Un Nastro d’Argento speciale documentari a Steve Della Casa per la qualità e l’originalità di due documentari dedicati al cinema e il premio speciale dei 70- il ‘nastrino’ riprodotto dalla prima versione del 1946 - a Mimmo Verdesca per Sciuscià 70 che attraverso la storia del film di Vittorio De Sica ripercorre con documenti eccezionali per la storia del Sngci anche la memoria di un film tra i titoli inaugurali dei Nastri d’Argento: aspettando l’annuncio ufficiale dei vincitori, venerdì in giornata prima della premiazione fissata per le 18, i Giornalisti Cinematografici aggiungono al palmarès già annunciato anche i premi speciali dedicati in particolare al racconto del cinema. Riconoscimenti che sottolineano, in modo diverso, il valore storico e di recupero di memorie spesso perdute.
Lo confermano in modo diverso i due film per i quali riceve il Nastro Steve Della Casa, Perché sono un genio! Lorenza Mazzetti, realizzato con Francesco Frisari e con la disponibilità di un personaggio davvero speciale come la Mazzetti e Nessuno ci puo’ giudicare realizzato con Chiara Ronchini su quel fenomeno di costume e non solo di cinema popolare che tra musica e canzone sono stati i film ‘musicarelli’ di vere e proprie star intorno ai Sessanta e Settanta più ‘canterini’.
Quest’anno ci parlano molto di un cinema da non dimenticare anche i film su Dino Risi, Mario Carotenuto e la famiglia Bertolucci.
A Dino Risi è dedicato il Premio speciale al nuovo documentario firmato da Fabrizio Corallo Dino Risi Forever (cento anni ma non li dimostra) per il quale Corallo aveva già avuto una segnalazione per la prima interessante rilettura della storia di Risi che ora il Sngci conferma e rafforza. Due poi le menzioni rispettivamente assegnate a Claretta Carotenuto e a Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli e Danny Biancardi rispettivamente per La maschera e il sorriso- L’avventura artistica di Mario Carotenuto, piccolo film che attraverso lo sguardo affettuoso e attento di una figlia, attrice, rimette a fuoco ritratto di un attore che ha siglato una stagione irripetibile eRubando bellezza che racconta con molte testimonianze dirette degli stessi protagonisti una famiglia speciale, i Bertolucci, intorno al fermento di una città altrettanto speciale come la loro Parma , cuore di una terra che tra poesia e cinema ha conquistato proprio attraverso Attilio, poi Bernardo e Giuseppe, un ruolo protagonista nella cultura senza mai tradire quella cifra di discrezione e semplicità propria anche dell’understatement di una famiglia e della qualità della produzione culturale che la parma più schietta e insieme intellettuale condivide proprio con i Bertolucci.
La consegna dei premi con l’annuncio dei vincitori e gli ultimi premi speciali dopodomani, venerdì 3, alla casa del Cinema di Roma (ore 18, premiazione ad inviti)