog definito il ribelle del cinema tedesco (Fitzcarraldo) non interessato al femminismo come Margarethe von Trotta nè all’America come Wenders era attratto dalla vita primordiale
Cinema Inglese. Anche il cinema inglese degli anni ’70 ruotavano intorno all’identità, quella sessuale insieme alla frammentazione dell’io. Tra i tanti si parla di Peter Weir (Picnic ad Hanging Rock) che arrivò a girare successivamente film come Witness – Il testimone, L’attimo fuggente,The Truman Show..
E poi c’è un lungo salto per cinefili super d.o.c. con una finestra sul cinema Giapponese, Africano,Cileno, etc..