La Gatta Cenerentola approda a Venezia

La Gatta Cenerentola approda a Venezia

di Paolo Calcagno

“E’ una Gatta Cenerentola con la pistola in mano”, ha commentato Luciano Stella, boss di Mad Entertainment e artefice del successo della precedente animazione L’Arte della Felicità (vincitore dell’European Film Award), accogliendo con soddisfazione l’annuncio che il film è stato selezionato, in concorso nella categoria Orizzonti, alla prossima Mostra del Cinema di Venezia. I cartoons duri e aggressivi del film coprodotto con Rai e distribuito da Videa, anziché gli ambienti e i costumi barocchi della fiaba seicentesca narrata da Giambattista Basile ne Lu Cunto De Li Cunti (ed esaltata a successo mondiale dallo straordinario spettacolo musicale di Roberto de Simone) dipingono l’atmosfera inquietante e noir del porto di Napoli, al tempo dell’attuale Gomorra, scenario di traffici di droga, progetti criminali e rivalità violente per il controllo del territorio. Cenerentola si chiama Mia Basile, è oppressa dalla sua nuova famiglia e si è rinchiusa in un ostinato mutismo da quando le hanno ammazzato il padre, il ricco e coraggioso armatore Vittorio Basile (ispirata e ferma la voce di Mariano Rigillo) che prevedeva un futuro luminoso per la sua città grazie a grandi progetti tecnologicamente avanzati (ha realizzato la nave di oltre mille stanze “Memoria dell’umanità”). ‘O Rre è il boss malavitoso Salvatore Lo Giusto, ex cantante neomelodico che beneficia degli irresistibili toni grotteschi della voce di Massimiliano Gallo. ‘O Rre è amante e complice della matrigna di Mia, Angelica Carannante (la cui perfidia seduttiva e indole criminali sono ben rappresentate dalla voce di Maria Pia Calzone, la “donna Imma” della prima serie di Gomorra). Angelica, a sua volta, è la madre delle “sei sorelle”, discinte animatrici delle notti della nave trasformata in bordello. L’unico personaggio a esprimersi in italiano è “il principino” Primo Gemito, grande fiuto da detective e voce di Alessandro Gassman.

Per questa fiaba di 80 minuti generata al computer, la regia è stata affidata alla stessa squadra de L’Arte della Felicità, composta  da Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone: “Gatta Cenerentola è un progetto integralmente realizzato a Napoli in 2d e 3d, impiegando dei software d’animazione open source, Blender e Anime Studio Pro – hanno spiegato i responsabili del film -. Esteticamente la nostra Gatta Cenerentola si rifà molto alle illustrazioni degli anni Sessanta: lavoriamo tra produzione 3d e disegni, il risultato finale è quasi di pennellate a mano”. Una tecnica e uno stile che Alessandro Rak ha battezzato “le case delle bambole”, con circa 130 personaggi, fra protagonisti, comparse e animali. Passione e competenza affiorano con evidenza dagli estratti dell’ high-tech-cartoon napoletano, benché la texture compositiva e la motion-capture per i movimenti dei personaggi  denuncino una relativa rigidità. “E’ un piccolo miracolo produttivo – ha aggiunto Luciano Stella -. Abbiamo avuto a disposizione il piccolo budget di un milione e 200mila euro, un’inezia in confronto ai sette milioni di Pinocchio e ai 50 milioni de Il Piccolo Principe, ma abbiamo accettato la sfida e siamo quasi pronti”.

Molto accurata la colonna sonora di questa Gatta Cenerentola in versione cartoon guidata da Dario Sansone, che è anche il frontman dei “Foja”. “Vi saranno inediti di artisti napoletani, fra i quali Enzo Gragnaniello e Daniele Sepe – ha rivelato Sansone – e riletture della grande tradizione musicale napoletana, da Era de maggio a una versione-jazz di “‘I te voglio bene assaje”.

 

Paolo Calcagno  

 

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