Palinsesti Rai 3..cosa faranno..

Palinsesti Rai 3..cosa faranno…Valerio Mastandrea, Massimo Bernardini, Lucia Annunziata, Camila Raznovich, Massimo Gramellini, Geppi Cucciari,Federica Sciarelli,Michele Santoro, Alberto Angela

Dalle 15 si accende il programma che
quest’anno ha dimostrato di essere il centro
del dibattito multimediale: Tv Talk. Massimo
Bernardini e il suo gruppo sono riusciti in un
anno a far crescere il programma di 1 punto
percentuale (7.7%) includendo tematiche
fino a poche stagioni prima non frequentate:
la concorrenza, artisti scomodi, temi caldi e
attuali, i social.
Michela Murgia, bella scoperta televisiva
di quest’anno, debutta al sabato con un
nuovo programma culturale dalle 18 alle 19.

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Continua la collaborazione con il Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali per Il Posto Giusto,
condotto da Federico Ruffo. E in collaborazione con
il Ministero dell’Interno torna Radici, il viaggio alla
ricerca del proprio passato e dei propri antenati
fatto dagli stranieri che vivono in Italia, a cura di
Davide Demichelis.

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Forte di un ottimo 6.13% stagionale, alle 14.30
si conferma In 1/2 h ma con una novità: Lucia
Annunziata raddoppia, con la prima mezz’ora
dedicata a una grande intervista e la seconda
all’approfondimento di un tema di attualità.
Più spazio quindi all’informazione su Rai3, con
la firma di una protagonista assoluta dei temi del
confronto politico.

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Attualità, viaggi, documentari mozzafiato, grandi
pensatori e infaticabili viaggiatori… ecco il mondo
di Kilimangiaro, il contenitore live della domenica
condotto con successo da Camila Raznovich.

Brand storico della domenica pomeriggio di Rai3,
Kilimangiaro racconta il mondo con sguardo
avventuroso, naturalistico, culturale, geografico
e informativo.
E’ un punto d’incontro tra le esperienze di
viaggio del pubblico televisivo e le testimonianze
di viaggiatori d’eccezione: scrittori, esploratori,
musicisti, artisti. Nella narrazione hanno una parte
consistente gli spazi dedicati all’approfondimento
di temi come le identità culturali, sociali e la
sostenibilità ambientale delle destinazioni
proposte. Il format si è radicalmente rinnovato negli ultimi tempi, nelle rubriche e nella
grafica, ma soprattutto nel modo differente di raccontare. Kilimangiaro, divulgare
emozionando

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Rai3 vuole aumentare la sua capacità di raccontare l’attualità e il reale. Anche nella
fascia post TG sceglie di fare questo percorso mescolando i linguaggi e i generi.
Blob da 28 anni mette in scena l’oggi dandone una lettura autoriale forte e precisa,
contrapponendo frammenti di tv, news, film… e usando il montaggio come strumento
interpretativo e critico. Con Enrico Ghezzi ha dato vita ad un genere e a un linguaggio
di estrema modernità. Un linguaggio che è diventato uno sguardo inedito e d’autore
sul mondo.
E proprio sul linguaggio che diventa senso Rai3 ha deciso di investire nello slot che
segue Blob: 20.10-20.40. Infatti, per continuare a esplorare e riflettere sulle potenzialità
del mezzo televisivo, Rai3 lancia Opinione Pubblica, l’innovativo programma della BBC:
12 gruppi eterogenei e fortemente rappresentativi del tessuto economico, sociale e
culturale del Paese – imprenditori, commercianti, dipendenti comunali, stagisti, religiosi,
immigrati, operai – commenteranno i fatti più rilevanti dell’attualità direttamente dai
luoghi in cui vivono e/o lavorano. Nessun intervistatore, nessun filtro. Una camera
fissa per ogni situazione, i commenti dei protagonisti ai fatti del giorno, un montaggio
intrecciato per contrapporre e sottolineare le differenze/affinità di visione del panel.
Questo è Opinione Pubblica.
In puro stile fly-on-the-wall, il programma registra le opinioni, gli stati d’animo, le
insicurezze, i punti di vista e spesso i fraintendimenti delle persone comuni messe di
fronte alle notizie più rilevanti della giornata.

Se il senso in Blob emerge in modo prepotente dal montaggio delle immagini, qui
il senso emerge dall’interpretazione del mondo fatta dalla gente comune, non dagli
opinionisti di professione come nei talk.
Opinione Pubblica è quindi un importante osservatorio permanente sugli umori della
popolazione, un modo per riacquistare il contatto con la realtà e con i cittadini, in un
momento in cui spesso i media hanno perso la capacità di comprendere a fondo i
bisogni della popolazione. Rai3 fa quindi un ulteriore passo avanti nel racconto del
reale, azzera le distanze tra l’oggetto d’analisi e il mezzo. Un modo per riflettere sulle
potenzialità linguistiche della tv.

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Anche i protagonisti di Un Posto al Sole fanno ormai
parte del quotidiano: locale e globale si mescolano
senza continuità nella soap storica della Rai che
cresce sia d’età – 21 anni e non sentirli – che negli
ascolti: 8.12%. Un caso editoriale senza pari.

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Le parole della settimana è stato un cult della scorsa
stagione. Massimo Gramellini con leggerezza e
intelligenza ha creato uno spazio nuovo, un luogo
dove l’attualità settimanale trova la sua sintesi in
un pugno di parole chiave per capire e interpretare
la contemporaneità: torna quindi il sabato insieme
a Geppi Cucciari, fondamentale controcanto di
Massimo.

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La domenica, invece, la prima parte dell’access sarà
all’insegna della fiction in prima assoluta: Linea Verticale. Un
prodotto commovente e ironico, per parlare di tumore in
modo non retorico: quattro puntate interpretate da Valerio
Mastandrea.
La normalità della malattia, le situazioni surreali che spesso
un paziente vive quando entra in un mondo “altro” come
quello dell’ospedale, il mondo sospeso della degenza,
medici un po’ eroi e un po’ cialtroni, malati improbabili e vite
confuse diventano la materia viva di un racconto imperdibile.
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Al termine della serie, la rete continua a
parlare di uomini e vite con un cronista
neorealista e poetico: Domenico Iannacone
con I Dieci Comandamenti.
Quest’anno con lo speciale affidatogli
sull’anniversario della strage dei migranti
del 3 ottobre ha vinto i più importanti premi
internazionali nel settore.

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DOMENICA
Uomini, scenari, nuovi mondi
Apriremo la stagione con l’emozionante biopic su Pino Daniele, Il tempo resterà, portato
in sala da Giorgio Verdelli. Un documentario commovente e universale per celebrare
un grande artista a pochi giorni dall’anniversario del memorabile concerto di piazza del
Plebiscito (19/9/1981) seguito da oltre 200.000 persone.
Seguirà un’offerta di alto livello di film in prima visione: Suite Francese, Gemma Bovery,
Padri e figlie, La risposta è nelle stelle…
E a novembre Rai3 lancia un nuovo programma che vuole essere una provocazione e
un esperimento sociale: Andiamo a governare.
La maggior parte delle comunità pagano le tasse al governo in cambio dei servizi
fondamentali. Ma cosa accadrebbe se questi servizi fossero sospesi?
In un’epoca in cui i teorici dell’autogestione politica ed economica diventano capipopolo
e lo scontento dei cittadini rispetto alle istituzioni è in forte ascesa, l’unica
strada è mettere le chiavi della “macchina pubblica” in mano ai cittadini per vedere
come si comporterebbero senza il tanto “odiato” Stato.
In questo innovativo progetto, la strada di un quartiere quindi accetta di autogestirsi:
rifiuti, servizi, sanitari, gestione del verde pubblico, manutenzione straordinaria… tutto
sarà nelle loro mani per sei settimane, mentre le autorità e i fornitori lasceranno la zona
affinché imparino a cavarsela da soli.
Come finirà? Le differenze sociali e le difficoltà faranno crollare il sogno della comunità
indipendente o si scoprirà che esiste un mondo alternativo?

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LUNEDÌ
Il racconto del reale, senza sconti
Il bisogno di saperne di più è uno dei bisogni chiave
del pubblico di Rai3. E due marchi quest’anno
hanno saputo lavorare in tandem per soddisfarlo
a pieno: PresaDiretta e Report.
Riccardo Iacona con PresaDiretta farà un salto
ulteriore dal punto di vista della scrittura: passerà
infatti dalla pluralità tematica al tema unico
ipertestuale messo in scena in maniera più
cinematografica che da reportage. Un segno di
discontinuità col passato che verrà potenziato
ancora di più dal restyling scenografico e grafico.

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Per quanto riguarda Report, si è confermato
che la potenza del marchio e la qualità
delle inchieste sono determinanti.
La squadra, guidata da Sigfrido Ranucci,
ha saputo rielaborare il format nel solco
della continuità, conferendogli un tocco
estetico e linguistico più contemporaneo.

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“Leggere Steinbeck è un modo di ricordarci quello
che già sappiamo di questa avventura”. “Ci siamo già
passati. Erano terre diverse, erano persone diverse,
ma come ci insegna Steinbeck i movimenti del cuore
erano gli stessi”.
Il 2 ottobre una serata-evento per la “Giornata nazionale
in memoria delle vittime dell’immigrazione. Alessandro
Baricco in una lettura-concerto sulla migrazione.
L’evocativo scenario post industriale di Mirafiori, esaltato
dalla musica, il pubblico, una regia spettacolare, sarà
la cornice di una vera e propria performance live dello scrittore torinese, che leggerà e
racconterà i passi più significativi del capolavoro di John Steinbeck, “Furore”, un testo
che anticipa il dramma contemporaneo dei profughi e dei migranti del Sud del Mondo.

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MARTEDÌ
Lo storytelling della politica
Continua l’investimento della rete
nell’informazione in prima serata
al martedì con Bianca Berlinguer e
#cartabianca serale. Ospiti e protagonisti
di primo piano per affrontare le grandi
questioni che fanno discutere: il lavoro,
l’immigrazione, i diritti, l’economia,
l’Europa…
Bianca Berlinguer mette in scena l’attualità
e l’approfondimento giornalistico in
modo asciutto e rigoroso. Incrocia
punti di vista, rappresenta le differenze
sociali, analizza e si interroga sui doveri
della politica confrontandosi con importanti personaggi della cultura, del giornalismo,
dell’imprenditoria… E lo fa costruendo in parallelo anche un accurato lavoro d’inchiesta
e narrazione filmata. Ma fare informazione vuol dire anche saper allargare la gamma
dei registri e delle tematiche, è in questo mondo che incontriamo una Berlinguer meno
conosciuta, pronta a parlare con ironia e leggerezza di spettacolo e costume
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MERCOLEDÌ
Il racconto come servizio pubblico
Chi l’ha visto?. Una narrazione rigorosa e
coinvolgente. Una narrazione d’inchiesta
popolare. Il marchio perfetto che riassume
tutti i valori della rete: utile, emozionante,
di servizio pubblico, giornalisticamente
impeccabile, autorevole. Merito di una
squadra affiatata e rodata, ma soprattutto di
un conduttore capoprogetto come Federica
Sciarelli in grado di coordinare contenuti e
uomini in maniera perfetta.
Lo dimostra il successo della striscia di
daytime, partita in fase di start up con
Federica alla conduzione e poi passata
dietro la sua direzione artistica al team
redazionale, dimostrando quanto un brand
potente possa riverberare i suoi valori su
volti meno noti.

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GIOVEDÌ
Racconti d’autore per decodificare la contemporaneità
Rai3 ha la missione di incrociare linguaggi e stilemi diversi per interpretare e rappresentare
la complessità del nostro Paese. E vuole farlo anche con generi diversi come la
docufiction, il biopic storico/sociale, il documentario di impegno civile e di denuncia,
l’inchiesta d’autore. Il giovedì vuole diventare il luogo dove il pubblico possa trovare
voci e punti di vista sorprendenti. Racconti d’autore, tasselli della contemporaneità.
Si inizia quindi con Mafia Capitale per continuare a tenere accesi i riflettori sull’emergenza
della criminalità organizzata locale e nazionale. Da ottobre andrà in onda la prima
docufiction sulla clamorosa rete di affari sporchi, servizi deviati, violenza, corruzione e
concussione messa in piedi da Massimo Carminati. Roma e l’Italia come non avremmo
mai voluto vederle.
Ma la contemporaneità per noi è il mondo, e Rai3 non poteva non essere il primo canale
europeo a trasmettere, dopo Showtime, The Putin Interviews, i film intervista di Oliver
Stone. Un faccia a faccia tra due big durato due anni e mezzo, ripreso magistralmente
e raccontato con la sapienza e la bravura di una delle icone del cinema mondiale. La
storia della Russia, gli scenari internazionali, l’uomo Putin e lo statista che si incrociano
in continuazione. Il tutto sullo sfondo di location mai viste. Due serate di grande
contenuto biografico, storico e politico.
Capire il mondo attraverso i racconti di grandi documentaristi e autori italiani e stranieri
diventa così il fil rouge lungo cui viaggia il giovedì della rete. In collaborazione con Rai
Cinema abbiamo creato un’offerta “rivoluzionaria” per il prime time: 7 titoli da festival in
prima visione tv, 7 visioni spiazzanti del mondo, 7 storie per guardare oltre le apparenze.
Dalla guerra al carcere, dalla religione alla malattia… ma niente sarà come ve lo siete
immaginato

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E infine, torna su Rai3, sempre il giovedì, con un
primo ciclo di episodi, un grande autore e narratore
della complessità contemporanea: Michele Santoro.
La terza rete è il luogo naturale dei racconti-inchiesta
di Michele e del suo coraggio di sperimentare.

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VENERDÌ
Storie italiane al 100%
Così Italiani, il ciclo dei film italiani lanciato lo scorso
autunno è stato un successo di critica e ascolti, con
una media del 6%, diventando un appuntamento
fisso e atteso del palinsesto di Rai3.
Il cinema dei registi italiani, e le loro storie dure e
spiazzanti (Alaska), magiche (Il Racconto dei Racconti), tragicomiche (La pazza gioia),
intense e commoventi (Mia madre)… insomma una gamma infinita di racconti, di
linguaggi, di firme che rende il venerdì una serata imperdibile per tutti quelli che amano
il nostro cinema.

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SABATO
Raccontare, divulgare, far conoscere. Creare sapere.
Cosa rende un’azienda come la Rai rilevante e diversa dai sui competitor? La capacità
di creare sapere e conoscenza. La forza del Servizio Pubblico si misura su questo asse
fondamentale, uno dei più importanti, assieme all’informazione e alla inclusione delle
minoranze.
Ulisse e Alberto Angela sono un moderno e
meraviglioso centro di idee e di divulgazione
scientifica che catalizza l’attenzione di un
pubblico trasversale per età, genere e classe
socio-economica.
Oltre ad essere una serie longeva e vincente
per quanto riguarda gli ascolti. Solo tra marzo
e maggio 2017 il programma ha registrato
una media di quasi 2 milioni di ascolto e il
9.14% di share…
E prima della ripartenza di Ulisse, The Night
Manager, una miniserie britannica-statunitense
in sei parti diretta da Susanne Bier e basata sul
romanzo “Il direttore di notte” di John le Carré.
La miniserie, premiata con tre Golden Globes
e un Emmy Award, è una prima visione free.

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SECONDA SERATA

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DOMENICA
Il 17 settembre, dopo il film su Pino Daniele
andrà in onda Sanghenapule, la famosa pièce
teatrale di Roberto Saviano tra i misteri e le
contraddizioni di Napoli.
Il sangue è il filo conduttore di uno spettacolo
di parole, luci e suoni, con la colonna sonora
originale eseguita dal vivo. E’ il sangue che
si scioglie , rinnovando ogni anno il patto tra
San Gennaro e la sua gente, il sangue dei
martiri cristiani, degli oppositori dei Borboni,
delle vittime della guerra ed infine il sangue
versato dalla camorra.
La narrazione si intreccia alla poesia,
esaltando la lingua napoletana in tutta la sua barocca bellezza, attraverso la scrittura e
l’interpretazione di due personalità eccezionali come Roberto Saviano e Mimmo Borrelli.
Subito dopo una serie che racconta un’epoca caotica ma speciale che tra un anno
compie 50 anni, il ’68, e lo fa dal punto di vista delle donne. Le ragazze del ’68 intreccia
la storia privata e la storia sociale di alcune donne che nel ‘68 erano ragazze ma
non necessariamente “sessantottine”. Sogni, speranze, emancipazioni, delusioni,
pentimenti. Un anno che ha cambiato la vita di
singoli e di intere nazioni. Cosa ha significato il ‘68
per la vita delle donne?
Il grande racconto sociale che Rai3 sta portando
avanti da un anno con Gad Lerner continua. Gad
è un attento analista, un meticoloso studioso, un
infaticabile cronista. Riassume in sé tutti gli elementi
necessari per interpretare un fenomeno sociale e
sintetizzarlo in un prezioso e sorprendente lavoro
di divulgazione giornalistica.
Dopo aver affrontato la delicata questione
Islamica, ha raccontato le tante facce del lavoro
contemporaneo con Operai, e torna con Le
inchieste di Gad Lerner (titolo provvisorio), per
capire l’origine delle differenze sociali, sempre più
estreme

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LUNEDÌ
Lievito Madre, il film documentario di Concita De
Gregorio, aprirà la seconda serata del lunedì.
Interviste esclusive ed inedite. Le parole delle
donne del secolo scorso – il lievito madre del
nostro tempo – si intrecciano con le immagini
dei filmini di famiglia delle autrici, che di quelle
donne potrebbero essere figlie e nipoti. Immagini
domestiche, sorprendenti e poetiche, di persone
anonime che danno corpo a un racconto collettivo:
Nada, Natalia Aspesi, Benedetta Barzini, Luciana
Castellina, Adele Cambria, Giovanna Marini, Giulia
Maria Crespi, Inge Feltrinelli, Lea Vergine, Piera
Degli Esposti, Cecilia Mangini, Emma Bonino e poi
Esterina, mondina, Giovanna, contadina sarda,
Bebi, casalinga.
Parlano di giovinezza, lavoro, amore, corpo,
famiglia, vecchiaia, bellezza. 50 minuti preziosi
per capire la figura della donna e il suo percorso,
spesso faticoso, verso la parità dei diritti.
Lievito Madre farà da apripista a FuoriRoma condotto sempre da Concita De Gregorio:
l’unico programma che ha saputo raccontare la politica locale dal basso, con modernità
e approfondimento, andando direttamente dove le cose succedono, tra sindaci alle
prese con mezzi scarsi ma animati spesso dalla passione e dall’entusiasmo che solo
la politica vera, sul campo, può ancora suscitare. Storie di un’Italia eternamente fuori
dai circuiti, che di colpo diventano centrali per
capire dove sta andando il nostro paese.

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Indovina chi viene a cena guadagnerà la seconda
serata per portarci in un lungo viaggio nel mondo
degli animali selvatici minacciati paradossalmente
dall’”aggressività” dell’uomo, Inquinamento,
caccia senza controlli, territori cementificati e
deforestazioni indiscriminate… una lotta per la
sopravvivenza che non può che creare danni
all’ecosistema. Conduce, come sempre, Sabrina
Giannini.

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GIOVEDÌ
Nel 2016 l’Italia approva la legge che regolamenta l’unione tra persone dello stesso
sesso. Le coppie omosessuali in questo modo acquisiscono la quasi totalità dei diritti
e dei doveri previsti dal matrimonio civile e sono tutelati dal punto di vista legale.
Stato Civile – L’amore è uguale per tutti, dopo il successo della prima stagione torna a
raccontare questo passaggio storico e lo fa attraverso le storie delle coppie che hanno
potuto celebrare la loro unione per di essere riconosciute dallo Stato e dalla società. E’
solo raccontando e mostrando la normalità che si abbattono i pregiudizi.
Un viaggio nel mondo dell’immigrazione regolare e silenziosa in compagnia di Davide
Demichelis. Immigrati che vivono in Italia fanno ritorno nei loro Paesi di origine alla
ricerca delle proprie radici, degli affetti, dei luoghi, dei ricordi ad essi legati. Radici è un
progetto intenso, è un luogo dove si incrociano mondi lontani e dove si racconta il lato
riuscito dell’immigrazione.

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Far Web – I guerrieri della rete è il primo programma ad
occuparsi dell’ “estremismo digitale” contemporaneo.
Chi c’è dietro un tweet o un post? Chi lotta attraverso
un computer per affermare le proprie idee o per
distruggere quelle altrui? Chi sono quindi gli haters?
Immigrati, minoranze religiose, differenze di genere,
scelte etiche… tutto diventa terreno di scontro
sul web. E tutto si consuma dietro un nickname.
Racconteremo gli uomini che dalle loro case lanciano
battaglie e si scontrano quotidianamente contro
“nemici” distanti e – solo in apparenza – virtuali.
Un viaggio-inchiesta di Federico Ruffo in un mondo
ancora sconosciuto, un reportage a puntate sulle
nuove forme di scontro digitali.

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VENERDÌ
La mia passione accenderà il late night della rete entrando
nella vita di grandi personaggi italiani (Ivano Fossati,
Giorgia…). Personaggi che hanno fatto della passione
per una causa o un’arte la loro vita. Mescolando memorie,
aneddoti e commenti a caldo dei protagonisti che si
rivedranno spesso per la prima volta dentro materiali
inediti di repertorio. Un genere che si sta diffondendo
rapidamente in tutto il mondo.
Sette protagonisti raccontati in controcanto dalla storica
Michela Ponzani .

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Con Pino Strabioli entreremo poi in modo più intimo nella
vita di Anna Marchesini e Carmelo Bene, due giganti
dello spettacolo tra amarcord e aneddotica d’autore.

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I 40 anni degli Stadio dagli esordi con Lucio Dalla nel 1977 sino alla vittoria dell’anno
scorso a Sanremo: una lunga e imperdibile corsa nel tempo e nella musica. Un pezzo
unico, in tutti i sensi.
Non solo i ricercatori italiani scappano all’estero. Lo fanno anche i comici. Ma cosa
succede se il comico in questione decide di tentare la fortuna in Inghilterra e approda
sul suolo inglese appena viene votata la Brexit? Il suo
sogno si infrangerà contro le barriere protezioniste di
Theresa May? Diventerà un clandestino indesiderato
o un grande comedian?

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Brexit – diario di un comico è il diario semi-serio
dell’avventura di Francesco De Carlo.
Un racconto autobiografico che si tinge di riflessioni
politiche e ritratti di italiani expat, alle prese con lavori
precari. Un racconto che fotografa un Paese sull’orlo
di una grande trasformazione. In fondo forse non tutti
i momenti di crisi portano sciagure, soprattutto se sei
un comico e sai che l’unico modo per reagire agli
eventi – anche i più folli – è farlo con tanta ironia.

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SABATO
Il primo e unico legal-thriller real della tv italiana,
Un Giorno in Pretura, continuerà il suo ciclo anche
in autunno, sempre con la conduzione garbata e
rigorosa di Roberta Petrelluzzi.
Il 18 gennaio 2018 il programma compirà 30 anni.
Un Giorno in Pretura ci ha raccontato in filigrana
anche la metamorfosi di un Paese.
E il sabato sarà il giorno del grande ritorno di una
delle icone della tv italiana, e delle sue uniche
interviste-inchiesta: Storie Maledette.
Franca Leosini prosegue nell’impegno di capire,
dubitare, cercare di spiegare cosa accade quando
quel lato oscuro che abita ciascuno di noi occupa
con prepotenza l’anima, portando a gesti estremi
che, spesso, in nulla somigliano a chi li ha commessi.

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