Viaggio nell’isola misteriosa Tutte le curiosità

Viaggio nell’isola misteriosa   Tutte le curiosità

 

sinossi  

Il nuovo film in 3D “Viaggio nell’isola misteriosa” inizia quando il diciassettenne Sean Anderson (Josh Hutcherson) riceve una richiesta di soccorso in codice da una misteriosa isola che non dovrebbe esistere. Poiché non riesce a trattenere il ragazzo a casa, Hank (Dwayne Johnson), il marito della madre di Sean, decide di seguirlo nella ricerca per risalire a chi e da dove è stato inviato il messaggio, iniziando un viaggio che li porterà nel Pacifico meridionale, in un luogo che poche persone hanno visto, sono sopravvissute per poterne parlare. E’ un luogo di una bellezza stupefacente, con forme di vita strane e minacciose, vulcani, montagne d’oro e più di un segreto sconcertante. In questo seguito del grande successo internazionale “Viaggio al centro della terra” del 2008, i protagonisti, insieme a Gabato (Luis Guzmán), l’unico pilota di elicottero che, con la bella e determinata figlia Kailani (Vanessa Hudgens), ha accettato di correre il rischio di accompagnarli, riescono a individuare l’isola, a soccorrere l’unico essere umano presente e a fuggire prima che tutto si inabissi, facendo scomparire per sempre i tesori che contiene. “Viaggio nell’isola misteriosa” è interpretato anche da Michael Caine, nel ruolo del nonno di Sean, Alexander, il naufrago che stanno cercando, e Kristin Davis in quello della madre di Sean, Liz. Girato in 3D, il film è diretto da Brad Peyton da una sceneggiatura di Brian Gunn & Mark Gunn e un soggetto di Richard Outten e Brian Gunn & Mark Gunn, prodotto da Beau Flynn e Tripp Vinson, e Charlotte Huggins, che avevano collaborato anche per “Viaggio al centro della Terra”. I produttori esecutivi sono Richard Brener, Michael Disco, Samuel J. Brown, Marcus Viscidi, Michael Bostick e Evan Turner. Tra i creativi dietro la macchina da presa il direttore della fotografia David Tattersall, lo scenografo Bill Boes, il montatore David Rennie, la costumista Denise Wingate e il 4 supervisore degli effetti visivi candidato agli Academy Award® Boyd Shermis. Le musiche sono di Andrew Lockington. http://www.viaggionellisolamisteriosa.it

 

 

 

 

LA PRODUZIONE “Per arrivare sull’isola dobbiamo entrare nell’occhio del ciclone” – Sean Anderson Con Brad Peyton alla regia, “Viaggio nell’isola misteriosa” trascina gli spettatori in una nuova e fantastica avventura, alla scoperta di un luogo così remoto che è rimasto ignoto per secoli … ma da cui, una volta arrivati, è quasi impossibile fuggire. Fan del primo film “Viaggio al centro della Terra”, che ha fatto conoscere a tutto il mondo l’intrepido giovane esploratore Sean Anderson, Peyton dice: “Ho voluto continuare a raccontare la storia di Sean aggiungendo nuovi straordinari paesaggi e nuove sfide, perché ora lui non è più un bambino, ha diciassette anni ed è pronto a fare qualcosa di importante. Questa è la sua occasione per dimostrare che non è più solo uno del gruppo, è diventato un vero esploratore lui stesso”. “Il primo film ha colpito la fantasia del pubblico e ci ha mostrato un ragazzino con tante potenzialità, ma che aveva ancora molto da imparare”, dice Dwayne Johnson, che interpreta il ruolo del marito della madre di Sean, Hank, ma è anche coproduttore del film. “Il secondo episodio ci porta in un ambiente nuovo ed eccitante, ricco di possibilità, e si può vedere chi è diventato questo giovane uomo”. Peyton, che recentemente ha raccontato il mondo segreto dello spionaggio in “Cani & Gatti: la vendetta di Kitty 3D”, è abituato a mescolare azione e comicità, con un tocco di imprevisto. “Fin da quando ho letto la sceneggiatura di “Viaggio nell’isola misteriosa”, dice, “non ho mai pensato a un piccolo film. Sapevo che dovevo inserire terre, mari e cieli, con creature, caverne, uragani, battaglie sottomarine e inseguimenti aerei, il tutto su uno sfondo mozzafiato. Inoltre l’impiego della tecnologia di ultima generazione ha permesso di ottenere qualcosa di speciale nel campo del 3D, che ‘Viaggio al centro della Terra’ aveva aiutato ad affermarsi”. 5 Infatti nel 2008 quel film è stato il primo a usare il Fusion System, una sofisticata attrezzatura con macchina digitale 3D, sviluppata da James Cameron e dal direttore della fotografia Vince Pace, in seguito impiegata per girare “Avatar”. Quindi non sorprende che i realizzatori di “Viaggio nell’isola misteriosa” si siano rivolti ancora al Cameron Pace Group per le strategie e l’equipaggiamento necessario a cogliere la profondità e le dimensioni che Peyton voleva ottenere in una gamma di ambienti del mondo reale. “Per me gli attori dovevano sporcarsi le mani, volevo una giungla vera, non una giungla sullo schermo verde”, afferma il regista, deciso fin dall’inizio a girare in esterni. “E per tutte quelle scene spettacolari avevo bisogno di stare in quell’ambiente”. Il produttore Tripp Vinson, che torna a lavorare con Beau Flynn e Charlotte Huggins dopo “Viaggio al centro della Terra”, dice: “L’azione è molto coinvolgente, ma è anche un film per tutta la famiglia e credo che vada dato atto a Brad di aver saputo combinare i due aspetti. Fin dai primi incontri aveva un’idea chiarissima di come dovessero apparire molte sequenze, sapeva come progettarle e ottenerle e c’è riuscito in pieno. Lui crea la tensione in una scena, poi concede un momento di sollievo e subito imprime una svolta all’azione che porta a una tensione ancora maggiore. Credo che uno degli aspetti migliori della sua direzione sia l’abilità di far sempre scorrere l’adrenalina”. Nello stesso tempo, i realizzatori sapevano che ciò che aveva reso così indimenticabile la storia originale non erano state solo le audaci imprese dei protagonisti, quanto il rapporto che li legava e che nasceva o si rafforzava di fronte al pericolo e in situazioni che rivelavano la stoffa di cui erano fatti. “Penso che il pubblico abbia apprezzato questi aspetti del primo film e noi ci siamo impegnati affinché fossero presenti integralmente anche in questo”, dice il produttore Beau Flynn. “Abbiamo affrontato molti temi fra un’azione e l’altra, come il fatto di riconoscere il valore delle persone per quello che sono, non basandosi sulla prima impressione, aprendo il cuore a tutte le possibilità. E, dal punto di vista di un ragazzo di sedici o diciassette anni, iniziare a capire i propri genitori e viceversa”. I realizzatori hanno anche voluto che i personaggi che si ritrovano in quel paradiso tropicale, trasformatosi improvvisamente in una trappola mortale, debbano usare l’intelligenza e la prontezza dei loro riflessi per sopravvivere, soprattutto quando scoprono che piante e animali crescono secondo leggi diverse . 6 E’ la Legge dell’Isola, conosciuta anche come Legge di Foster. “E’ una vera teoria bio-geografica, secondo la quale nel corso dell’evoluzione in un ambiente isolato il grande può diventare piccolo e il piccolo grande”, spiega la produttrice Charlotte Huggins . Di conseguenza un branco di elefanti può apparire e comportarsi esattamente come tutti gli elefanti, salvo che sono minuscoli, mentre le farfalle appaiono e si muovono come tutte le farfalle, solo che sono enormi”. L’aspetto negativo di questa evoluzione è l’esistenza di uccelli e lucertole carnivore, alcune lunghe come un campo da football, che vedono gli esploratori come il prossimo pasto. Michael Caine che interpreta il patriarca degli Anderson, Alexander, elemento chiave di quest’ultima avventura, sostiene che “Questa non è una fiaba, è molto veloce e i bambini devono essere svegli per non restare indietro”. Oppure essere lettori appassionati. Gli avvenimenti che si sviluppano sullo schermo sono in parte basati sui libri di Jules Verne, il visionario scrittore del XIX secolo, i cui romanzi L’isola misteriosa e Ventimila leghe sotto i mari sono stati di ispirazione per la storia e l’azione, insieme a L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson e I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift. Richard Outten, che ha scritto la storia con gli sceneggiatori Brian Gunn e Mark Gunn, dice: “Per me è stato un tributo a mio nonno e ai libri che ho amato di più quando ero bambino. Ho immaginato che le voci circolate su quell’isola straordinaria e fantastica abbiano ispirato tre romanzieri a scrivere i loro classici, una teoria poi dimostrata da un uomo amante dell’avventura e da suo nipote”. Dopo aver estrapolato dai libri di Verne e degli altri scrittori gli indizi per identificare le coordinate dell’isola, che non appare sulle carte geografiche, Sean torna spesso a Verne durante il viaggio, per studiare l’itinerario ed evitare i pericoli maggiori. “Non devono usare la forza per cavarsela nelle situazioni più difficili, ma affidarsi alla capacità di capire come comportarsi. Qui non ci sono ‘cattivi’ da combattere, solo il tempo e gli ostacoli che impediscono il loro ritorno a casa”, spiega Brian Gunn. “Verne ha immaginato i sottomarini e i viaggi nello spazio molto prima che queste cose esistessero. Era un romanziere che basava le sue idee sulla scienza, ma era una scienza molto in anticipo sui tempi ed è proprio questo che rende così intrigante i suoi lavori”, aggiunge Mark. Il film rende omaggio a questo sfondo realistico, sia per quanto riguarda le anomalie dell’evoluzione che popolano l’isola, sia per le placche tettoniche in costante movimento 7 pronte a inghiottirla. “Verne pensava che l’elemento fantastico provenisse dal mondo in cui viviamo, il mondo che abbiamo sotto i piedi, sicuramente più vasto e ricco di quanto possiamo immaginare, e noi abbiamo avuto lo stesso approccio”, dice Peyton. “Più è surreale l’ambiente che si crea, più le leggi del mondo reale devono essere chiare e rispettate. La sfida è questa: come presentare le cose comuni in modo che siano drasticamente diverse da come le percepiamo normalmente, come far apparire bizzarro e imprevedibile ciò che ci è familiare? Questo non è un mondo fantasy; ci sono cose sorprendenti, ma sono perfettamente riconoscibili, solo che le proporzioni sono estremamente alterate. “Non posso dire che nel film ogni singolo elemento scientifico sia corretto”, aggiunge. “Ma siamo stati attenti che tutto iniziasse con delle basi realistiche. Dopo di che… ci siamo dati da fare”. “La via più sicura per raggiungere l’altro versante è seguire la linea di costa. La via più rapida è attraversare il centro dell’isola. Ma devo avvertirvi: quest’isola è ricoperta da una fitta giungla e popolata da creature terrificanti. ” – Alexander “Penso che non abbiamo scelta. La via più rapida” – Hank Quando inizia la storia, il giovane Sean non è davvero nel luogo dove vorrebbe essere. Sono ormai passati anni dalla morte del padre e sua madre Liz, interpretata da Kristin Davis, si è sposata da poco con Hank e la famiglia si è trasferita in Ohio. Senza amici e con un patrigno con cui è convinto di non avere nulla in comune, Sean trascorre la maggior parte del tempo in solitudine, studiando le sue mappe e rileggendo i romanzi di Jules Verne, sognando di scoprire terre sconosciute. “Si sente in trappola”, dice Josh Hutcherson, che torna a interpretare il personaggio che è cresciuto insieme a lui nei quattro anni che sono trascorsi da “Viaggio al centro della Terra”. “E’ pronto ad affrontare grandi cose, è curioso del mondo, e io lo capisco. Come molte altre persone credo, anche se non sono necessariamente interessate a scoprire isole misteriose. E’ il bisogno di uscire, di misurarsi, di trovare la propria strada”. “Sean non vuole rapportarsi con il compagno della madre”, sostiene Hutcherson. “Pensa che non sia interessante; non è moderno, non è cool ed è privo di immaginazione”. E’ Dwayne Johnson a interpetare Hank, un veterano della marina militare che gestisce una impresa di costruzioni ed è abituato a prendere le cose di petto e a risolvere i 8 problemi. Ma non riesce a risolvere questo. “Come molti adolescenti—e io non ho fatto eccezione—Sean pensa di avere tutte le risposte”, dice Johnson. “Ha vissuto molti abbandoni, la perdita del padre e i viaggi del nonno, quindi è cauto quando nella sua vita entra questa nuova figura di padre. Hank e Sean non vanno d’accordo fin dall’inizio, uno vuole creare un rapporto, l’altro vuole mantenere le distanze”. “Per Hank la famiglia è la cosa più importante e il suo obiettivo per tutto il film è rimetterla insieme”, continua Johnson. “Dwayne da il massimo in ogni ruolo”, dice Peyton. “Con i suoi pugni da un milione di dollari e il sorriso da un miliardo di dollari, può fare un film anche solo con le sue mosse di lotta, ma ha anche tempi comici impeccabili e un grande carisma. Io ho voluto tutto—tutto il Dwayne Johnson completo—e lui è stato perfetto. Canta perfino…chi l’avrebbe mai detto? E suona l’ukulele”. Ma per quanto siano nobili le intenzioni di Hank, Sean lo considera responsabile di quello che non funziona nella sua vita, ma soprattutto è convinto che sia l’ostacolo più irremovibile tra lui e l’esplorazione, che considera un vero e proprio diritto di nascita. Questa convinzione verrà messa subito alla prova, quando una notte Sean riceve uno strano messaggio radio. E’ un S.O.S. in codice, forse è stato inviato dal nonno, Alexander, che non sente da quando ha deciso di dimostrare che l’isola misteriosa del romanzo di Verne è una realtà e non una fantasia. Le prime quattro parole del messaggio sono elettrizzanti. L’ISOLA ESISTE DAVVERO. “Alexander è l’idolo di Sean. Ha sempre fatto quello che ha voluto ed è continuamente impegnato in qualche folle spedizione”, dice Hutcherson. “Se Alexander è nei guai, Sean farà di tutto per raggiungerlo”. Nello stesso modo, Hank farà di tutto per stare accanto a Sean, anche se questo significa accompagnarlo nei mari del Sud in quella che crede sia una solenne stupidaggine, fingendo interesse per l’improbabile storia di un’isola dimenticata, solo per tenerlo d’occhio. Ma dopo un atterraggio di fortuna nel posto più incredibile che abbia mai visto, nessuno è più sorpreso di lui. E’ quasi senza parole…a parte le poche e scelte parole che rivolge al responsabile di tutti i guai: il famoso Alexander Anderson, nonno paterno di Sean e sincero ammiratore di Verne. Sean, dal canto suo, non potrebbe essere più eccitato e felice, ma la sua euforia per aver ritrovato il nonno svanisce rapidamente quando scopre che lasciare l’isola sarà molto 9 più difficile di quanto sia stato atterrarci, e che hanno anche poco tempo. La terra sotto i loro piedi sta per essere sommersa. Velocemente. E’ questione di giorni, se non di ore, e la possibilità di sopravvivere è interamente nelle loro mani. “Quando si rendono conto che per salvarsi devono lavorare come una squadra, allora le loro risorse individuali emergono in modo inaspettato”, dice Peyton. “La morte che incombe è un’ottima motivazione per fare lavoro di squadra”, dice ridendo Johnson. Mentre la situazione di crisi li unisce, sottolinea anche la diversità delle motivazioni che li hanno portati sull’isola. “Ma è lo sviluppo del rapporto tra Sean e Hank che fa da filo conduttore della storia”, sottolinea Peyton, che ha scelto un approccio lieve per mostrare come i due riescano finalmente a capirsi e a venirsi incontro. “Talvolta nello sviluppo di una sceneggiatura c’è la tentazione di rendere più incisivo il dialogo”, afferma Vinson. “Ma con attori di grande talento come Dwayne e Josh ogni rivelazione emerge dalle loro performances”. Nello stesso modo si sviluppa l’antagonismo tra Hank e il nonno di Sean, due maschi alfa che si confrontano, con Johnson e Michael Caine che si divertono a scambiarsi frecciate. “Il braccio di ferro tra i due rende la situazione molto interessante”, sostiene Johnson. “Mi piace la tensione sullo schermo, in particolare quando è venata di umorismo”. “Le punzecchiature che costellano il loro rapporto sono divertentissime”, dice Flynn. “Hank avanza una proposta e Alexander ne sostiene un’altra, è una competizione continua per chi ha il piano migliore, con Alex che liquida Hank come uno tutto muscoli e niente cervello”. “Nello stesso tempo”, replica Johnson, “Alexander appare interessante perché non segue le regole ed è sempre pronto a partire per località esotiche. Hank ne è consapevole, ma pensa che questo tipo di comportamento ha fatto di Alexander un uomo che non è mai stato vicino alla sua famiglia”. Caine definisce il suo personaggio “una specie di esploratore folle. E’ pronto a partire per qualsiasi luogo, più è bizzarro, meglio è e la scoperta dell’Isola misteriosa è il coronamento della sua carriera. Il guaio è che, nel momento in cui ha deciso di condividere il segreto con il nipote, ha messo il ragazzo e tutti gli altri con lui, in una situazione molto pericolosa”. 10 Comunque, essendo andato in cerca di guai per tutta la vita—e ora li ha trovati— Alexander considera la loro situazione solo un altro ostacolo da superare. “Lui non si tira mai indietro”, dice Huggins. “Adora ogni passo del suo viaggio e Michael esprime tutta questa felicità nella sua performance. Quando ha indossato il costume, ha fatto un gran sorriso e ha detto ‘Sembro il nonno di Indiana Jones”. Nonno orgoglioso lui stesso, l’attore premio Oscar® ha detto fin dall’inizio ai realizzatori che voleva che i nipoti lo vedessero cavalcare un’ape gigante: “Non giro molti film per famiglie, ho tre nipoti e non voglio che debbano aspettare di avere 18 anni per vedermi al cinema. E poi la sceneggiatura era intelligente e spettacolare, non avevo mai fatto un film in 3D, così resto al passo con i tempi”. Ma queste tre generazioni di uomini fortemente indipendenti non sono i soli a gestire le differenze tra loro, infatti a rappresentare un tipo diverso di dinamiche familiari sono Gabato e Kailani, interpretati da Luis Guzmán e Vanessa Hudgens, padre e figlia che portano Sean e Hank sull’isola partendo da Palau, Nuova Guinea, con il loro elicottero che però viene travolto da un terribile uragano e si schianta al suolo, lasciandoli tutti e cinque in un luogo sconosciuto. Ciò che spinge Gabato ad accettare un lavoro che può mettere a repentaglio le vite di tutti è il denaro. Il denaro è il motore di tutto per lui. Quando le altre guide rifiutano di avventurarsi in quello che viene chiamato “il cimitero delle navi” alla ricerca di un frammento di terra che nessuno conosce, lui, con il suo sgangherato elicottero accetta subito—malgrado la figlia sia decisamente contraria. “Gabato è un tipo spensierato, porta i turisti a visitare luoghi paradisiaci”, dice Guzmán, che si è divertito molto con questo ruolo e ha deliziato gli altri attori e la troupe con le sue improvvisazioni. “E’ molto determinato e disposto a tutto, se il prezzo è giusto”. “Luis è stato il mio asso nella manica nei momenti comici”, dice Peyton, che definisce l’attore “un ruba scene di classe internazionale” aggiungendo che “interpreta con grande naturalezza il personaggio, il suo Gabato è assolutamente inconsapevole. Non si rende mai conto di essere in pericolo, pensa di trovarsi in una sorta di insolita vacanza”. Ma Gabato è soprattutto un padre premuroso, che vuole poter dare a Kailani, la luce dei suoi occhi, quello che la ragazza desidera di più: i soldi per l’università. Kailani, a sua volta, lo adora e apprezza i suoi sforzi, ma non crede che la loro attività possa fornire i fondi per realizzare il suo sogno. La verità è che il padre non è davvero un uomo d’affari e la 11 Gabato’s Luxury Tours non riuscirebbe a sopravvivere se lei non collaborasse. “Gabato è il cuore, ma Kailani è il cervello”, riconosce Peyton. Osservarli interagire è nello stesso tempo divertente e commovente. “Vanessa fa da spalla alla sua stravaganza”, dice Charlotte Huggins. “Non si ribella mai, ed è esattamente quello che ci si aspetta da qualcuno che da una vita sta vicino a un uomo così. Lui dice qualcosa di irragionevole e poi subito pensa ad altro e lei lo stesso. Si capiscono perfettamente”. “Kailani è una dura perché deve esserlo per forza”, dice Hudgens. “Si prende cura del padre, è molto schietta e, fin dall’inizio, ha sostenuto che accettare questo viaggio era una pessima idea”. E, solo qualche minuto dopo la partenza, appare chiaro che aveva ragione. Quando l’elicottero si schianta al suolo, non solo il gruppo perde l’unico mezzo di trasporto, ma il povero Sean, che si è subito innamorato di Kailani, perde ogni speranza di conquistarla. Infatti la bella polinesiana è furiosa con lui e dichiara che lo ritiene personalmente responsabile di questo e di tutti i disastri futuri. “Sean è un sognatore e Kailani una ragazza molto pratica. Lui vorrebbe coinvolgerla nella sua ricerca, invece lei è concentrata sui rischi”, spiega Hutcherson. Kailani si è già fatta un’opinione del giovane americano ancora prima che mettesse piede sull’elicottero ed è convinta che lui non abbia la minima idea di come sia la sua vita e quali siano i suoi problemi. Ma nel corso degli avvenimenti inizia a pensare che forse si è sbagliata, in particolare quando cadono uno nelle braccia dell’altro nel momento in cui l’isola comincia a tremare. “Questa esperienza la spinge ad aprire il suo cuore, anche se lei è sempre stata molto razionale”, dice Hudgens. “Ma l’esperienza vissuta in quell’incredibile mondo si rivela molto più ricca di quanto si aspettasse”. Mentre i cinque cercano di raggiungere l’unica via di fuga possibile, Liz, la madre di Sean, lontana dalla mischia, si chiede cosa stia succedendo ai due uomini che ama di più al mondo. Perfettamente consapevole dell’eccentricità e degli eccessi del suocero, sa anche che Alexander è inaffidabile, non certo un modello da seguire. Ma deve ammettere anche che Sean gli è molto affezionato e che, malgrado tutti i suoi dubbi, il ragazzo sembra destinato a seguire le orme del padre e del nonno. “Ovviamente Sean vorrebbe realizzare le sue ambizioni”, osserva Kristin Davis. “E’ voluto andare in cerca del nonno, il che sicuramente è più interessante che vivere in 12 periferia, e poi non condivide le scelte della madre. Si è risposata, è innamorata e vuole che siano tutti una famiglia, perché Hank è un uomo meraviglioso… anche se Sean non lo sa ancora”. Proprio come Hank, Liz spera che il viaggio possa fare questo piccolo miracolo. “Fammi capire… l’unico modo per non affogare è cercare un sottomarino vecchio di secoli?” – Kailani “Viaggio nell’isola misteriosa” è stato girato a Oahu, Hawaii, nell’autunno del 2010. L’isola ha offerto una grande varietà di paesaggi, dalle coste sabbiose alle vallate avvolte dalla nebbia, dalle grotte ai vulcani, a Waimea Valley, Heeia Kea, China Walls e Kualoa Ranch, che ha ospitato tante produzioni cinematografiche e televisive, oltre a Halona Beach Cove, chiamata Eternity Beach da quando vi è stato girato il famoso film con Burt Lancaster e Deborah Kerr “Da qui all’eternità”. Anche se è nato a San Francisco, Dwayne Johnson è l’eroe locale. “Sono cresciuto alle Hawaii, a circa un’ora da dove stavamo girando, a 13, 14 anni adoravo il cinema e avevo grandi sogni ed è stato bellissimo tornare per questa fantastica avventura”. I realizzatori hanno anche usato i teatri del North Carolina per completare alcune scene, a partire da quella dello schianto dell’elicottero. Le conseguenze dell’incidente sono state girate a Eternity Beach, ma l’avvitamento durante l’uragano è stato girato in teatro, utilizzando quello che il supervisore degli effetti speciali Peter Chesney definisce “una specie di gioco di costruzioni, costruito attorno a una travatura d’acciaio ad alta resistenza con estensioni di alluminio”. Chesney era in grado di applicare una pressione di 300 chili ad ogni spigolo dell’attrezzatura premendo un pulsante, creando un dispositivo di vibrazione che lui ha chiamato airbag, ottenuto modificando le sospensioni di un camion e collegandolo a accumulatori ad alta velocità, che a un input elettrico potevano scaricare un gran volume di aria compressa. In questo modo poteva anche simulare un uragano di categoria 5, danneggiando e infine facendo a pezzi l’elicottero. “Assomiglia alla famosa ‘cometa del vomito’ della NASA, dove avevano creato l’assenza di gravità, ma noi ci fermavamo a metà giro e ripartivamo nel senso opposto”, dice, orgoglioso dell’effetto finale sullo schermo. “Pensavo che scherzassero quando lo chiamavano ‘il girarrosto’”, dice ridendo Hudgens. 13 Ma questo era solo l’inizio. Un’altra grande scena d’azione del film è stata quella in cui i cinque, in groppa ad api gigantesche, sono inseguiti da uccelli ancora più grandi, intenzionati a cibarsi di loro. Gli uccelli che Sean, con il fiato sospeso, identifica come rondoni dalla gola bianca, sono stati scelti perché sono molto veloci e si cibano davvero di api. Considerando le dimensioni, Peyton dice che le api sono elicotteri e gli uccelli bombardieri. “Ci siamo assicurati che la velocità e le proprietà fisiche fossero giuste”, continua il regista. “Volevo che la cavalcatura avesse peso, così quando il pubblico vede gli attori che tirano energicamente a destra o a sinistra, oppure si piegano, loro lo stanno facendo veramente”. Per ottenere questo effetto, il regista si è rivolto ancora una volta a Chesney, che ha ideato le Bee Bucks, una specie di cavalcatura che si poteva gestire in modo realistico. Simili a latte di benzina, ognuna di loro era calibrata e controbilanciata in rapporto al peso dell’attore. Ogni Buck veniva poi collegata ad aste che funzionavano come altalene, con ulteriori contrappesi, il tutto fissato a una base triangolare su cuscinetti ad aria compressa a controllo variabile, in modo che fluttuasse come il disco dell’hockey. In seguito il supervisore degli effetti visivi Boyd Shermis ha sostituito le latte di benzina con le api in CG e ha aggiunto lo sfondo, che il suo team aveva girato con macchine da presa stereo sorvolando in elicottero la vallata. Poi ha ripreso l’attrezzatura e i cavalieri da ogni angolo possibile e combinato tutto in digitale con l’azione, così gli attori potevano vedersi e interagire durante l’inseguimento. Alcune scene che prevedevano l’incontro con una grande anguilla predatrice sono state girate in acqua e Johnson e Hutcherson hanno aggiunto un brevetto di immersione al loro curriculum. All’inizio i realizzatori avevano pianificato di usare il bacino degli EUE/Screen Gems Studios di Wilmington ma, poiché la scena si è sviluppata, ne è stato costruito uno nuovo, di 25 metri di diametro e profondo 6 metri, per contenere 3000 metricubi d’acqua. In acqua sono entrati gli attori e una parte di sottomarino ma, rivela Shermis, “tutto il resto della sequenza è creato al computer: i riflessi di luce, i coralli, le bolle, i sedimenti di sabbia. Gli ambienti sottomarini sono i più complicati da creare al computer, è necessario molto tempo e centinaia di schermate”. Anche la casa sugli alberi di Alexander, che si suppone costruita con parti recuperate da navi naufragate e illuminata da vasi pieni di lucciole, è stata ricreata in teatro. Ma gran parte del set di Atlantide è stato creato in esterni alle Hawaii. Lo scenografo Bill Boes 14 spiega: “Volevamo farlo vedere nella sua grandiosità e in parte è stato ottenuto con gli effetti visivi, ma abbiamo anche costruito un enorme set nella Kualoa Valley. Poiché l’isola affonda e riemerge ogni 140 anni, abbiamo aggiunto conchiglie e coralli, oltre ad altre tracce della vita acquatica”. Un’altra meraviglia dell’isola è un vulcano che erutta oro fuso e ceneri dorate, che piovono sul gruppo che sta fuggendo. Ottenere questo effetto è stato molto complesso, infatti, per evitare di inquinare un ambiente incontaminato, la troupe non ha potuto usare i soliti materiali, come mica o Mylar, ma ha scelto un’alternativa naturale, organica. Dopo una attenta ricerca, la soluzione più semplice si è rivelata la migliore e sono state scelte le foglie d’oro, sottilissime e pure tanto da poter essere commestibili. Sull’isola il gruppo ha un’altra sorpresa molto meno gradevole: un terreno ricoperto da strani massi tondeggianti perfettamente simmetrici che in realtà sono enormi uova di lucertola, cosa di cui non si rendono conto fino a che non ci si trovano in mezzo—ognuno di loro è in equilibrio precario su un sottile guscio proprio mentre la madre lucertola sta avanzando verso di loro. Le circa le 60 uova, che avevano due dimensioni, grandi e molto grandi e pesavano tra 90 e 130 chili, con una circonferenza tra 2 e 3 metri, erano di fibra di vetro, scolpite e modellate a forma di guscio, poi saldate insieme e dipinte. “Quando qualcosa va male, per Gabato va peggio”, scherza Guzmán. “E’ l’unico che finisce dentro l’uovo, è quello che si prende in faccia la popò dell’uccello, è lui che finisce sepolto nella sabbia. Credo che Dwayne e i realizzatori si siano messi d’accordo e abbiano detto ‘Facciamolo fare a Luis’”. “E’ stata una ripresa faticosa fisicamente”, ammette Hutcherson. “Anche nelle scene che non erano propriamente d’azione, in cui bisognava solo arrampicarsi o camminare tra le radici degli alberi era facile cadere faccia a terra… cosa che mi è successa molto spesso. Il film non sarà una corsa sulle montagne russe solo per il pubblico, lo è stato anche per noi durante le riprese”. E’ un parere che Peyton condivide, visto che il suo obiettivo era quello di creare un’esperienza in cui il pubblico potesse immergersi nel vero senso della parola, con tanta azione e personaggi e ambientazioni magnifiche. Per aiutare gli attori a entrare nella mentalità giusta, ha perfino fatto ascoltare loro il bellissimo tema del film, composto da Andrew Lockington, che nel 2008 ha vinto il BMI Award per la colonna sonora di “Viaggio al centro della Terra”. 15 Ma, come per il primo episodio, scegliere di girare in 3D ha avuto un ruolo importante. “Con un grande film d’azione come questo è necessario progettare quelle sequenze cercando di sfruttare al massimo la tecnologia e Brad ha operato alcune scelte molto intelligenti”, dice Vinson. “Se si osserva quella dell’inseguimento delle api, o quella della lucertola o della battaglia con l’anguilla che da la scossa, appare chiaro che sono state strutturate per essere mostrate in 3D. Ma lui le ha usate anche in modi atipici”. “Tutti amano vedere le riprese in cui il pericolo incombe”, riconosce Huggins, la cui esperienza include 20 anni di lavoro con la tecnologia 3D, e “Viaggio nell’isola misteriosa” ne è pieno. Ma Brad si è spinto oltre, creando volume e profondità non solo nelle panoramiche, ma anche nei primi piani, trasmettendo la sensazione della presenza dell’attore in modo molto realistico e penso che sia questo a rendere speciale il film. E poi il pubblico non si preoccupa della tecnologia, vuole solo provare delle emozioni”. Ma i realizzatori sperano anche che gli spettatori di “Viaggio nell’isola misteriosa” sperimentino quella sensazione di ammirazione e sorpresa di cui Jules Verne ha permeato le sue avventure. “Quando ero bambino leggevo i suoi libri durante le vacanze”, ricorda Flynn. “Sono storie che fanno scatenare la fantasia e poter realizzare un film basato sui romanzi di Verne e farlo conoscere ai ragazzi di oggi è una grande soddisfazione”. “Questo è il film che avrei voluto vedere al cinema quando ero bambino, qualcosa che può divertire e appassionare tutta la famiglia”, conclude Peyton. “C’è azione e si ride, compaiono creature bizzarre, ma ci sono anche momenti che emozioneranno grandi e piccoli”.

 

IL CAST DWAYNE JOHNSON (Hank Parsons) ha interpretato film che hanno incassato oltre 2,1 miliardi di dollari in tutto il mondo. Nato da una famiglia di gente di spettacolo, Johnson ha avuto la possibilità di imparare tutti i segreti delle performance dal vivo osservando gli straordinari successi ottenuti dal padre e dal nonno nel mondo del wrestling professionista. Trasferitosi 16 giovanissimo in Pennsylvania, Johnson si è dedicato al football, attirando l’attenzione della University of Miami e, dopo aver ricevuto una borsa di studio per meriti sportivi, nel 1991 ha vinto con la squadra il suo primo Campionato Nazionale. Ha giocato poi un secondo campionato nel 1992 e ha chiuso la sua bella carriera nel football giocando nel 1995 contro la University of Nebraska per l’Orange Bowl. Dopo la laurea Johnson si è dedicato al mondo del wrestling, seguendo le orme del padre e del nonno, sviluppando il personaggio di ‘The Rock’. Johnson ha avuto oltre 10 milioni di appassionati che lo seguivano ogni settimana in televisione e il pubblico delle esibizioni dal vivo raggiungeva le 70.000 persone. Johnson ha fatto il tutto esaurito allo Houston Astrodome, al Madison Square Garden e al Toronto Sky Dome, ha avuto successo anche con la sua autobiografia, The Rock Says e ha vinto un disco di platino con il cd della sua compilation, in cui si è esibito con artisti come il premio Grammy Award Wyclef Jean. Nel 2011 Johnson è tornato al WWE, facendo conoscere “The Rock” a una nuova generazione di appassionati e nel mese di novembre ha presentato WrestleMania XXVII e “Survivor Series” al Madison Square Garden. Nell’aprile del 2012 sarà la star di WresteMania XXVIII a Miami, Florida. Johnson è passato poi al cinema interpretando il ruolo del Re Scorpione nel film di grande successo del 2001 “La Mummia – Il ritorno”, che lo ha portato a diventare protagonista nel 2002 di “Il Re Scorpione”. Ha girato poi “Il tesoro dell’Amazzonia”, “Un duro per la legge”, “Gridiron Gang” e “Be Cool”. Johnson ha sperimentato anche il mondo dell’animazione e ha prestato la sua voce al capitano Charles Baker di “Planet 51”, poi è stato protagonista della commedia per famiglie “L’acchiappadenti”, mentre nel 2010 è tornato ai film d’azione con “Faster” di George Tillman. Recentemente l’abbiamo visto in “Fast Five”, quinto episodio della serie “Fast and Furious”. Alla fine dell’anno riprenderà il ruolo dell’agente Luke Hobbs nel sesto e nel settimo episodio della serie e nel 2012 sarà protagonista di “G.I. Joe: Retaliation”. L’attore ha da poco terminato le riprese del thriller d’azione “Snitch”, di Ric Roman Waugh, sarà protagonista di “Monster Hunters’ Survival Guide”, tratto dai fumetti di John Paul Russ, e produrrà e interpreterà un biopic sulla star della musica country Charlie Pride. Johnson è Celebrity Cabinet Member dell’American Red Cross, è stato nel National Advisory Board della The Make-A-Wish Foundation come ambasciatore, ed è stato portavoce 17 della After School All-Stars (The Arnold Schwarzenegger Youth Foundation). Nel 2006 il Giving Back Fund ha indicato Dwayne come una delle 30 celebrità più generose e, nel 2008, l’United States Congress, il Joint Leadership Commission e la United States Congressional Award Foundation lo hanno premiato con il prestigioso Horizon Award, il riconoscimento che viene assegnato a chi ha maggiormente contribuito a fornire opportunità agli altri e ha rappresentato un esempio per i giovani. MICHAEL CAINE (Alexander Anderson) due volte premio Oscar®, ha vinto il primo come miglior attore non protagonista per il suo lavoro nel film di Woody Allen “Hannah e le sue sorelle”, che gli ha portato anche candidature ai Golden Globe e ai BAFTA. Il secondo Oscar® come miglior attore non protagonista l’ha vinto con “Le regole della casa del sidro” di Lasse Hallström, con cui ha vinto anche uno Screen Actors Guild Award® e ha ottenuto candidature ai Golden Globe e ai BAFTA. Caine ha avuto anche quattro candidature agli Oscar® come miglior attore, la prima nel 1966 per “Alfie”, che gli ha portato anche una candidatura ai Golden Globe e un New York Film Critics Award. La seconda nel 1972 per il ruolo di Milo Tindle in “Gli insospettabili”, con Laurence Olivier, che gli ha portato una candidatura anche ai Golden Globe e un Evening Standard Award. La terza per “Rita”, con cui ha vinto un Golden Globe e un BAFTA. Le ultime candidature agli Oscar®, ai Golden Globe e ai BAFTA sono arrivate nel 2002 per “The Quiet American”, con cui ha vinto un London Film Critics Circle Award. In precedenza Caine aveva vinto un Golden Globe e un London Film Critics Circle Award, oltre a candidature ai BAFTA, tutte come miglior attore non protagonista, per “Little Voice-E’ nata una stella”. Ha quindi vinto il suo ultimo London Film Critics Circle Award per la sua performance nel film di Christopher Nolan “The Prestige”, il suo secondo film per questo regista, dopo il grande successo del 2005 “Batman Begins”, in cui Caine interpretava il maggiordomo e amico di Bruce Wayne, Alfred. Nel 2008 ha ripreso il ruolo di Alfred nel blockbuster di Nolan “Il cavaliere oscuro”. Caine ha recentemente lavorato con Nolan per la quinta volta, sempre nel ruolo di Alfred, in “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”. Attualmente è impegnato nelle riprese di “Mr. Morgan’s Last Love” di Sandra Nettleback, tratto dal romanzo “La doucer Assassine” di Francoise Dorner. 18 Caine è nato a Londra nel 1933, il suo vero nome è Maurice Micklewhite, e fin da giovanissimo si è interessato alla recitazione, ma vi si è dedicato solo dopo aver lasciato il Royal Regiment e i Royal Fusiliers nel 1953. Dopo aver preso il suo nome d’arte da “The Caine Mutiny”, è andato in tournée in Gran Bretagna con tanti lavori teatrali e ha iniziato ad apparire in film e programmi televisivi inglesi. Nel 1964, Caine ha avuto il suo primo ruolo importante, quello del tenente Gonville Bromhead, in “Zulu”, seguito subito dopo dal thriller di grande successo “Ipcress”, nel ruolo dell’agente segreto Harry Palmer, conquistando la prima di 37 candidature ai BAFTA. Comunque è stata la sua performance candidata all’Oscar in “Alfie” che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Nella seconda metà degli anni ’60 Caine ha interpretato 11 film, tra cui i sequel di “Ipcress”, “Funerale a Berlino” e “Il cervello da un miliardo di dollari”; “Gambit- Grande furto al Semiramis”, che gli ha portato una candidatura ai Golden Globe; “E venne la notte”; “Sette volte donna”; “Passo falso”; “Gioco perverso”; “Colpo all’italiana”; e “I lunghi giorni delle aquile”. Nei due decenni seguenti, Caine ha interpretato più di 40 film, tra cui “Non è più tempo di eroi” di Robert Aldrich; “X, Y & Zi”, con Elizabeth Taylor; “L’uomo che volle farsi re” di John Huston; “Balordi & Co-Società per losche azioni, capitale interamente rubato $ 1000000”; “Quell’ultimo ponte” di Richard Attenborough; la commedia di Neil Simon “California Suite”; “Vestito per uccidere” di Brian De Palma; “Fuga per la vittoria” di John Huston; “Trappola mortale” di Sidney Lumet; “Quel giorno a Rio” di Stanley Donen; “Il ritorno delle aquile” di John Frankenheimer; “Mona Lisa” di Neil Jordan; e “Due figli di…”, che gli ha portato un’altra candidatura ai Golden Globe. Negli anni seguenti Caine ha interpretato film come “Blood and Wine”; “Quills-La penna dello scandalo”; “Miss Detective” e “Austin Powers in Goldmember”. Tra i suoi film più recenti ricordiamo “The Weather Man” di Gore Verbinski; “Children of Men” di Alfonso Cuaron; l’indipendente “Harry Brown” e nel 2010 “Inception”, di Christopher Nolan. Caine ha anche prestato la sua voce a Lord Redbrick in “Gnomeo & Giulietta”. Caine ha scritto un’autobiografia, What’s It All About?, e Acting on Film, un libro che raccoglie le conferenze che ha tenuto alla BBC Television. Il suo ultimo lavoro, The Elephant to Hollywood è stato pubblicato con grande successo nel 2010 da Henry Holt and Co. Nel 1992, in occasione del compleanno della Regina, Caine è stato insignito del CBE e otto anni dopo è stato nominato cavaliere. 19 JOSH HUTCHERSON (Sean Anderson) attualmente sta girando l’attesissimo “The Hunger Games”, in cui interpreta il ruolo di Peeta Mellark. “The Hunger Games” è il primo film della popolare trilogia basata sui romanzi di Suzanne Collins e sarà seguito da “Catching Fire” e “Mockingjay”. Il film, che uscirà nel 2012, è interpretato anche da Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Stanley Tucci, Woody Harrelson e Elizabeth Banks. Tra i suoi film in uscita citiamo l’indipendente “Detention”, presentato quest’anno al South by Southwest Film Festival e di cui Hutcherson è stato anche produttore esecutivo, e “Red Dawn” un remake di “Alba rossa” del 1984, su un gruppo di adolescenti che lottano per salvare il proprio paese dall’invasione di un esercito straniero. La scorsa primavera, Hutcherson ha completato le riprese di un corto girato a Cuba per la regia di Benicio del Toro, uno dei sette corti di sette registi diversi che compongono il film “Seven Days in Havana”. Del Toro, alla sua prima esperienza di regista, ha seguito Hutcherson nella sua scoperta della cultura dell’isola. Recentemente l’abbiamo visto nel film candidato all’Oscar di Lisa Cholodenko “I ragazzi stanno bene”, con Annette Bening e Julianne Moore, presentato con grande successo al Sundance Film Festival. Il film ha vinto l’Orso d’argento al Berlin International Film Festival e ha ricevuto candidature agli Screen Actors Guild®, agli Independent Spirit Award e ai Golden Globe. Tra i suoi film ricordiamo poi “The Vampire’s Assistant”, con John C. Reilly e Salma Hayek; “Carmel”; “Viaggio al centro della Terra 3D”; “Un ponte per Terabithia”; “Winged Creatures”; “Firehouse Dog”; “RV”; “Little Manhattan”; “Zathura”; “Kicking and Screaming”; “Il castello errante di Howl”; e “Polar Express”. Josh ha vinto lo Young Artist Award come miglior giovane attore per i ruoli interpretati in “Zathura” e “Un ponte per Terabithia”. VANESSA HUDGENS (Kailani) ha iniziato la sua carriera a soli otto anni con ruoli in produzioni come “Evita”, “Carousel”, “Il Mago di Oz”, “The King & I”, “The Music Man”, “Cinderella” e “Damn Yankees” e recentemente è apparsa nel ruolo di Mimi in una produzione di “Rent” all’Hollywood Bowl, per la regia di Neil Patrick Harris. I riconoscimenti ricevuti da Hudgens per i suoi primi lavori l’hanno portata a esordire nel cinema con il film di Catherine Hardwicke “Thirteen”, con Holly Hunter e Evan Rachel Wood, seguito subito dopo dall’action movie “Thunderbirds” e da ruoli in “The Suite Life of 20 Zack & Cody” di Disney Channel, “Quintuplets”, “The Brothers Garcia”, “Still Standing” e “Robbery Homicide Division”. Ma è stato il ruolo di Gabrielle Montez nel grande successo di Disney Channel “High School Musical” che l’ha fatta conoscere al grande pubblico. Hudgens ha poi ripreso il ruolo nei follow up “High School Musical 2” e “High School Musical 3”. Poi ha interpretato “Bandslam”, sempre ambientato nel mondo della scuola. Recentemente l’abbiamo vista in “Beastly”, una versione moderna di “La bella e la bestia” e in “Sucker Punch” di Zack Snyder. Tra i suoi prossimi film citiamo “Gimme Shelter” di Ron Krauss, il thriller di Scott Walker “The Frozen Ground”, con Nicolas Cage e John Cusack e il drammatico “Spring Breakers”. LUIS GUZMAN (Gabato) attualmente è protagonista della serie di HBO “How to Make it in America”, di cui è produttore esecutivo Mark Wahlberg, alla sua seconda stagione. Ha al suo attivo oltre 60 film e recentemente è apparso in “Arthur”, con Russell Brandt e Helen Mirren, e “Pelham 1 2 3”, di Tony Scott, con Denzel Washington e John Travolta. A breve presterà la sua voce ai film d’animazione “Henry & Me” e “Turbo”, e interpreterà il thriller d’azione di Jee-woon Kim “The Last Stand”, con Arnold Schwarzenegger e Forest Whitaker. Guzmán è stato candidato tre volte agli Screen Actors Guild (SAG) Award®, e ha vinto quello per la miglior performance del cast nel 2001 per il film candidato agli Oscar di Steven Soderbergh “Traffic”. Ha ricevuto una candidatura agli Independent Spirit Award come miglior attore non protagonista per “The Limey-L’inglese”, sempre di Soderbergh. Guzmán è poi tornato a lavorare con il regista per “Out of Sight” e “Welcome to Collinwood”, che Soderbergh ha prodotto con George Clooney. Ha ricevuto altre candidature ai SAG Award® per le sue performances in due film di Paul Thomas Anderson, “Magnolia” e “Boogie Nights” e ha lavorato ancora con il regista in “Punch Drunk Love.” Ha poi collaborato con Brian De Palma in “Omicidio in diretta”, con Nicolas Cage, e “Carlito’s Way”, con Al Pacino e Sean Penn. All’inizio della sua carriera ha lavorato con Sidney Lumet, interpretando “Sono affari di famiglia”, “Terzo grado” e “Per legittima accusa”. Tra i suoi film ricordiamo “Fighting”, con Terence Howard e Channing Tatum, e “Maldeamores”, prodotto da Benicio Del Toro, “War”, con Jason Stratham e Jet Li, “Fast 21 Food Nation” di Richard Linklater, “Confidence” di James Foley, con Ed Burns e Dustin Hoffman. Guzmán ha interpretato anche commedie, come “Nothing Like the Holidays” e “Waiting”, con Ryan Reynolds e Anna Faris, ha prestato la sua voce a Chucho nel film d’animazione del 2008 “Beverly Hills Chihuahua”, ed è apparso in “Scuola per canaglie” di Todd Phillips; “Terapia d’urto”, con Adam Sandler e Jack Nicholson; “Lemony Snicket”, con Jim Carrey; “Insieme per forza” di John Badham; e “Mr. Wondrful” di Anthony Minghella. Lo ricordiamo anche in “Dreamer”; “Black Rain” di Ridley Scott; “True Believer”; e “Montecristo” di Kevin Reynold. Nato a Puerto Rico, Guzmán è cresciuto a Manhattan, si è diplomato al City College e ha lavorato con la Henry Street Settlement House, ma nel frattempo si esibiva in teatro e interpretava film indipendenti. All’inizio della sua carriera è apparso in numerosi programmi televisivi, come “NYPD Blue”, “Law & Order” e “Oz” di HBO. E’ stato protagonista anche di “John from Cincinnati” di HBO, ma il grande successo è arrivato con la serie “Miami Vice”. KRISTIN DAVIS (Liz Anderson) recentemente è tornata al cinema nel ruolo di Charlotte in “Sex and the City 2”, sequel del grande successo “Sex and the City” del 2008, al primo posto per gli incassi nel primo weekend di uscita, che in totale ha raggiunto i 415 milioni di dollari in tutto il mondo. Tutti e due i film erano basati dalle serie televisiva di grande successo di HBO, di cui era interprete. Davis è stata per sei stagioni Charlotte nella famosa serie vincitrice di Emmy e Golden Globe “Sex and the City” e questo ruolo le ha portato candidature agli Emmy e ai Golden Globe come miglior attrice non protagonista in una serie comica. Le attrici di SATC hanno vinto lo Screen Actors Guild Ensemble Award per ben due volte. Prima di “Sex and the City”, Davis aveva attirato l’attenzione quando era entrata nel cast di “Melrose Place”, con il ruolo di Brooke Armstrong. Tra i suoi lavori per la televisione il telefilm di TNT “The Winning Season”, con Matthew Modine, e ruoli in “Will & Grace”, “Seinfeld”, “Friends”, “ER” e “The Larry Sanders Show”. Presto Davis sarà protagonista e produttrice esecutiva di “Of Two Minds”, un film di Lifetime che racconta la vita di una donna (Davis) e di sua sorella (Tammy Glanchard), affetta da schizofrenia. 22 Tra i suoi film ricordiamo la commedia “Deck the Halls”, “The Shaggy Dog” e il film d’avventura per bambini di Robert Rodriguez “The Adventures of Shark Boy and Lava Girl 3D”. Davis ha avuto successo anche in teatro e nel maggio del 2006 ha debuttato a Londra in “The Exonerated”, mentre in precedenza era apparsa in “Brave New World” e “Land of the Dead”, con Paul Rudd. Molto attiva nel sociale, Davis ha avuto l’onore di dedicare il suo tempo e i suoi sforzi a Oxfam come Ambasciatrice e ha partecipato al Montreal Millennium Summit come portavoce dell’organizzazione. Ha inoltre parlato alle Nazioni Unite contro la povertà e a favore della giustizia sociale. L’attrice si reca spesso in Africa per visitare le comunità locali e capirne meglio i problemi, anche ambientali. Infatti contribuisce alla protezione della natura lavorando con The David Sheldrick Wildlife Trust, una organizzazione che in Kenya ha un programma per allevare elefanti e rinoceronti orfani e poi reintrodurli nel loro ambiente naturale. Nel 2011 ha ricevuto uno dei premi più prestigiosi, il Wyler Award, al 25° Annual Genesis Awards, proprio per il suo impegno a favore degli elefanti, che vengono uccisi per impadronirsi delle loro zanne d’avorio. Recentemente Davis ha inaugurato l’anno accademico della sua università, la Rutgers University, ed è membro della Distinguished Alumni Society. I REALIZZATORI BRAD PEYTON (regia) è uno scrittore/regista canadese che si è fatto conoscere con il corto “Evelyn: The Cutest Evil Dead Girl”, che ha avuto una candidatura ai Genie Award come miglior corto nel 2004 e ha attirato l’attenzione della compagnia d Tom Hanks, Playtone, che ha poi affidato a Peyton la sceneggiatura e la regia del film d’animazione “Spider and the Fly”. Recentemente Peyton ha diretto la commedia “Cani e gatti: La vendetta di Kitty Galore 3D”, con Christina Applegate, Michael Clarke Duncan, Neil Patrick Harris, Sean Hayes, James Marsden, Bette Midler, Nick Nolte, Joe Pantoliano e Paul Rodriguez. Peyton ha ottenuto grande successo in televisione con la serie di animazione “What It’s Like Being Alone”, che ha ideato, diretto e di cui è stato produttore esecutivo, andata in onda con 13 episodi per CBC in Canada. Sempre con CBC, Peyton attualmente sta scrivendo 23 con altri autori il film “Pirate Passage”, con Donald Sutherland. Recentemente ha venduto la sua serie originale d’animazione, “Dr. Dimensionpants” a Cookie Jar, che si è associata con Teletoon in Canada per la distribuzione. La serie è in fase di sviluppo e sono previsti 26 episodi. Peyton ha parecchi progetti di scrittura/regia in fase di sviluppo, tra cui “Billy Grimm”, che lui stesso ha scritto. BEAU FLYNN (produttore) ha annunciato recentemente la fondazione di una sua compagnia, FlynnPictureCo, con cui continuerà a produrre progetti di alto livello su tutte le piattaforme mediatiche. Prima di FPC, Flynn ha fondato con altri Contrafilm, nel marzo del 2004. Da allora, Contrafilm ha prodotto film che hanno incassato più di 720 milioni di dollari a livello internazionale. Attualmente Flynn è impegnato nella postproduzione di “Hansel and Gretel: Witch Hunters”, con Jeremy Renner, Gemma Arterton e Famke Janssen, che uscirà nella primavera del 2012. Recentemente ha completato il remake di “Alba rossa”, con Chris Hemsworth, Josh Hutcherson e Jeffrey Dean Morgan, la cui uscita è prevista per la prossima estate. Nel gennaio del 2011, Contrafilm ha presentato il thriller “Il Rito”, con Anthony Hopkins, per la regia di Mikael Hafstrom, che ha incassato 100 milioni di dollari a livello internazionale, e più recentemente la commedia romantica “What’s Your Number?”, con Anna Faris e Chris Evans. Nell’estate del 2008, Contafilm ha prodotto il grande successo “Viaggio al centro della Terra”, con Brendan Fraser e Josh Hutcherson, il primo film ad essere girato in HD 3D, che ha incassato 250 milioni di dollari in tutto il mondo. Nell’autunno di quell’anno, Flynn ha presentato al Sundance “Choke”, tratto dal romanzo di Chuck Palahniuk, con Sam Rockwell, per la regia di Clark Gregg. In precedenza Contrafilm aveva prodotto “L’esorcismo di Emily Rose” di Scott Derrickson, che ha incassato 150 milioni di dollari, come il primo film della compagnia, “After the Sunset”, di Brett Ratner. Nel 2007 Flynn ha prodotto il thriller di Joel Schumacher “Number 23”, con Jim Carrey e Virginia Madsen, mentre nel 2006 Contrafilm ha fatto uscire il suo primo film d’animazione in CG, “The Wild”, che ha registrato incassi per 100 milioni di dollari in tutto il mondo, e in autunno ha prodotto “The Guardian”, con Ashton Kutcher e Kevin Costner. 24 Prima di fondare Contrafilm, Flynn aveva fondato Bandeira Entertainment con cui ha prodotto da indipendente film apprezzati dalla critica, come “Tigerland”, “Requiem for a Dream”, “The House of Yes”, “The Alarmist”, “Guinevere” e “Johns”. Flynn ha iniziato a lavorare nel cinema come primo assistente di Scott Rudin. TRIPP VINSON (produttore) ha fondato la compagnia Contrafilm, con base alla New Line Cinema, nel marzo del 2004, con Beau Flynn. La compagnia ha incassato oltre 850 milioni di dollari a livello internazionale con film come il successo del 2005 “L’esorcismo di Emily Rose”, il grande film d’avventura del 2008 “Viaggio al centro della Terra”, il primo film a essere girato interamente in 3D digitale, “Il Rito”, con il premio Oscar Sir Anthony Hopkins e il film di animazione in CG “The Wild”, con le voci di Kiefer Sutherland e Jim Belushi. Tra i film di Contrafilm in uscita ricordiamo la commedia d’azione “Hansel e Gretel”, con il premio Oscar Jeremy Renner, e il remake del classico “Alba rossa”, con Chris Hemsworth. Attualmente Contrafilm sta producendo “Planet B Boy”, con Josh Holloway e Chris Brown, ed è impegnata in altri progetti, come il thriller d’azione “The Shadow Runner”, ancora con Chris Hemsworth, “Murder Mystery”, scritto da Jamie Vanderbilt, “Bob, The Musical” e “The Orphanage”, prodotto da Gulliermo del Toro per la regia di Juan Antonio Bayona. Nell’agosto del 2011, Vinson ha fondato la compagnia di produzione cinematografica e televisiva Vinson Films. Dopo essersi laureato alla University of Southern California, Vinson ha iniziato la sua carriera alla Jerry Bruckheimer Films, dove ha seguito progetti come “Nemico pubblico” e il blockbuster “Armageddon”. CHARLOTTE HUGGINS (produttrice) è una dei più prolifici produttori di film in 3D del mondo, è stata inserita nella lista di Daily Variety delle “Women’s Impact” del 2008 e da Hollywood Report tra i “Digital 50”, un gruppo che comprende produttori e innovatori che si sono fatti notare nel settore dei nuovi media. Huggings è stata produttrice del grande successo internazionale “Viaggio al centro della Terra” nel 2008 e tra i suoi lavori più recenti il documentario “Flight of the Dragon” e “Fly Me to the Moon”, un film di animazione in 3D con le voci di Tim Curry, Nicollette Sheridan, Kelly Ripa e Christopher Lloyd, con un cammeo 25 di Buzz Aldrin. Inoltre è stata produttrice del film che presenta la famosa band Metallica, presto in uscita. Huggins ha iniziato la sua carriera scrivendo e producendo documentari, poi ha lavorato per due anni con la leggenda della televisione Roy Huggins, come autrice della serie di NBC TV “Hunter”, prodotta da Stephen J. Cannell Productions. Poi è entrata nei Boss Film Studios e ha prodotto spot pubblicitari che hanno vinto numerosi Clio Award (Magnavox, United Airlines). Con Boss ha prodotto il film per il padiglione LG alla World Expo del 1993 in Corea del Sud. In seguito è passata a Sony Pictures Imageworks e ha lavorato a film di formati speciali, come “Honey I Shrunk The Audience” di Disney e “Wings Of Courage” di Jean Jacques Annaud. Huggins ha fondato con altri soci nWave Pictures, uno studio digitale di Brussels, di cui è stata Presidente e responsabile della produzione per oltre 10 anni, con cui ha prodotto “Thrill Ride: The Science of Fun”, “3D Mania: Encounter in the Third Dimension”; “Alien Adventure 3D”, “Haunted Castle 3D”, “SOS Planet 3D”, “Misadventures in 3D” e “Wild Safari 3D”. La produttrice siede nel comitato direttivo di nWave Pictures, di Visual Effects Society e della Hollywood Chamber of Commerce e attualmente è membro della Producer’s Guild of America, per il New Media Council, del Board of Governors della International 3D Society ed è membro emerito della Writer’s Guild of America West. BRIAN GUNN e MARK GUNN (sceneggiatura) sono cugini e sono cresciuti insieme a St. Louis, Missouri, dove hanno frequentato lo stesso liceo e la stessa università, hanno fondato una compagnia teatrale e hanno iniziato a scrivere insieme. Poi si sono trasferiti a Los Angeles, dove hanno trovato il loro primo lavoro nel mondo dello spettacolo come autori del film di MTV “2gether”, la parodia di una boy band immaginaria. “2gether” è stato il primo film della storia del network e ha dato origine a un tour, a due album top-40 (con molte delle canzoni scritte da Brian e Mark), e una serie TV, che loro stessi hanno ideato e di cui sono stati produttori esecutivi, che è andata in onda per due stagioni su MTV. Poi i Gunn sono passati al cinema e “Viaggio nell’isola misteriosa” è il primo dei loro film a uscire nei cinema. Attualmente hanno molti progetti in fase di sviluppo. 26 RICHARD OUTTEN (storia) si è laureato all’USC School of Cinema nel 1984. Negli ultimi venticinque anni ha scritto molte sceneggiature per studi di Hollywood, lavorando con produttori come Steven Spielberg, Gale Anne Hurd e Peter Guber. All’inizio della sua carriera, Outten è stato chiamato dal regista premio Oscar Franklin J. Schaffner per lavorare alla sceneggiatura di “Cuor di Leone”, con Gabriel Byrne e Eric Stoltz, con Francis Coppola come produttore esecutivo. Outten ha quindi scritto con Chris Columbus “Piccolo Nemo: avventure nel mondo dei sogni”, un film di animazione basato sui fumetti di Winsor McCay. La collaborazione con Steven Spielberg alla fine degli anni ’80 ha portato Outten a firmare un accordo in esclusiva con Warner Bros., poi ha scritto molte sceneggiature per Paramountl, tra cui il sequel di “Cimitero vivente” di Stephen King. Outten ha scritto anche per la televisione, ricordiamo la serie di Fox TV “The Adventures of Brisco County, Jr.” e il telefilm via cavo “Last Rites”, con Randy Quaid e Embeth Davidtz. Richard Outten è membro della Writer’s Guild of America. RICHARD BRENER (produttore esecutivo) lavora da oltre un decennio per New Line Cinema, di cui attualmente è presidente di produzione. Con New Line, Brener è stato produttore esecutivo di molti successi della compagnia, come “Sex and the City”, la serie “Harold & Kumar”, “Wedding Crashers”, “Austin Powers in Goldmember”, “Prima o poi mi sposo”, “Monster-in Law” e la serie di “Final Destination”. Altri film cui Bremer ha lavorato sono “The Butterfly Effect” e “Boiler Room”. Recentemente è stato produttore esecutivo della commedia “A Very Harold Kumar 3D Christmas”, “Come ammazzare il capo… e vivere felici” e “Il Rito”. Tra i suoi progetti in uscita la commedia “L’incredibile Burt Wonderstone”. Brener è entrato nella compagnia nel 1995 e ha fatto rapidamente carriera, curando anche le relazioni con molti talenti, come Adam Sandler, Ben Stiller e lo scomparso Ted Demme. Nato e cresciuto a Short Hills, New Jersey, Brener si è laureato in storia alla Yale University nel 1994. 27 MICHAEL DISCO (produttore esecutivo) lavora con New Line Cinema dal 2000 e attualmente è vice presidente di produzione. Recentemente Disco è stato produttore esecutivo della commedia romantica di Garry Marshall “Capodanno a New York”, di “A Very Harold & Kumar 3D Christmas”, di “Come ammazzare il capo… e vivere felici”, “Amore a 1000… miglia”, con Drew Barrymore e Justin Long, e “Appuntamento con l’amore”, sempre di Garry Marshall. In precedenza era stato direttore dello sviluppo e creative executive, quindi si era occupato della produzione di “Fracture”, “Hairspray”, “Harold & Kumar Escape from Guantanamo Bay”, “Viaggio al centro della Terra”, “Tutti insieme inevitabilmente” e “La verità è che non gli piaci abbastanza”. Tra i prossimi progetti di Disco l’avventuroso “Jack and the Giant Killer” di Brian Singer e “Rock of Ages” di Adam Shankman. SAMUEL J. BROWN (produttore esecutivo) lavora con New Line Cinema dal 2002 e attualmente è vice presidente di produzione dello studio. Tra i progetti in uscita di Brown ricordiamo il musical di Adam Shankman “Rock of Ages”. Recentemente è stato produttore esecutivo della commedia romantica “Capodanno a New York”, di “A Very Harold & Kumar 3D Christmas”, della commedia “Come ammazzare il capo… e vivere felici”, del grande successo del 2010 “Appuntamento con l’amore” e di “La rivolta delle ex”. In precedenza Brown era stato direttore dello sviluppo e creative executive e aveva seguito produzioni come “The Last Mimzy”, “Fracture”, “Rush Hour 3”, “Harold & Kumar Escape from Guantanamo Bay”, “Appaloosa” e “Pride and Glory”. Brown ha iniziato la sua carriera alla New Line come assistente nel dipartimento sviluppo prima di essere promosso assistente di Toby Emmerich. MARCUS VISCIDI (produttore esecutivo) ha prodotto di recente la commedia romantica “Sex and the City 2”, con Sarah Jessica Parker, Kim Cattral, Kristin Davis e Cynthia Nixon, “La rivolta delle ex”, con Matthew McConaughey e Jennifer Garner, il thriller politico “Rendition”, con Reese Witherspoon, Jake Gyllenhaal e Meryl Streep, e “Pride and Glory”, con Edward Norton, Colin Farrell e Jon Voight. 28 In precedenza aveva prodotto “The Last Kiss”, con Zach Braff, “Shopgirl”, l’adattamento del romanzo di Steve Martin, con Martin e Claire Danes, e “Wicker Park”, con Josh Hartnett. E’ stato anche produttore esecutivo di “The Hunted-La preda” di William Friedkin, con Tommy Lee Jones e Benicio Del Toro,e di “Che botte se incontri gli orsi” di Richard Linklater, con Billy Bob Thornton. Nel 1996 Viscidi ha ricevuto una candidatura agli Independent Spirit Award per aver prodotto l’indipendente “Si gira a Manhattan” di Tom DiCillo, con Steve Buscemi, poi ha collaborato ancora con DiCillo ai film “Bionda naturale”, “Double Whammy” e “Box of Moonlight”, con John Turturro e Sam Rockwell. Ha prodotto poi “Sai che c’è di nuovo?” di John Schlesinger, con Madonna e Rupert Everett, “Una folle stagione d’amore”, con Drew Barrymore e Chris O’Donnell, “Courtship” di Horton Foote, “Il sogno del mare” di Daniel Petrie, con Burt Lancaster, “Signs of Life”, con Vincent D’Onofrio, e “Lemon Sky”, l’adattamento cinematografico del lavoro di Lanford Wilson, che ha vinto il premio speciale della Giuria al Sundance Film Festival. Per la televisione, Viscidi ha lavorato per “Noon Wine” di Katherine Anne Porter, “The Wide Net” di Eudora Welty e per “Big Time”, l’adattamento del lavoro off-Broadway di Keith Reddin. Nel 1998 ha prodotto il lavoro candidato ai Tony “Honour”, con Jane Alexander e Laura Linney. MICHAEL BOSTICK (produttore esecutivo) è un produttore che ha vinto Emmy e Golden Globe e ha lavorato a film che hanno incassato oltre 2,5 miliardi di dollari a livello internazionale. Attualmente è CEO di Walden Media, una compagnia specializzata in spettacoli per tutta la famiglia, come la serie di film tratti dai romanzi “Le cronache di Narnia”. Attualmente Bostick sta lavorando a film che saranno presto in uscita, come “Won’t Back Down”, con Maggie Gyllenhaal e Viola Davis, “Of Man and Mavericks”, con Gerard Butler, e “Parental Guidance”, con Billy Crystal e Bette Midler. Prima di lavorare alla Walden, Bostick è stato socio del regista Tom Shadyac in Shady Acres Entertainment, con base a Universal Studios, con cui ha prodotto tante commedie di successo, come “Una settimana da Dio”, “I Now Pronounce You Chuck and Larry”, “Even Almighty” e “Accepted”. Bostick ha inoltre sviluppato ed è stato produttore esecutivo della serie televisiva di grande successo di ABC “8 Simple Rules for Dating My Teenage Daughter”. 29 In passato Bostick è stato presidente di Imagine Films, dove è stato executive per quasi dieci anni e si è occupato della supervisione di due dei film di maggior successo della compagnia, “Apollo 13”, di cui è stato produttore associato e che ha ricevuto nove candidature agli Oscar, compresa quella per il miglior film, e “Bugiardo bugiardo”, di cui è stato produttore esecutivo. Nel 1999 Bostick ha vinto un Emmy, un Golden Globe e un Producer’s Guild Award per aver prodotto la miniserie di HBO “From the Earth to the Moon”. Il programma è stato premiato anche dalla Broadcast Film Critics Association e dalla Television Critics Association. Bostick ha conseguito un master del Peter Stark Motion Picture Producing Program alla scuola di cinema della University of Southern California. EVAN TURNER (produttore esecutivo) è vice presidente senior della produzione e dello sviluppo di Walden Media, una compagnia specializzata in intrattenimento per la famiglia. Turner è entrato nella Walden nel 2001 e si è occupato di molti film, come “Viaggio al centro della Terra”, “Nim’s Island”, “Bandslam”, “City of Ember” e “Holes”. Per la compagnia ha curato l’acquisizione di progetti importanti che vedremo presto, come “Berenstain Bears” e “Where In the World is Carmen Sandiego?”, prodotto con la compagnia di Jennifer Lopez, Nuyorican Productions. Turner ha iniziato la sua carriera lavorando nel sociale con i programmi della Educational Alliance a New York City e proprio il suo lavoro con i giovani è stata la ragione principale che l’ha portato a Walden Media, di cui condivide in pieno il desiderio di ispirare ed istruire attraverso i film. Turner si è laureato in psicologia alla James Madison University. DAVID TATTERSALL (direttore della fotografia) ha fotografato per il regista George Lucas i blockbuster “Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma”, “Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni” e “Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith”. Tattersale ha collaborato spesso con il regista Frank Darabont, di cui ha fotografato nel 1999 il film candidato all’Oscar “Il miglio verde” e nel 2001 “The Majestic”, oltre alla serie di ABC “The Young Indian Jones Chronicles”, che gli ha portato candidature agli Emmy e all’American Society of Cinematographers Award. Recentemente i due sono tornati a lavorare insieme per il pilot della serie di AMC “The Walking Dead”. 30 Tattersall è famoso per la sua versatilità e la competenza nella fotografia cinematografica e digitale, che ha mostrato in film come “007-La morte può attendere” di Lee Tamahori, “XXX: State of the Union”, “Con Air”, “Vertical Limit” di Martin Campbell, “The Day the Earth Stood Still”, “Lara Croft Tomb Raider-La culla della vita” di Jan De Bont, “Gulliver’s Travels”, “L’Acchiappadenti”, “The Matador”, “Il giorno dei lunghi fucili”, “Speed Racer” dei fratelli Wachowski, e “Moll Flanders”. Tattersall si è laureato in Belle Arti alla Goldsmith’s University di Londra, poi ha studiato alla Britain’s National Film and Television School, specializzandosi in macchina da presa e luci. Uno dei film girati da Tattersall durante gli studi, “King’s Christmas”, è stato candidato ai BAFTA come miglior corto nel 1987; un altro, “Caprice”, è stato scelto per i Festival di Edinburgh e Milano; mentre “Metropolis Apocalypse” è stato presentato a Cannes nel 1988. Tra i lavori di Tattersall per la televisione ricordiamo la serie poliziesca inglese “Yellowthread Street”. Tattersall è membro della British Society of Cinematographers. BILL BOES (scenografie) è cresciuto a Santa Cruz, California, negli anni ’70 e ha studiato cinema alla San Francisco State University. Dopo aver lavorato tre anni come designer per Lewis Galoob Toys, Boes si è dedicato alla produzione di piccoli film e video musicali, poi è diventato assistente del direttore artistico per “The Nightmare Before Christmas” di Tim Burton. Poi ha collaborato ad altri film di Burton e infine ha incontrato il suo mentore, lo scenografo Rich Heinrich. Dopo aver lavorato come assistente del direttore artistico e poi come direttore artistico di molti programmi, nel 1998 Boes è stato scelto come scenografo di “Monkeybone” di Henry Selick. Tra i suoi progetti più recenti ricordiamo “Scooby-Doo”, il sequel “Scooby-Doo 2- Mostri scatenati”, “Fantastici 4”, “Beverly Hills Chihuahua” e “I Puffi”. DAVID RENNIE (montaggio) si è laureato alla Syracuse University nel 1984 ed è stato uno dei tre candidati al National Student A.C.E Editing Award. Nel 1988 si è trasferito a Los Angeles e ha lavorato come assistente al montaggio in film come “Un amore tutto suo”, 31 “Phenomenon” e “Titanic”, prima di diventare montatore della commedia di culto di Mike Judge “Impiegati…male”. Oltre al secondo film di Judge, “Idiocracy”, Rennie ha lavorato per molte commedie, come “The Kid”, “Tenacious D in the Pick of Destiny”, “You Again”, e film d’avventura, come “Il mistero delle pagine perdute”, “Race To Witch Mountain”. Nel 2005 Rennie è diventato membro dell’ A.C.E. ANDREW LOCKINGTON (compositore) compone musica da film fin dal 1997 e nel 2008 ha scritto la colonna sonora di “Viaggio al centro della Terra” che ha avuto grande successo. Ha scritto anche le musiche di “City of Ember”, prodotto da Tom Hanks e interpretato da Tim Robbins, Bill Murray e Saoirse Ronan. Tra i suoi lavori ricordiamo le musiche dei successi di Sundance “Touch of Pink”, “How She Move” e “Long Life, Happiness and Prosperity”, oltre ai film presentati con successo al Toronto Film Festival “Saint Ralph” e “One Week”. Comunque è stata la colonna sonora del thriller “Skinwalkers” del regista James Isaac che nel 2007 gli ha aperto le porte dei film ad alto costo. Da allora infatti Lockington è stato premiato come Breakthrough Composer of the Year agli International Film Music Critics Award, ha avuto una candidatura come ‘Discovery of the Year’ ai World Soundtrack Awards, e ha vinto un BMI Award e un SOCAN Film Music Award. Tra i suoi progetti più recenti la colonna sonora del film candidato ai Golden Globe “Frankie and Alice”, con Halle Berry e Stellan Skarsgaard, e il film Rob Adetuyi / Inner City “Beat the World”. Per comporre le musiche di “Viaggio nell’isola misteriosa” si è recato nella giungla di Papua, Nuova Guinea, per compiere ricerche e registrare il suono dei tamburi tribali. DENISE WINGATE (costumi) recentemente ha lavorato per la commedia dei fratelli Farrelly “Libera uscita”, con Owen Wilson e Jason Sudeikis, “Charlie St Cloud” con Zac Efron, la commedia romantica di Mark Waters “La rivolta delle ex”, con Matthew McConaughey e Jennifer Garner, e il film d’azione “Live Free or Die Hard”, per la regia di Len Wiseman. Tra i film cui ha lavorato ricordiamo ancora “Wedding Crashers”, il thriller di Sebastian Gutierrez “Rise”, “La cosa più dolce”, “Radio”, “Novocaine”, “Da ladro a poliziotto”, “Judas Kiss”, “L’ultima volta che mi sono suicidato” e le commedie di grande successo 32 “Cinderella Story” “Cruel Intentions 1 e 2” e “Kiss Me”. Attualmente Wingate è impegnata con i fratelli Farrelly nella commedia “The Three Stooges”, che uscirà nella prossima primavera. Nata in California, Wingate ha iniziato la sua carriera disegnando i costume della band The Bangles, poi è passata alla televisione, lavorando per serie popolari come “Melrose Place” e “Models, Inc.”

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