Cinquanta Sfumature di Nero – IL PRESSBOOK CON TUTTE LE CURIOSITÀ

Il Lato Oscuro della Favola:

L’Inizio della Produzione

 

Gli appassionati dei romanzi di EL James e dell’adattamento cinematografico di “Cinquanta sfumature di grigio” hanno esultato di fronte alla notizia che anche gli altri due romanzi della serie avrebbero avuto la versione cinematografica … anche prima di quanto si aspettassero. Cinquanta Sfumature di Nero e Cinquanta Sfumature di Rosso sono stati girati contemporaneamente, ed usciranno a ridosso di San Valentino, nel 2017 e nel 2018.

Tutti i capitoli della serie approfondiscono il ‘tango romantico’ di Christian Grey e Anastasia Steele, e seppur collegati, offrono singolarmente un’esperienza unica. Il team ha ritenuto questo concetto di vitale importanza, sia per soddisfare i fan più accaniti, che per attirare una nuova fetta di pubblico verso un intrattenimento che comprende un erotismo entrato ormai a far parte della cultura popolare.

Il produttore Dana Brunetti già da tempo avrebbe voluto esplorare la svolta pericolosa che prende il secondo romanzo di E L James: “Cinquanta sfumature di nero è più di un thriller. E’ ricco di suspense, c’è stalking, la caduta di un elicottero … in aggiunta alla particolare relazione di questa coppia. Improvvisamente, il loro rapporto si confronta con molti ostacoli che appartengono al passato, soprattutto di Christian”.

E L James, che si riunisce ai suoi colleghi produttori di Cinquanta Sfumature di Grigio, riflette sulla progressione del titolo: “Per il secondo romanzo, volendo continuare sulla scia di  ’Cinquanta sfumature’ ho pensato di dover andare oltre la grigia oscurità di Christian: quindi, al ‘Nero’ “.

Per gli adattamenti, la produzione è andata alla fonte: EL James stessa, e chi ha scritto e ha vissuto i personaggi -e la loro ideatrice – fin dagli inizi, e cioè il marito, lo sceneggiatore Niall Leonard, il cui compito era tradurre questi popolarissimi romanzi ed i loro nuovi e audaci emblemi della sensualità, in due sceneggiature.

Il romanzo, che dalla versione tascabile on-demand è entrato nell’olimpo dei libri più iconici e memorabili degli ultimi decenni, ha ottenuto un successo improvviso ed inaspettato per la loro famiglia quanto per gli editori. “Quando Erika pubblicava una storia, sapevo che era interessante e coinvolgente, e che aveva un gran seguito on-line; ma quando ha fatto irruzione nelle librerie, mi sono stupito della risonanza di questo fenomeno”, sostiene Leonard.

E L James travolta dall’ondata di successo ottenuta dai libri e dalla trasposizione cinematografica di Cinquanta sfumature di Grigio, si è preoccupata di garantire l’attinenza degli adattamenti successivi, alle sue scritture. “Per Nero e Rosso“, Leonard continua, “ha voluto che i film fossero fatti in fretta, e che dovevano corrispondere ai libri, e ovviamente io sapevo quali erano le parti più significative per Erika e i suoi fan. La mia esperienza come adattatore e sceneggiatore, mi ha aperto le porte di questo progetto, e lo Studio mi ha affidato il compito di tradurre questi romanzi nella lunghezza di un film … senza perdere le parti salienti a cui i fan avrebbero voluto assistere”.

E L James è la prima ad ammettere che si è trattato di una collaborazione inattesa e inusuale, quella con suo marito che scriveva del suo Christian e della sua Ana, e che comunque prima di sottoporre allo Studio un progetto, chiedeva il suo parere. L’autrice aggiunge che: “non lasciava trapelare molte notizie riguardo alla sceneggiatura, ma comunque ci confrontavamo”.

Leonard afferma che sapere che la propria coniuge sarà anche la propria editor, è una sensazione curiosa. “Ero piuttosto nervoso. Poi ho sentito la sua risata nella stanza accanto, e ho pensato: ‘Ok, sono fuori dai guai; si sta divertendo. Abbiamo passato il primo ostacolo della sua approvazione del mio lavoro. Poi, insieme abbiamo lavorato sulla revisione. Non sono mancate piccole divergenze, ma sempre riferite all’attinenza dello script al libro”.

Per sollevarsi la coscienza, lo sceneggiatore prima di iniziare gli adattamenti ha promesso all’autrice del suo materiale originale, che “L’eventuale criticità della situazione, sarebbe dipesa dalle sue scelte”, dice Leonard. “Christian Grey non è affatto un personaggio lezioso, bello, generoso: è dominante, pericoloso e una vera e propria sfida. La sua voglia di essere salvato da Ana è un inganno, e l’unica persona responsabile è Erika. Lei conosce ogni passo; è la stella polare. Se si segue la sua guida, nulla può andare storto”.

La litania di motivazioni che stanno dietro le riprese quasi contemporanee di entrambi i capitoli, erano chiare a tutti i soggetti coinvolti. Trattandosi di storie consecutive, i personaggi e gli ambienti sono comuni in entrambi, con attori, produzione, set e location pronti per le riprese. Economicamente, aveva senso massimizzare gli sforzi e i tempi. Viscidi afferma: “C’erano anche dei motivi più importanti di quelli economici: per gli attori e il regista James Foley, avere sott’occhio entrambe le sceneggiature voleva dire capire dove i loro personaggi e le storie iniziano e dove finiscono, rendendo il processo più fluido durante tutte le riprese”.

Quando ha preso la decisione di sedersi sulla sedia del regista di entrambi i film, Foley è entrato di fatto nella ristrettissima lista di registi che hanno massimizzato i tempi e gli sforzi per le riprese di progetti consecutivi. Brunetti riguardo alla scelta del direttore afferma: “Il dilemma della scelta, era se individuare un regista solo per Nero, oppure per Nero e Rosso allo stesso tempo. James, avendo diretto la maggior parte della prima stagione di House of Cards – Gli Intrighi del Potere era il nostro perfetto regista / showrunner”.

Brunetti ha apprezzato il suo lavoro per Netflix, così come molti dei lungometraggi di Foley; e Americani in particolare, è uno dei suoi preferiti. “Ho spinto per la scelta di James, non solo per la sua esperienza nel dirigere due episodi per volta, ma anche per la sua conoscenza dei libri e l’intuizione di come sarebbe dovuto essere di conseguenza il film”.

Viscidi era d’accordo con la decisione dei colleghi produttori De Luca, E L James e Brunetti: “Era la persona di cui avevamo bisogno, che potesse dirigere gli attori con determinazione e sicurezza. Durante il nostro primo incontro, Foley ha suggerito l’espansione del film: si, l’idea del primo capitolo era buona, era sexy e provocante, ma questa volta voleva che i personaggi facessero più parte del mondo reale. Voleva inoltre che interagissero maggiormente con la città di Seattle”.

Foley parla del suo interesse ad aderire al franchise: ” ‘Cinquanta sfumature’ ha sfidato un genere: è ricco di elementi, dramma, romanticismo, fantasia, tutti mescolati assieme; una combinazione particolare, frizzante direi”.

Non estraneo all’adattamento di lavori applauditi, il regista è rimasto affascinato dai  protagonisti del lavoro di E L James, affermando che: “Sono da sempre interessato ai drammi psicologici complicati. I tre libri mi sono sembrati un master nel genere – particolarmente la figura di Christian, ma anche quella di Ana. Era interessante il percorso che hanno intrapreso, e come hanno interagito finendo per cambiare ciascuno di loro, anche in maniera drastica, nel corso dei tre libri. L’evoluzione di ognuno di loro era la cosa più importante per me”.

Il rapporto tra regista e autrice / produttrice è stato armonioso fin da subito. “Erika ha chiaramente espresso la sua visione della storia, dei personaggi e dello sviluppo della trama dei due film”, osserva Viscidi. “James ha colto le informazioni, e le ha messe in atto seguendo la sua logica. E’ stato un grande rapporto di lavoro, e Erika si è subito fidata di lui”.

Foley sostiene che uno degli elementi vincenti del suo lavoro con E L James, anzi, uno degli elementi chiave di qualsiasi produzione di successo, è: “Essere complici durante tutto il processo, scendere a compromessi senza compromettere il film. Noi abbiamo ottenuto la migliore combinazione del nostro talento. Sono stato molto rispettoso dei libri: hanno una sorta di magia che ha stregato tantissime persone, e che ho cercato di trasferire sullo schermo. Inoltre la presenza di Erika era vitale: è stata molto solidale e rispettosa”.

 

 

 

 

Niente Regole, Niente Punizioni:

Il Ritorno della Strana Coppia

 

Cinquanta Sfumature di grigio ha fatto conoscere al pubblico cinematografico l’imprenditore miliardario Christian Grey e la curiosa studentessa Anastasia Steele; i prossimi due episodi sfideranno le aspettative del pubblico sull’evoluzione della coppia, dopo che si erano lasciati alla fine del primo film. Viscidi spiega che mentre il primo capitolo è stato una presa di coscienza, i successivi vanno a scavare in profondità ciò che motiva i personaggi e il loro mondo: “Il personaggio di Dakota in Nero deve valutare cosa la attrae di Christian, al di là dell’aspetto fisico. In realtà, essendo lei ora a voler dar sfogo alle proprie fantasie sessuali nella Stanza Rossa con Christian, deve capire cos’è che la spinge a desiderare ciò che lui le aveva proposto”.

Dornan e la Johnson erano pronti per affrontare le nuove sfide dei set di Nero e Rosso, e come i produttori, Dornan era entusiasta della scelta di Foley. Riferiscono gli attori: “E’ difficile saltare su una macchina in movimento, cercare di onorare ciò che è stato fatto, prendere il timone e apporre il proprio timbro”.

Dornan ha apprezzato la franchezza del suo direttore. “La prima volta che ho incontrato Foley su Skype, ha chiaramente espresso le sue volontà: raggiungere gli aspetti fondamentali dei personaggi, portarli alla ribalta e non soffermarsi solo sull’aspetto erotico, come si potrebbe pensare. Voleva mettere in evidenza i personaggi: ed è una bella sfida interpretare un personaggio descritto nei libri come ‘impenetrabile’. Ma Foley voleva far emergere Christian come uomo, e scoprire le sue verità nascoste”.

Lo stesso vale per la Johnson, che per prepararsi al meglio, prima della produzione si è letta nuovamente entrambi i romanzi, trovando che “Nero approfondisce le personalità dei due protagonisti: il loro percorso è tumultuoso e contorto, non sono persone semplici, sono oscure. Ed in aggiunta, emergono le difficoltà della loro relazione”, rivela l’attrice.

Per la Johnson, la possibilità di riprendersi il suo ruolo, le ha suscitato entusiasmo e trepidazione, perché: “Non sono mai stata su un progetto così a lungo, e non ho mai fatto così tanto parte di un progetto. E’ un onore per me poter raccontare la storia di questa ragazza. Questa esperienza è stata profonda, a volte ardua, oscura e difficile, ma al contempo mi ha regalato momenti di gioia, divertimento e amore. E’ stata onnicomprensiva. Mi ha fatto crescere come persona, e nonostante le difficoltà che posso aver incontrato durante le riprese, non tornerei mai indietro, e non cambierei una virgola di questa esperienza”.

La presenza dell’autrice della serie sul set, è stata di grande aiuto per orientare il cast tra le varie riprese dei due film. la Johnson ammette di non aver partecipato ad una produzione per così tanto tempo, quindi spiega che E L James “ha fatto un lavoro incredibile, nel tracciare l’evoluzione di Anastasia nei libri, e sul set quindi mi ha facilitato il lavoro ricordandomi sempre a che punto ero, e soprattutto quale dei due film stavamo girando”.

La Johnson inoltre riconosce l’importanza dell’unica persona sulla Terra che conosceva il difficile percorso che doveva intraprendere. “Jamie è una persona di cui mi fido ciecamente. E’ un uomo meraviglioso, divertente e di talento, ed abbiamo costruito la nostra amicizia sulla fiducia e sulla sincerità: mi proteggeva e mi rassicurava quando mi sentivo a disagio. Abbiamo imparato a conoscerci a fondo”, aggiunge l’attrice.

Anche Dornan dal canto suo, restituisce i complimenti, spiegando che il loro è un legame che durerà per tutta la vita: “Siamo spontanei e naturali l’uno con l’altro, ormai, avendo condiviso tutte le pressioni e le aspettative del primo film. Solo noi sappiamo cosa stesse provando l’altro; in questo percorso lei era l’unica persona di cui avevo bisogno, come lei di me. Ci sono stati giorni difficili, dove ci veniva richiesto moltissimo soprattutto a lei, fisicamente, che solitamente era più spogliata di me. Era importante quindi che avessimo accanto la persona che capiva il nostro stato d’animo, e che ha condiviso tutto fin dal primo giorno”.

E’ stato divertente per i due interpreti, andare oltre le aspettative che gli altri avevano sulla serie. Riguardo l’evoluzione della trama di Nero, Dornan afferma: “erano in molti a credere che questi libri si basano puramente sul sesso, soffermandosi solo sul messaggio trasmesso dal primo. Pur riconoscendo che il sesso è una parte importante, Nero segue una pista completamente diversa. Nei due film successivi si approfondiscono tutti quegli altri aspetti che non abbiamo avuto il tempo di realizzare nel primo. A noi attori è stato chiesto di più, ed è stato divertente”.

Christian confida ad Ana i traumi della sua infanzia, che giustificano la complessità delle sue relazioni con le persone, la sua chiusura verso gli altri, e la sua incapacità di vivere un rapporto “normale”, anche quando vorrebbe. Eppure, si impegna a cambiare per amore di Ana. Vorrebbe essere l’uomo che lei desidera, cosa difficilissima per lui, a causa degli orrori che ha dovuto sopportare nella sua infanzia. Per questo E L James introduce l’oscuro personaggio di Elena.

Il più grande segreto di Christian, riguardo al suo bisogno di dominare e controllare le sue partner, nasce dalle cicatrici psicologiche che porta dentro: “Inizialmente può sembrare un sadico”, spiega Dornan. “C’è una scena nella Sala Rossa, dove dice che purtroppo forse è incapace di ammetterlo, ma implicitamente penso che stia riconoscendo che c’è qualcosa di sbagliato in lui, e che è andato oltre i limiti. Essere un dominatore è una cosa, ma essere un sadico è qualcosa che Ana non accetta. Ora, deve cercare di capire chi è realmente per poter cambiare”.

L’uomo al timone della produzione, ha gradito esser circondato sul set da attori così profondamente uniti sia dentro che fuori le scene. “Sono il regista più fortunato della Terra”, afferma Foley, “perché dal primo all’ultimo giorno di riprese a Parigi, Jamie e Dakota non hanno mai avuto un attrito. Questo è insolito per una coppia di attori che appaiono quasi in ogni scena insieme, in tutto il film. Ci sono sempre momenti in cui magari uno dei due è di cattivo umore o non condivide un’azione dell’altro. Invece qui non c’era niente di tutto ciò: zero. Hanno avuto un rapporto confidenziale e divertente, e hanno riso costantemente”.

 

Il Cast Intorno a Christian e Ana:

I Ritorni e le Nuove Entrate

Una delle figure principali di Cinquanta Sfumature di grigio è quella di una donna che effettivamente non appare, ma che ha sicuramente condizionato le scelte di vita di Christian. Ana ironicamente l’ha ribattezzata Mrs Robinson – in riferimento al personaggio di Anne Bancroft nel classico Il Laureato, che seduce un uomo molto più giovane, interpretato da Dustin Hoffman – ed è un’amica ambigua della madre di Christian, che ha un rapporto con Christian appena quindicenne.

Il personaggio – Elena Lincoln – è parte integrante della storia di Nero, e chi meglio poteva interpretare una donna enigmatica, se non un’attrice premio Oscar® il cui C.V. vanta di un’ impresa cinematografica che mostra il lato oscuro di una storia d’amore, nel memorabile 9 settimane e mezzo?.

Viscidi racconta il processo del coinvolgimento di questa brillante attrice: “Kim si è presentata con le idee molto chiare, e ne ha parlato con Foley. Il pubblico si sorprenderà della sua interpretazione e della tensione che suscita il suo personaggio. Non si capisce mai dove vuole arrivare con Christian”.

Lo sceneggiatore Leonard si è molto divertito a descrivere il personaggio di Elena, perché: “E’ una donna molto sicura di sé: è, sexy, ha esperienza, è intelligente e di successo – tutte caratteristiche che Ana sente di non avere, per questo rappresenta una minaccia. La scelta di Kim Basinger per la parte, è un sogno, perché è sofisticata ed elegante”, afferma lo scrittore.

Foley riguardo l’esperienza della squadra con l’interprete, dice: “Kim, una persona deliziosa, era incuriosita da questo personaggio, ed era ansiosa di iniziare. Lavorare insieme a lei è stato bello, perché ha mostrato umiltà ed era sempre pronta a rivedere la sua performance. Sul set ha apportato il glamour di Hollywood a Seattle, e avere nel film una star e un’icona come lei, aggiunge credibilità”.

Parte dei problemi di Ana con Elena, possono tuttavia risiedere nell’ incomprensione del bisogno che Christian ha di lei, almeno, in un primo momento. Christian è, per sua natura, un solitario, e non frequenta regolarmente una cerchia di amici, e si fida solo di chi conosce e gli dà ascolto. Elena rientra in quella categoria: lei e Christian, infatti hanno fatto affari insieme e  possiedono un lussuoso salone di bellezza, l’Esclava. L’errore nasce quando Christian continua a fidarsi dell’amicizia di Elena, malgrado la sua relazione con Ana. E il perché sia un errore, lo sa solo lei.

Oltre al travaglio e la sofferenza psicologica, il passato di Christian è piena di fantasmi. Leonard afferma: “Leila è il fantasma del possibile futuro con Ana, e se non riesce a ‘salvare’ Christian e lo perde, sarà una donna distrutta e senza futuro. Il sogno di Leila è riallacciare con Christian, ma si rende conto che tutto ciò che pensava di sapere di lui, non vale più, perchè Ana ha cambiato le regole. Quindi Ana rappresenta l’ostacolo alla realizzazione dei suoi sogni”.

“Leila non rappresenta e mai rappresenterà quel che Ana è per Christian”, riassume E L James, perché “Ora il genere di persona di cui ha bisogno non è Leila, ma Ana”.

Per il ruolo di questo personaggio straordinariamente complesso, è stata scelta l’attrice australiana Bella Heathcote, che in maniera schietta, riguardo la decisione di accettare la parte, afferma: “Volevo far parte di questo fenomeno a tutti i costi; mi ha molto affascinata malgrado non sia tagliata per questo tipo di ruolo. Il personaggio mi ha incuriosita, e l’ho ritenuta una sfida, ed un divertimento. Mi piace l’aspetto thriller della storia, perché Leila è una minaccia molto pericolosa per Ana”.

L’attrice ammette di aver sentito una certa pressione nell’ incarnare un personaggio di fronte alla sua creatrice, ma questa preoccupazione è presto svanita perché: “La presenza di Erika sul set è stata importante e divertente. Non abbiamo parlato per personaggio prima delle riprese, ma sapevo che se avessi avuto delle difficoltà o se mi fossi discostata dalla sua visione, era lì. Dopo una delle mie prime scene, mi ha incoraggiato con delle belle parole. Così ho pensato, ‘Ok, sono sulla strada giusta!’ “, afferma l’attrice.

Prima che Christian torni a far parte della sua vita, il cammino di Ana si incrocia con una persona che, forse a prima vista, potrebbe sembrare un’alternativa a Mr. Grey. Quest’uomo è il suo capo, l’editore Jack Hyde. Leonard spiega il ruolo di Jack: “Hyde è un uomo bello, intelligente e il suo lavoro è il sogno di Ana: sembra così avere i giusti presupposti. Durante la fase di sviluppo del film si è anche pensato ad un triangolo amoroso tra i tre, che in effetti esiste, ma solo nella testa di Jack. Pensa di essere un pretendente, cosa che invece non è mai stato “.

La produzione ha optato per Eric Johnson per questo ruolo centrale, un attore noto per il suo ritratto del Dr. Everett Gallinger in The Knick. Riguardo all’attore canadese e il suo personaggio, E L James riferisce: “Jack Hyde è l’inizio della tempesta, e averlo nel cast è stata una vera benedizione: è splendido, alto e bello, è molto bravo e divertente, perfetto nel ruolo, e ha un lato inquietante che interpreta perfettamente”.

Dornan, in modo scherzoso afferma: “Jack Hyde è complicato, perché il personaggio deve essere affascinante, disponibile e attraente, ma che nasconde un lato di sé capace di fare dei danni: Eric, come persona, è bellissimo e non ci si aspetterebbe da lui un comportamento pericoloso. Ma, ovviamente, lo fa molto bene. E’ un po’ troppo alto per i miei gusti, e questo è tutto ciò che ho da dire su di lui”.

Anche Dakota Johnson dice la sua su Hyde: “Una delle trappole in cui si può incappare quando si interpreta un cattivo, è dimenticarsi che è pur sempre un essere umano, e che in fondo potrebbe dire o fare cose che divergono dalla sua moralità. E’ divertente esplorare queste possibilità, e mi crea più empatia verso le persone che fanno scelte sbagliate nella loro vita, di solito a causa delle circostanze che li circondano. Tutti possiamo capire moralmente le persone, ma a volte è dura umanizzare chi sta facendo delle cose orribili”.

Durante un incontro, Foley e la Johnson hanno capito di aver avuto lo stesso ordine di idee riguardo l’approccio di Hyde col denaro. “Entrambi abbiamo pensato che Hyde fosse un manipolatore, una persona che vuole il controllo su chi lo circonda; e quando non lo ottiene  reagisce violentemente o fa dispetti come un bambino petulante”, racconta la Johnson.

Nero presenta anche il ritorno di alcune importanti figure femminili della vita sia di Ana che di Christian: Marcia Gay Harden, è la madre di Christian, Rita Ora la sorella, ed Eloise Mumford è la migliore amica di Ana.

La Harden descrive il ritorno al suo ruolo, come una scelta di far parte non solo di questi film ma di far parte di un vero e proprio evento. E infatti afferma: “Non si tratta di un film indipendente, ma in un certo senso, è una grossa impresa. Nel primo film, il mio lavoro è stato quello di introdurre questa bella ed elegante signora, totalmente ignara del lato oscuro del figlio. Ora, può finalmente aprire gli occhi, e persino accettare Ana nella loro vita”. La Harden è la prima ad ammettere il piacere che le ha procurato il far parte di questo fenomeno. “Adoro il fatto che i social media hanno iniziato subito a chiamarmi ‘Mamma Grey’ “.

Rita Ora, ha invece molto apprezzato le similitudini tra la sua vita reale e il suo ruolo. L’attrice sostiene: “Sono molto simile a Mia: è schietta, come me. Mette i suoi parenti in una posizione difficile, tanto che Christian spesso la deve riprendere. Mia vuole sempre farla franca, e la cosa fantastica è che questa volta ha un look differente (come d’altronde tutte le ragazze della sua età), che si avvicina molto ai miei gusti”.

La Mumford invece sostiene di esser stata piacevolmente colpita della visibilità che le ha procurato il primo film, quando afferma: “Molta gente per strada mi fermava chiedendomi ‘Hey, non ci siamo già conosciuti? E da lì capivo che avevano visto il primo film, e che mi consideravano quasi un’amica, abbinandomi a Dakota. Questo lo considero un gran complimento, perché Kate è davvero una buona amica per Ana”.

Anche se Christian non è circondato da una cerchia di amici come Ana, intorno a lui ruotano due personaggi chiave, uno dei quali è il suo fidato braccio destro, guardia del corpo nonché autista, Taylor, interpretato ancora una volta da Max Martini.

Mentre il cast dei protagonisti ha ovviamente rispecchiato il dettame del materiale di base, i realizzatori hanno aperto le porte ad una gamma di personaggi a testimonianza dell’espansione delle storie.

I produttori erano certi che l’ampliamento del cast e della storia, avrebbe coinvolto un’altra grande fetta di pubblico, sia maschile che femminile. “I romanzi sono conosciuti da molti, ma non da tutti”, osserva Viscidi. “Abbiamo voluto offrire più azione, pericolo, dramma e storia sperando di attirare altra gente. Nero è un film su una coppia che sta iniziando una relazione, e nel mentre si presentano degli ostacoli che appartengono sia al passato che al presente; quindi ha una propria trama: non bisogna aver necessariamente visto il primo per capire Nero“.

Per la Harden, questo sviluppo è stato possibile anche grazie alla scelta azzeccata dei protagonisti. E afferma: “La genialità di Dakota, è quella di sembrare la ragazza della porta accanto: è bella, colpisce, è unica, giusto? E quindi, in un secondo, è la ragazza della porta accanto che entra a far parte di un mondo di fantasia. E, beh, anche Jamie sembra il ragazzo della porta accanto, no? E’ un bel tipo, ed è perfetto nel suo mondo. Ma, se si mettono assieme, le donne potrebbero pensare ‘Ehi, potrebbe capitare anche a me’ “.

 

Intessere una Storia Nera:

La Progettazione di Ambienti Sontuosi

 

Una buona dose di fantasia del mondo di Cinquanta Sfumature prende forma dall’immaginazione, pur non irrealistica, delle squadre di artigiani cinematografici dei reparti chiave guidati da: il direttore della fotografia John Schwartzman, lo scenografo Nelson Coates, la costumista Shay Cunliffe, la set decorator CAROLYN “CAL” LOUCKS e il property master DAVID DOWLING, solo per citarne alcuni. Tutti insieme avevano il compito di trasformare le parole del libro in realtà cinematografica.

E L James era entusiasta della squadra capitanata da Foley, e ha apprezzato il fatto che per le scenografie si sia attenuto fedelmente ai romanzi. L’autrice riflette: “Durante un incontro con James, ci ha tenuto a dirmi che comunque si sarebbe riferito ai libri: e ovviamente per me è stato un piacere vederlo lavorare. Ha messo insieme questa squadra straordinaria, lasciando anche spazio alle loro idee, ma si è davvero molto concentrato sulle location del film, e il mondo che hanno creato è meraviglioso”.

L’autrice / produttrice ha avuto un ruolo cruciale sul set, che la stessa ha molto apprezzato, perché ha avuto la libertà di autorizzare o addirittura cambiare alcuni oggetti di scena, più consoni alla sua visione, quasi in maniera istantanea. Per me è stata una fase illuminante di un processo affascinante … oltre all’enorme privilegio di essere presente sul set”.

Sempre nell’ambito dell’ampliamento della visione del film, Viscidi ha proposto John Schwartzman, il direttore della fotografia di Armageddon – Giudizio finale, Pearl Harbor e The Rock, ma che nel suo CV annovera anche un piccolo film con Naomi Watts chiamato Book of Henry, oltre a Saving Mr. Banks. Aveva esperienza con i grandi film.

Anche gli ambienti sono stati ampliati per contenere le grandi storie di Nero e Rosso. Per cominciare, Nero è ambientato in inverno inoltrato e prosegue fino a inizio primavera. Le tonalità dei colori di quel periodo dell’anno, si prestano ad una storia più cupa, che evoca i pericoli più nascosti sotto un cielo grigio, e un abbigliamento a strati, adatto alla stagione.

Anche l’attico di Christian ha subìto dei piccoli cambiamenti. Lo scopo era quello di affinare un mondo su misura per un miliardario di 29 anni, con l’aggiunta di qualche tocco di mascolinità nel design, nella texture e con una scala colori più scura – nuovi mobili, opere d’arte e arredi morbidi. Anche la scala del soggiorno è stata modificata: lo scopo non era tanto quello di cambiare gli spazi, rendendoli difficili da riconoscere, ma semplicemente di adattarli. Spiega Viscidi: “Si ha sempre la sensazione di stare nello stesso appartamento”.

Il crescente mistero e l’esplorazione che emergono nel secondo e nel terzo romanzo di E L James vengono rappresentati sul grande schermo, e agli spettatori sarà consentito l’accesso a spazi mai visti prima all’interno della fortezza personale di Christian, che mostrano altri aspetti dell’uomo. Sono state quindi realizzate delle nuove stanze delle torture, uno studio, una biblioteca e una sala biliardo, una cantina di vini e una palestra … e per un tocco erotico, un cavallo con maniglie in pelle vintage.

Coates spiega la logica: “Una delle cose che noterete in Nero e Rosso è l’aggiunta di nuove texture, colori più scuri e l’ostentazione della ricchezza con degli splendidi mobili italiani Minotti, diverse opere d’arte collegate a Christian, alcune delle quali provenienti dal Pacifico del nord-ovest e dalla costa occidentale.

“Ho voluto arricchire il salone principale dell’ attico piazzando dietro le scale una cantina di vini”, continua. “Da lì si poteva accedere a degli ambienti che non c’erano nel primo film: una sala da biliardo, una biblioteca e lo studio privato di Christian. La biblioteca è uno spazio grande che coinvolge anche Ana, perché entrambi amano la lettura e offrono un contesto per approfondire il loro legame”.

Loucks e il suo dipartimento, hanno riempito la biblioteca con testi che mostravano gli interessi letterari di Christian, tra cui un tomo di 372 pagine che racchiude delle foto dal 1900 ad oggi, e dei saggi di un inventore di giocattoli per adulti e un performer artist.

Ogni pezzo segue ulteriormente una logica del design. La Loucks afferma: “Ogni oggetto ha tattilità e consistenza, e quando dico che è lussuoso, è anche molto sensuale. Il materiale mostra i lati più oscuri del personaggio, come il suo apprezzamento per le forme femminili. E’ un uomo che ama le donne, e questo è evidente in ogni suo oggetto. “Un esempio è la scacchiera di Christian, opera dell’artista Kelly Wearstler, del valore di 17.000 dollari, dove le classiche pedine sono state sostituite da piccole sculture corporee, tra cui labbra, mani, gambe e busti.

Molti di questi cambiamenti erano visibili, e comprendevano opere d’arte di nomi come America Martin e Edvard Munch, e i realizzatori supponevano che Grey avesse una collezione privata e ruotasse i pezzi regolarmente. Un altro elemento che entra a far parte dell’attico di Christian, è un televisore a schermo piatto, motorizzato, che scende dal soffitto davanti al camino –e una volta terminata la visione, con un telecomando, si ritrae nel suo spazio nascosto. Inoltre, per permettere agli operatori di far posto alle telecamere, alcuni pavimenti sono stati realizzati in vetro laminato rimovibile.

Aggiunge mascolinità un tavolo da biliardo, un pezzo speciale commemorativo di Brunswick Centennial del dopoguerra (un altro elemento pensato e cercato dalla Loucks). Tra gli altri pezzi di edizioni limitate per collezionisti, ci sono oggetti d’ispirazione Art Deco (con accenni alle automobili del Golden Age), dalle linee angolari di metallo lucido.

Per evocare l’ambiente di un focoso miliardario, la Loucks ha creato artigianalmente i punti luce: “ho realizzato su misura l’illuminazione nella biblioteca sopra il tavolo da biliardo, con l’aiuto di un valido set dresser, così come un lampadario del soggiorno dell’attico sopra la sala da pranzo utilizzando dei pezzi su misura, e stiamo parlando di wok presi a Chinatown convertiti in splendide plafoniere”.

Alcune delle meravigliose creazioni della Loucks sono state progettate da Coates, in particolare, l’orologio che pende sopra il camino nella biblioteca di Christian, realizzato in teak e alluminio. Altri oggetti sono i disegni di bambini di Loucks, e le panche personalizzate in vinile nella libreria, rivestite di un tessuto vinilico strutturato, chiamato Kravet.

Lei ammette altresì di aver noleggiato alcuni pezzi “incredibilmente costosi”, tra cui opere d’arte e tappeti, i cui fornitori hanno negoziato i prezzi, pur di collocare i loro prodotti sullo schermo nel sontuoso mondo di Christian Grey. Tra realizzazione artigianale, affitti, prestiti o acquisto di arredi di lusso, la Loucks e il suo team si sono procurati degli oggetti importati dall’ Italia, Paesi Bassi, Nepal, Nuova Zelanda, Spagna e Taiwan, e dal Canada e Stati Uniti.

Per Dornan, è stato un piacere vivere un po’ nel lusso. E dice: “Questa volta, il mondo di Christian è più caldo, più accessibile e facilmente riconoscibile, ma sempre con un’atmosfera grandiosa, ma calda come una casa. Se avessi ingenti somme di denaro, vorrei una stanza piscina in casa! Una stanza intima, dove si può gustare un single malt e fumare un sigaro, oppure sedersi su una poltrona e leggere un libro”.

Christian non è l’unico ad avere degli ambienti nuovi. Coates spiega: “La zona spogliatoio di Ana, è un boudoir, come hanno in tanti, pieno di capi che sembra indossi regolarmente, le cui dimensioni sono quelle del mio soggiorno”.

La sala è un segno evidente della progressione del personaggio di Ana. Di primo acchito sembra ci siano abiti scelti da Christian per le sue relazioni precedenti, ma in seguito appaiono degli abiti ed accessori che appartengono ad Ana – dalla biancheria intima ai cappelli ed occhiali da sole. Per questo, Coates ha lavorato con la costumista Cunliffe e la Loucks. Appaiono inoltre delle valige di Rimowa, rivelando la condivisa passione per i viaggi della coppia, mentre un altro elemento, è un paravento fabbricato in policarbonato chiamato Lexan, con impiallacciature in vinile su un telaio in alluminio.

Dagli spettacoli al privato … dal cortile del palazzo della famiglia Grey, allo spazio segreto e intimo di Christian della Stanza Rossa, proprio come con gli altri suoi spazi, lo scopo era quello di ampliare il regno del suo sanctum.

Per E L James la relazione tra Ana e Christian è di fatto simile a tante altre, quando dice: “I giovani innamorati sperimentano, in genere, da quello che mi ricordo. Per me, il bello è vedere crescere il personaggio di Ana, perché all’inizio era una timida laureata. In Nero, si osserva viversi l’esperienza con Christian, e inizia davvero a guardarsi dentro”.

“C’è uno scambio di autorità tra queste due persone”, aggiunge la Johnson. “Nel primo film, Anastasia è piuttosto innocente e casta. Attraverso l’esplorazione del suo amore per quest’uomo e di sé stessa, anche lei diventa una figura dominante sul posto di lavoro, e prende confidenza con la sua sessualità, scoprendo una forza interiore tanto estrema quanto potente”.

Un luogo dove Ana comincia ad esercitare il suo controllo è, infatti, La Stanza Rossa. Dornan afferma: “Nella Stanza Rossa, ci sono meno obblighi; è Ana che chiede di essere portata lì, cosa che, ovviamente, non accade nel primo film. Così ora, non è lei che deve sottostare alle sue condizioni”.

 

 

Tutto Si Riaccende:

Costumi e Preparazione

 

Per il pubblico, forse l’esempio più evidente della narrazione visiva sono i costumi. Viscidi illustra: “Per Christian, la Shay con i suoi disegni ha voluto mostrare la sua crescita, pur sempre con abiti alla moda. Con Ana, evidenzia la transizione dal primo film – quando era una ragazza appena uscita dal college, e commessa in un negozio di ferramenta – a Nero, dove ora è impiegata presso una casa editrice con l’intento di far carriera. Ora, inoltre si sente più a suo agio, soprattutto per quanto riguarda i suoi bisogni e desideri sentimentali”.

Anche Ana è d’accordo con il suo produttore, e la Johnson aggiunge: “Ora che lavora come assistente di un editore, si chiede quale dovrebbe essere l’abbigliamento più adatto. Jeans e camicia, o è troppo casual? Deve indossare un vestito tutti i giorni? Avevamo molti vestiti a disposizione, ma abbiamo scelto di essere realistici, mostrando la trasformazione del suo stile e la scoperta del suo corpo. In definitiva l’abbigliamento di Ana dipende molto dal punto della storia in cui si trova”.

Dall’incontro di Dakota con Cunliffe, è emerso che l’abbigliamento di Ana dovesse essere progressivamente sempre più sensuale; “Molti costumi indossati all’inizio di una scena, finivano poi per assumere un aspetto più sexy nella scena successiva, quindi i vestiti dovevano essere adatti sia per l’ambiente di lavoro che per un incontro serale, quando anche un maglione o una camicia, se sbottonati assumevano un aspetto seducente”, afferma la costumista.

Nell’armadio di Ana spiccano anche capi di lusso di firme come Dolce & Gabbana, Dior Paris, Zac Posen, Pucci, Armani, Diane von Furstenberg, Phillip Lim, Allsaints, Isabel Marant Etoile, Vince, Carolina Herrera, Boss, Fendi, BCBGMAXAZRIA, Teri Jon, Missoni Italia, Valentino, Michael Kors e Richard Tyler ….

Anche Dornan era entusiasta dell’evoluzione dell’aspetto del suo personaggio, e afferma: “Nel tempo libero, il suo abbigliamento era più casual, ovviamente con felpe costose, ma che indossano i ragazzi tutti i giorni, per un aspetto più umano e normale, non alienante, a differenza di quanto fatto nel primo film. Fortunatamente, Foley, Shay ed io eravamo d’accordo”.

Per la Cunliffe, infatti, il messaggio che doveva arrivare era far apparire Christian come i giovani della sua età piuttosto che un uomo d’affari, se non in alcune circostanze lavorative. L’idea comune della scelta di capi “più strutturali e giovanili”, ha influenzato anche la sua ormai famosa collezione di cravatte, adattate ad un’immagine più giovanile.

Ma qualsiasi miliardario ventenne, degno di questo nome, si sente a proprio agio nel quotidiano con un paio di jeans. L’armadio di Christian include dei denim modello ‘skinny’ di Burberry, Acne Studios, Rag & Bone e altri marchi famosi. La Cunliffe dice: “Non voleva avere uno stile datato, ma abbiamo scelto gli abiti più adatti al suo bel fisico, con capi semplici ma seri ed eleganti”.

I piccoli cambiamenti, non hanno coinvolto solo l’attico e il suo guardaroba, ma anche Christian stesso. Dornan si è accordato inizialmente col regista, affermando che: “Era necessario che aumentassi la muscolatura e prendessi peso; quindi  ho iniziato ad andare in palestra molto più di quanto avessi fatto, e sono ingrassato. Allo stesso tempo però, doveva trasparire sullo schermo che da piccolo il mio personaggio ha vissuto delle esperienze terribili e qualche scazzottata, come suggerito da Foley”.

La Cunliffe era felicissima di eseguire gli ordini. “Dovevamo mostrare tutta la sua forma fisica; ed avendo continuato ad allenarsi durante le riprese, ho dovuto modificare le sua magliette, essendo aumentate di volume le spalle”.

Sia Dornan che la Johnson durante la produzione hanno curato il loro aspetto fisico, avendo a disposizione una roulotte adibita a palestra, e un nutrizionista. “Abbiamo fatto qualsiasi cosa per alleggerire i giorni estenuanti di riprese, e mantenerli sani durante la produzione”, dice Brunetti.

Per l’abbigliamento del personaggio di Jack Hyde, i realizzatori inizialmente hanno optato per un aspetto elegante e sofisticato, essendo un potenziale concorrente di Christian, ma a poco a poco, la Cunliffe voleva far sembrare che i suoi abiti fossero stati scelti con troppa auto-consapevolezza, tipo ‘azzeccato, ma non del tutto’. E spiega: “Il suo look apparentemente può piacere  … poi magari si osservano i particolari e si nota che la cravatta che indossa è orribile!”.

A proposito di quella cravatta, Eric Johnson racconta: “Era bellissima, ma non a detta di tutti: ad alcuni piaceva, ad altri faceva vomitare. Così abbiamo deciso, ‘Questo è l’impatto perfetto che deve dare Jack Hyde!’ Tutto il personaggio si riassume in quel punto. Abbina le cose, ma non perfettamente. All’apparenza dà una sensazione di benessere, ma dentro … non tanto”.

Chi invece dà la sensazione di noncuranza del suo aspetto, è Leila, che indossa lo stesso look in ogni scena. L’obiettivo della Cunliffe era quello di creare “una persona ombrosa”. Si ipotizzava che era essenzialmente concentrata su Ana, e la sua situazione era talmente disperata che aveva vissuto per mesi in strada. La Heathcote rivela: “Sembra che indossi un pigiama o roba del genere. Ha l’aspetto di una squilibrata, che non si cura da chissà quanto tempo. E’ tesa, stanca, vuota e esaurita”.

 

 

 

 

 

Giochi per Privilegiati:

Le Riprese del Ballo in Maschera

 

Forse la sequenza più impegnativa per le squadre della progettazione, è stata il ballo in maschera, organizzata dalla famiglia Grey per una raccolta fondi per la loro associazione ‘Affrontiamolo Insieme’, a sostegno dei figli di genitori tossicodipendenti.

E L James quando ha scritto l’evento, basandosi sulle proprie esperienze avendo organizzato due balli in maschera, aveva una visione leggermente diversa da quella che si è venuta a creare. E dice: “Avevo una visione sobria dell’evento; poi Nelson Coates ha proposto uno stile Veneziano, con tanto di gondole, e l’ho trovato incredibile!’ Il risultato è stato straordinario, a cominciare dalla location  sontuosa e sensuale, arricchita dai costumi di Shay. Era favoloso: il tipo di evento a cui si sogna di partecipare!’ “.

Mentre l’aspetto potrebbe differire dalla descrizione del romanzo, i registi hanno continuato ad attenersi al romanzo di Cinquanta sfumature di nero, utilizzando lo stesso menù, il vino, e gli oggetti dell’asta.

Coates si è ispirato al Carnevale di Venezia e ai suoi ornamenti: “L’interno di vecchi palazzi vengono allestiti con degli incredibili ed eleganti centrotavola, mobili ed oggetti. Ho portato il fascino di Venezia a Seattle – abbiamo anche rapidamente riprodotto alcuni scorci di Piazza San Marco e delle gondole, i colori e l’atmosfera della città”.

Il ballo si tiene in un padiglione dietro il palazzo della famiglia Grey, ricreato all’interno di uno spazio molto accogliente (all’interno del Centro Congressi di Vancouver, lungo il litorale, che ha ospitato l’evento, più tutti i macchinari per le riprese), trasformato al suo interno con la creazione di un bellissimo pavimento antico della cattedrale veneziana, mentre l’aggiunta di particolari dettagli ha permesso di mimetizzare le telecamere, l’ illuminazione, ed altro.

Sono state quindi acquistate centinaia di maschere da alcuni artigiani di Venezia, dato che la maschera è diventato sinonimo di Cinquanta sfumature di nero (il simbolo sulla copertina del romanzo), nonché l’oggetto più adatto per i personaggi che popolano il film Nero.

Leonard afferma: “Per tutta la storia, non solo al gala – ognuno indossa una maschera. Christian indossa la maschera del freddo e calcolatore uomo d’affari, mentre all’interno porta delle ferite dall’infanzia. Jack indossa la maschera dell’uomo amabile ed affabile, quando, di fatto, è tutt’altro. E Ana indossa la maschera da ingenua e innocente, mentre ha dei desideri nascosti che nel corso della storia si rivelano”.

La gioia degli attori nel dover indossare degli abiti elegantissimi, era incontenibile. La Harden esclama, “Decolleté! Il mio abito si può definire con una sola parola: scollatura. Non riuscivo a guardare l’immagine senza pensare, ‘Oh mio Dio! C’è un volto da qualche parte?’ E’ fenomenale”. Il disegno della Cunliffe è stato realizzato dallo stilista JOHN HAYLES della Universal (le cui creazioni sono apparse in alcuni film, e sul tappeto rosso degli Oscar®), in broccato, spedito da New York a Los Angeles – la prima prova vestito della Harden è stata  mostrata via skype ai realizzatori a Vancouver.

L’abito creato per Ana è della stilista francese MONIQUE LHUILLIER in collaborazione con la Cunliffe, che racconta: “Monique crea degli abiti in raso da favola, ispirati agli anni ‘30. Questo, in particolare, ha il fascino della vecchia Hollywood, ed Ana doveva apparire come una splendida sirena nella sua semplicità, nel bel mezzo di una scena sontuosa, spiccando tra la gente”.

Sempre ispirandosi ai musical degli anni ’30, la Cunliffe le ha aggiunto una cappa di piume, non troppo pesante, “come una nuvoletta che l’accompagnava; un’idea venuta all’ultimo minuto, che ha richiesto un enorme sforzo, dato che ogni piuma del mantello doveva essere cucita a mano. Ana lo indossa mentre entra al ballo, e se lo toglie quando sta a tavola, per poi rimetterlo in una scena molto intensa”.

La squadra ha avuto l’arduo compito di reclutare 250 comparse, inizialmente vestite con abiti d’epoca affittati a Roma da Tirelli, e da Malibar a Toronto; ma l’immagine della festa era troppo simile ad un’opera teatrale del 18° secolo, quindi per ricreare “un vero e proprio ballo in maschera”, si è scelto di mescolare dei costumi con abbigliamento formale da festa, e capi sportivi degli anni ‘80 ( “molto più esagerati rispetto ai nostri gusti attuali”, commenta la costumista).

I protagonisti maschili aggiungono austerità vestiti con completi da sera firmati (ad esempio per Dornan Burberry, Andrew Airlie,  Zegna). E tutti sono mascherati, naturalmente.

 

Attraverso a un Vetro più Oscuro:

Le Riprese della Storia

 

Nero è stato per certi versi, scoraggiante in un primo momento, perché in origine questo progetto era una cosa, poi ha preso una forma diversa”, rivela la Johnson. “Il burattinaio è diverso, e le persone coinvolte sono moltissime. All’inizio ho creduto che fosse allarmante, ma in definitiva è stato meraviglioso. Foley è un grande regista, e ha talmente tanta fiducia nei membri del cast, che ha lasciato una certa libertà, e questo è molto bello. Sa quello che vuole, e come ottenerlo; ma innanzi tutto è una bella persona da avere attorno, e se sul set c’era un’atmosfera meravigliosa, è grazie a lui”.

Ma per Dornan, c’è stato inizialmente un problema con il regista. “Jamie Foley, il regista. Potevamo confonderci con lo stesso nome, giusto? Così mi è venuto in mente l’idea di chiamarlo ‘Foley’. Il nostro primo aiuto regista Paul Barry ha detto ‘Sì, certo al cento per cento, non preoccuparti. Faremo così: lo chiameremo ‘Foley’. Solo tu verrai chiamato ‘Jamie’. Senza problemi’. Non sono passati neanche 10 minuti, così come per tutto il tempo delle riprese, che quando sentivo chiamare ‘Jamie,’ io mi giravo. Sai cosa? Non cercavano mai me“, dice l’attore ridendo.

Il caso ha voluto che ci fosse anche un’ altra James … la stessa E L James, conosciuta da tutti semplicemente come Erika, la cui presenza quotidiana sul set è stata inestimabile, essendo la fonte inesauribile di tutti i dettagli di Cinquanta sfumature. Brunetti ammette: “Ha trascorso più tempo lei sul set, di Mike e me che siamo i produttori, e per di più, lei è la fonte. Ha guardato ogni fotogramma delle riprese, si è messa a disposizione per eventuali domande, ed è intervenuta laddove necessario. In passato ho lavorato su altri adattamenti di libri, ma quando l’autore è in un altro stato, o in un altro paese, non è la stessa cosa di quando è presente sul set”.

Con il suo cappellino ben in testa con la scritta “autore”, E L James ribadisce: “Tutti i libri di ‘Cinquanta sfumature‘ sono dei romanzi rosa, punto – e quindi dovrebbero essere, e si spera siano, dei film romantici. In questo, si scopre di più, si va più in profondità, con accenni del passato di Christian che mettono in pericolo la stabilità della sua relazione. Questo è uno dei motivi per cui è più scuro, Nero“.

“Christian nasconde un sacco di strani segreti”, suppone la Johnson. “Per far sì che la loro storia funzioni, Ana gli ha dato un ultimatum: nessun segreto. Voleva, doveva sapere, ma di fronte ad alcune verità, si sente ferita. Ma continua ad amarlo, consapevole degli sforzi che lui sta facendo per lei”.

La parola comune a tutti, “profondità”, vale anche per il distaccato e intrigante Mr Grey, i cui primi danni familiari vengono descritti in Nero. L’autrice aggiunge: “E’ difficile, complicato, psicologicamente danneggiato per mano di un genitore o una persona cara. Ma il capo di un’unità traumatica di un ospedale americano, mi ha spiegato che con la storia di Christian, ero riuscita in modo credibile a mostrare tutti i disordini psicologici che presenta una persona che aveva subito un trauma da piccolo, e poi da adolescente, con l’incontro con Elena. Ho avuto l’onore, e la consapevolezza di portare questo esempio nei film”.

Per la trasposizione cinematografica dei due romanzi Nero e Rosso la produzione ha impiegato 103 giorni di riprese (il doppio, in media, di un film ad alto budget) . Questa maratona delle riprese non doveva essere sottovalutata. Marcus Viscidi commenta: “Consci del calendario, non abbiamo mai esagerato nelle riprese quotidiane; non dovevamo sottoporre gli attori a troppe ore lavorative, mettendo a rischio la loro sopravvivenza all’esperienza, e la qualità delle loro interpretazioni”.

Dal suo punto di vista la Johnson afferma: “La cosa bella è stata conoscere meglio gli altri membri del cast, cosa che sicuramente ci ha avvantaggiato nel ritratto dei nostri personaggi”.

Le riprese principali si sono suddivise tra i due titoli, in 42 giorni per Nero, e 44 per Rosso, mentre 17 sono i giorni in cui sono state girate delle scene di entrambi i film. Le riprese quindi non hanno seguito un ordine cronologico, (anche se si è tentato ove possibile di girare in sequenza), al fine di massimizzare i tempi, le risorse e le finanze … con una sola eccezione. Le scene più accese tra Ana e Christian, la maggior parte delle quali avvengono nella Stanza Rossa, sono state registrate alla fine degli orari di riprese (una pratica già messa in atto durante Cinquanta sfumature di grigio).

Essendo il capo, Foley non solo coordinava le centinaia di collaboratori che lavorano per realizzare i film, ma in scala più ridotta, doveva anche aiutare gli artisti a tenere il punto della storia dei loro personaggi, per avere il giusto atteggiamento mentale richiesto in ogni scena.

Brunetti approfondisce l’argomento dicendo: “Avevo in testa una confusione totale: un giorno si giravano le scene di Rosso, e poi il giorno successivo, o, in alcuni casi, nel corso della stessa giornata, c’erano delle scene di Nero. C’era un andirivieni di attori coinvolti in un set, che magari erano chiamati a registrare il seguito di ciò che nella storia accadeva settimane prima. Per me è difficile parlarne anche adesso, perché nella mia testa mi viene il dubbio se un fatto appartiene a Rosso o a Nero. James, invece avendo fatto pratica in House of CardsGli Intrighi del Potere è riuscito a seguire tutto magistralmente”.

La Harden riflettendo su uno dei compiti più delicati di Foley, dice: “James ed io abbiamo parlato del fatto che ci sono un migliaio di scelte emotive in cui possono identificarsi molti spettatori: ma qui parliamo di un mondo di fantasia, quindi bisognava trovare il giusto equilibrio tra fantasia e realtà, e capire cosa fare esattamente. Cosa è eccessivo? Cosa non è sufficiente? Qual è il giusto equilibrio qui? Qual è la strada più giusta da percorrere? “.

La produzione è ritornata a Vancouver, per ritrovare le location legate ai personaggi nel primo film, e inoltre la natura mutevole del clima … viene considerata un vantaggio. Viscidi commenta: “Il tempo rispecchia il temperamento, a dir poco, e in realtà per noi aveva un senso. Ad esempio, abbiamo potuto filmare l’oscurità degli uffici della SIP quando il tempo era nuvoloso e piovoso, il che ha dato suspense alla storia. Più tardi, quando è uscito il sole, abbiamo girato dei pezzi di Rosso, in piena estate, dando un tono completamente diverso. Certo, a volte ci sono stati dei problemi nella tabella di marcia, ma nel complesso, è stato molto efficace ed è stata la decisione giusta”.

Le riprese sono iniziate il 16 febbraio del 2016, al terzo piano di un piccolo edificio uso ufficio per riprodurre le stanze della SIP. Successivamente, le riprese si sono svolte in un ospedale psichiatrico operativo, dove le squadre hanno ricreato il pronto soccorso in cui Christian, a 4 anni, incontra per la prima volta la madre adottiva, la Dottoressa Grace Trevelyan Grey. Un boschetto di alberi invece è stato utilizzato dallo scenografo Coates e dal fotografo dell’unità DOANE GREGORY per scattare le fotografie di Dakota, che sono poi state riutilizzate nella mostra di José.

Il quartiere vivace dello shopping e della vita notturna di Gastown, ha rappresentato gli esterni degli uffici della SIP, così il luogo di ristoro degli impiegati della SIP, e il Lori’s Bar.  In seguito, la produzione è tornata a Powell Street che il pubblico conosce come l’appartamento di Anastasia (già in Cinquanta Sfumature di grigio).

Nel corso delle riprese, la produzione è tornata a girare le scene dell’attico di Christian al Motion Picture Park vicino a Burnaby, ed ai North Shore Studios. In quest’ultimo, in tre teatri di posa sono stati allestiti la camera da letto, il bagno, il ripostiglio, la palestra, la biblioteca, lo studio, la cucina, il soggiorno, la cantina dei vini, la sala da pranzo e la cabina armadio / spogliatoio di Ana, mentre la Stanza Rossa è stata allestita al CMPP.

Il momento della mostra nella galleria d’arte, dove Christian si avvicina ad Ana dopo la loro rottura alla fine del primo film, è stato ricreato allo Yaletown Roundhouse, un centro artistico ricreativo di valenza architettonica e storica di Vancouver. Il Roundhouse era originariamente composto da un gruppo di edifici, costruiti per conservare e riparare le locomotive a vapore dell’epoca, e risale al 1888. Con l’avvento dei motori diesel, le strutture sono state progressivamente abbandonate. Prima restaurata e rinnovata nel 1986 in occasione dell’Esposizione Mondiale, la proprietà che ha subìto un cambio di destinazione d’uso, è stata consegnata al Vancouver Board of Parks and Recreation nel marzo del 1997. In aggiunta alle gigantografie degli scatti “candid” di Ana (trasformate in stampe di alluminio, per un effetto più luminoso), sono stati esposti alcuni scatti del portafoglio personale di Gregory, come fossero opere di José.

Per avere una reazione ad effetto sorpresa di Dakota di fronte alle sue foto: “Abbiamo fatto di tutto per impedirle di vedere queste immagini fino alla sera in cui abbiamo girato la scena”, ricorda Gregory.

Dopo più riprese presso i teatri di posa, la produzione ha utilizzato un salone di lusso nella via modaiola di South Granville – originariamente progettata dal famoso architetto di Vancouver, Arthur Erickson – per l’ Esclava, il salone in comproprietà di Christian ed Elena. Il vociferare di questa location dove sono state girate le prime scene con Kim Basinger, ha costretto la produzione a prendere degli ulteriori accorgimenti. Viscidi rivela: “Con Kim, siamo stati particolarmente attenti a non mostrarla al pubblico durante gli spostamenti dalla roulotte, per non rivelare che faceva parte del film; volevamo aspettare l’uscita delle immagini che la ritraevano nella parte di Elena”.

Ma questo non è bastato, col progredire delle riprese, a placare la presenza delle flotte di immancabili fan di Cinquanta Sfumature / E L James, sui luoghi delle scene, soprattutto a Vancuver.

La produzione, successivamente si è impegnata nelle riprese consecutive della festa di compleanno in famiglia di Christian, e delle prime scene sfarzose del gala mascherato. Gli  interni e gli esterni della tenuta dei Grey sono stati nuovamente rappresentati dalle case storiche signorili note come Casa Mia e Rio Vista, le stesse già visitate in Cinquanta sfumature di grigio.

E’ durante la sequenza della festa di compleanno, che Ana reagisce violentemente alla presenza di Elena Lincoln, una scena che ha richiesto una particolare preparazione sia per la Johnson che per uno dei produttori. Viscidi racconta: “Lanciare un drink in faccia a qualcuno, e farlo in modo sicuro, non è una cosa facile. Abbiamo iniziato a fare pratica utilizzando un bicchiere vuoto pieno d’acqua – anche se avrei preferito ci fosse stata della vodka. E’ stata questa la preparazione, prima di versarlo in faccia a Kim per le riprese”.

Si sono susseguite, poi, le prime scene del gala di beneficenza, che sulla carta si svolge in un tendone dietro la proprietà dei Grey. Brunetti spiega: “Ci faceva piacere tornare ai luoghi di origine in cui abbiamo girato precedentemente, che era una cosa fantastica, ad eccezione del ballo in maschera, in quanto Casa Mia non disponeva di un ampio cortile che potesse ospitare l’evento. Inoltre, volevamo essere sicuri che la casa e il ballo fossero collegati tra loro. Così, abbiamo ripreso la facciata del palazzo – con il cameriere, le auto in arrivo e gli ospiti che gironzolavano, e gli interni della casa. Poi, attraverso un’uscita sul retro, in una zona dove abbiamo creato l’ingresso del ballo in maschera, ci abbiamo posizionato i mangiatori di fuoco, i giocolieri e i cerimonieri in maschera lungo la passerella che porta al tendone, per accogliere gli ospiti. Le riprese sono proseguite al Convention Centre, circa un mese più tardi, sul set completo”.

Nel corso della riprese di Nero e Rosso, il direttore della fotografia John Schwartzman e il regista Foley hanno consapevolmente adottato uno stile di illuminazione a sostegno dei movimenti della telecamera che fluttuava intorno gli attori. “Il movimento della telecamera stessa aggiunge suspense e drammaticità, oltre che una sorta di pericolo che possono incutere questi personaggi”, descrive Brunetti.

Le riprese sono continuate a bordo di uno yacht di lusso della lunghezza di 38 metri, Kaori, che ha riprodotto il vascello di Christian, Grace. Costruito nel 1992 e completamente ristrutturato nel 2006, con gli esterni della C.W. Paine Yacht Design, Inc. e gli interni di Jane Plachter, il ​​’Grace’ diventa l’unico luogo sicuro per scampare alla minaccia Leila. Attraccato al Vancouver Rowing Club lo yacht poteva contenere un massimo di 30 membri della troupe a bordo per girare le scene della navigazione a vela, con 6 barche di supporto al seguito per tutto il tempo. Le scene più romantiche della coppia sotto il ponte del ‘Grace’ sono state girate in un teatro di posa riservatissimo allestito ai CMPP.

Le riprese dell’avventura di Christian al comando dell’elicottero della Grey Enterprises – in realtà un Airbus H130, del valore di oltre 3 milioni di dollari – si sono svolte in un secondo momento, con ROBINNE LEE a bordo come COORos Bailey, in rotta per un meeting verso Portland. In questo caso sono stati utilizzati sia il green screen che l’ambiente (purtroppo, all’esterno con un tempo di 84ºF, in un campo vicino i teatri di posa di Burnaby – fortunatamente E L James ha organizzato un carretto di gelati per aiutare il cast e la troupe a superare il caldo).

Il caldo ha effettivamente beneficiato pochi giorni dopo, per le immagini di Mumford e Grimes, alias una vacanza ai Caraibi di Kate e Elliot, catturate tramite un iPhone … in una spiaggia di fortuna in un campo adiacente al Boundary Bay Airport, con palme, sabbia e amaca, arricchendo le giornate assolate con un tocco tropicale.

Terminate finalmente le riprese del ballo in maschera all’interno del centro congressi,  Nelson Coates ricorda: “Abbiamo girato i pezzi del build-up circa un mese prima, e poi abbiamo realizzato l’evento completo e rivisto i risultati di ciò che abbiamo pensato e pianificato per circa 6 mesi. Si spera sempre che il proprio lavoro abbia aiutato ad alzare il livello delle prestazioni; ho anche ricevuto i complimenti dei macchinisti e dei tecnici. La notte prima delle riprese, eravamo fuori dalla tenda: Foley mi ha chiamato all’interno per dirmi: ‘Non so … tra poco inizia tutto’,  e scoppia a ridere. Poi ha aggiunto: ‘E’ tutto così bello, sorprendente: è meraviglioso!’. E’ stato davvero gratificante”.

Per aggiungere ulteriore lusso e magia all’evento, la produzione ha reclutato il cantante José James e la sua banda, per occuparsi dell’intrattenimento del gala. Viscidi riferisce: “E’ un perfetto crooner, ed interpreta alla grande la versione di Frank Sinatra dello standard di Cole Porter, ‘I’ve Got You Under My Skin’. Il giorno antecedente l’inizio delle riprese, abbiamo realizzato una pre-registrazione … a Los Angeles presso Capitol Records, dove Frank nei primi anni ’50 ha iniziato la registrazione degli strepitosi arrangiamenti di Nelson Riddle, tra cui ‘I’ve Got You Under My Skin’. Quindi, non solo José è stato spiazzato da ciò, ma siamo anche stati in grado di recuperare il microfono originale con cui Sinatra ha cantato la canzone. José quasi non riusciva a cantare, era esterrefatto. Ma è andato tutto bene, e dopo un viaggio rapido in aereo, la sera successiva era pronto a cantare su questo incredibile set”.

Dopo 98 giorni di riprese, la produzione è terminata a Vancouver Lunedì 4 luglio del 2016.

 

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Fantasmi del passato che tornano a tormentare, incidenti in elicottero, esplorazione sessuale, vendetta, stile di vita di un miliardario, Thomas Hardy, sadismo, cicatrici di abbandono, atti di carità, maschere veneziane, giocattoli per adulti … senza dubbio la quantità inebriante di soggetti e oggetti che EL James ha inserito nella sua trilogia campione di vendite, ha contribuito ad alimentare il desiderio globale di seguire la storia di Christian Grey e Anastasia Steele.

Ma non importa il livello di stravaganza o profondità di depravazione che entra nella loro storia: tutto si riduce a una cosa. Dakota Johnson conclude: “Sì, ci sono componenti della sensualità e della sessualità, ma è soprattutto una storia d’amore tra due persone complicate, intelligenti e poliedriche. I diversi aspetti della loro personalità e della vita, le diversità familiari, o di lavoro, o le preferenze sessuali … tutte queste cose nella storia girano intorno al fatto che sono solo follemente, profondamente, ferocemente innamorati l’uno dell’altra”.

 

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Universal Pictures presenta una produzione Michael De Luca: Cinquanta sfumature di nero, interpretato da Dakota Johnson, Jamie Dornan e Marcia Gay Harden. Il casting per il film è di Laray Mayfield e Julie Schubert, e la musica è da Danny Elfman. Il supervisore musicale del dramma è Dana Sano. Costumi di Shay Cunliffe, montaggio a cura di Richard Francis-Bruce, ACE. Il Direttore della fotografia è John Schwartzman, ASC, BSC, e lo scenografo è Nelson Coates. Il dramma è prodotto da Michael De Luca, p.g.a., E L James, p.g.a., Dana Brunetti, p.g.a. e Marcus Viscidi, p.g.a. Il film è basato sul romanzo di E L James, tratto da una sceneggiatura di Niall Leonard. Cinquanta sfumature di nero è diretto da James Foley. © 2017 Universal Studios. www.fiftyshadesmovie.com

 

IL CAST ARTISTICO

 

DAKOTA JOHNSON (Anastasia Steele) si è annoverata tra gli astri nascenti del firmamento hollywoodiano, con il ritratto di Anastasia Steele nell’adattamento cinematografico campione d’incassi del romanzo best seller di E.L. James, Cinquanta Sfumature di Grigio.

In seguito ha recitato in due lungometraggi di successo presentati al Festival di Venezia: al fianco di Johnny Depp nel biopic su James Bulger “Black Mass- L’Ultimo Gangster”, diretto dal regista Scott Cooper, e nel remake ad opera del regista Luca Guadagnino A Bigger Splash, de “La Piscine”, al fianco di Tilda Swinton, Ralph Fiennes e Matthias Schoenaerts.

Ha inoltre ripreso il suo ruolo di Anastasia Steele anche in “Cinquanta Sfumature di Rosso“, che uscirà nel 2018, e tornerà a lavorare con Guadagnino nel thriller Suspiria.

La Johnson, recentemente è apparsa nella commedia della New Line / Warner Bros “Single ma non troppo” interpretato al fianco di Rebel Wilson, Leslie Mann e Alison Brie.

Ha infiammato le scene con la sua performance nel film di David Fincher, acclamato dalla critica, “The Social Network”, scritto da Aaron Sorkin, per poi arrivare ai ruoli nelle commedie di successo, “5 anni di fidanzamento” e 21 Jump Street, interpretata al fianco di Jonah Hill e Channing Tatum.

 

Nato in Irlanda del Nord, l’attore JAMIE DORNAN (Christian Grey) ha ricevuto il plauso della critica per la sua interpretazione di uno spietato serial killer nel dramma criminale della BBC The Fall: caccia al Serial Killer, al fianco di Gillian Anderson. La serie, uscita nel 2013, è stata il dramma più quotato del canale in otto anni. Per la sua performance, Dornan ha ricevuto una nomination al BAFTA Television Award come Miglior Attore, due Irish Film & Television Awards per il Miglior Attore Televisivo; un Irish Film Board come Attore Emergente, e il Breakthrough Award del Broadcasting Press Guild. La seconda stagione ha debuttato nell’ inverno del 2014 nel Regno Unito, e nel mese di gennaio negli Stati Uniti. Dornan recitato nella miniserie di Channel 4 New Worlds, che è andato in onda nel Regno Unito nella primavera del 2014. Il dramma storico descrive il terrore e i disastri vissuti sia in Inghilterra che in America al tempi della guerra civile inglese. Nel 2011, alla sua prima serie televisiva statunitense, Dornan ha ritratto il complesso duplice ruolo dello sceriffo Graham e del Cacciatore per tre stagioni sul dramma fantasy della ABC C’era una volta, al fianco di Ginnifer Goodwin, Jennifer Morrison e Robert Carlyle.

Dornan ha debuttato nel 2006 nel film epico storico premio Oscar® di Sofia Coppola Marie Antoinette, in cui ha interpretato il ruolo del Conte Axel Fersen, l’amante di Kirsten Dunst alias Maria Antonietta. Nel 2009, ha recitato nel film indipendente britannico Shadows in the Sun, con Jean Simmons e James Wilby. Dornan ha svolto il ruolo di Joe, un giovane solitario che cambia la vita di una famiglia, aiutandoli a riscoprire le proprie radici. Nel 2013, ha partecipato al film belga Cuori in Volo, insieme ad Anthony Head e Max Pirkis, uscito in Europa nel 2014.

Nel 2016, Dornan è apparso in The 9th Life of Louis Drax, interpretato anche da Aaron Paul e Sarah Gadon, che segue la storia di uno psicologo, il dottor Allan Pascal (Dornan), che inizia a lavorare con un bambino che ha subito un incidente quasi fatale, e si ritrova coinvolto in un mistero che tocca i confini della fantasia e della realtà. Quello stesso anno, ha interpretato il ruolo di Pat Quinlan La battaglia di Jadotville di Parallel Films, una storia militare basata sull’assedio del 1961 di 150 soldati irlandesi delle Nazioni Unite, in Congo. Tra gli altri film più recenti ricordiamo Missione Anthropoid, interpretato anche da Cillian Murphy, e l’imminente Untogether, che vede protagonisti anche Lola Kirke e Alice Eve.

 

L’attore ERIC JOHNSON (Jack Hyde) sta rapidamente affermandosi come un uomo che esprime profondità e conflitto all’interno della vasta gamma di personaggi che ritrae, sia in televisione e al cinema.

Prossimamente, Johnson riprenderà il ruolo del complicato Jack Hyde, la nemesi di Christian Grey, nel film di James Foley Cinquanta sfumature di rosso, con Dakota Johnson.

Johnson ha interpretato il razzista ma altamente qualificato Dott. Everett Gallinger nelle due stagioni della serie di telefilm di Cinemax The Knick, diretta dal regista premio Oscar® Steven Soderbergh. Johnson ha recitato al fianco di Clive Owen nell’audace dramma storico, che ha esplorato le vite professionali e personali del personale dell’ospedale Knickerbocker di New York. Altri suoi crediti televisivi includono: Orphan Black, Criminal Minds, Saving Hope e Rookie Blue.

Johnson di recente ha terminato le riprese della webseries di Zoe Cassavetes, Junior, che esplora la psiche e la sessualità sfrenata degli adolescenti cresciuti con i social media. La serie verrà lanciata sulla nuova piattaforma Blackpills.

Johnson attualmente risiede a Toronto, in Canada.

 

VICTOR RASUK (José) è un talento interessante che ha accumulato una grande mole di lavoro, tra l’altro in continua espansione, grazie alla sua versatilità. Rasuk è apparso al fianco di Dakota Johnson e Jamie Dornan nel ruolo centrale di José Rodriguez nel film diretto da Sam Taylor-Johnson Cinquanta sfumature di grigio.

Rasuk di recentemente ha completato le riprese del capitolo finale della trilogia Cinquanta sfumature di Rosso, oltre al film indipendente di Sonya Goddy Holy New York. Rasuk ha debuttato nel cinema in Long Way Home (2002), presentato in anteprima al Sundance Film Festival. Per la sua performance, Rasuk ha ottenuto una nomination ai Film Independent Spirit Award per la Migliore Prestazione di Debutto.

La sua fama è proseguita con buone performance nel ruolo della leggenda dello skateboard Tony Alva in Lords of Dogtown di Catherine Hardwicke, per TriStar Pictures. Basato sul documentario di Stacy Peralta Dogtown and Z-Boys, il film ha come co-protagonisti Heath Ledger, Emile Hirsch e Johnny Knoxville. Nel 2008, Rasuk ha recitato al fianco di Joseph Gordon-Levitt e Channing Tatum nel film di Kimberly Peirce Stop – Loss, e con Benicio Del Toro nel film di Steven Soderbergh Che: L’argentino. Il suoi lavori più recenti comprendono Being Flynn, al fianco di Robert De Niro e Julianne Moore; Jobs con Ashton Kutcher; e Godzilla, con Aaron Taylor-Johnson ed Elizabeth Olsen.

In televisione, Rasuk è noto per il suo ritratto di Cameron “Cam” Calderon nella serie pluri-nominata How to Make It in America della HBO. Inoltre, ha avuto un ruolo ricorrente nella stagione finale della serie drammatica E.R. Medici in prima linea, ed una parte nel dramma della CBS Stalker di Kevin Williamson. Rasuk è apparso ultimamente nella serie TV statunitense Colony.

Nata a New York, Rasuk ha iniziato a recitare a 14 anni. Nel 2000, ha partecipato al cortometraggio di Peter Sollett Five Feet High and Rising, che ha ottenuto riconoscimenti sia al Sundance festival che a Cannes. Rasuk ha continuato a studiare recitazione alla Professional Performing Arts School e agli HB Studio di Manhattan, prima di collaborare nuovamente con Sollett su Long Way Home.

 

LUKE GRIMES (Elliot Grey) insegue senza paura ruoli impegnativi, che si evolvono con ogni nuovo progetto, e sta rapidamente diventando uno degli attori più richiesti di Hollywood, sia per il cinema indipendente che mainstream.

Grimes è stato recentemente protagonista del film di Antoine Fuqua I magnifici sette, con Denzel Washington e Chris Pratt. Il film, che si basa sull’omonimo Western americano del 1960, parla di sette pistoleri che vengono assoldati per proteggere un piccolo villaggio da una banda di banditi. Sony Pictures Entertainment ha distribuito il film il 23 settembre 2016.

Il prossimo anno, Grimes riprenderà il suo ruolo di Elliot in Cinquanta sfumature di rosso, dando seguito alle sue performance nei film di successo Cinquanta sfumature di grigio e Cinquanta sfumature di nero. Nella serie, Grimes interpreta il fratello adottivo più grande di Christian Grey, interpretato da Jamie Dornan. La Universal Pictures rilascerà il film il 9 febbraio 2018.

Grimes è stato visto l’ultima volta in Freeheld: Amore giustizia, uguaglianza, al fianco di Ellen Page, Julianne Moore e Steve Carell. Basato su una storia vera, Grimes ha ritratto Todd Belkin, un poliziotto che non dichiara al suo reparto la sua omosessualità, e che per solidarietà con la collega, Laurel Hester (Moore), esce allo scoperto per sostenerla nella lotta contro il governo locale per i diritti del convivente.

Nel 2014, Grimes ha recitato con Bradley Cooper nel film candidato all’Oscar® American Sniper. Diretto da Clint Eastwood, il film è stato nominato per sei statuette, tra cui Miglior Film, ed ha registrato i maggior incassi dell’anno, raggiungendo quasi 550 milioni di dollari ai botteghini di tutto il mondo.

Per il suo debutto, Grimes ha recitato nel thriller All the Boys Love Mandy Lane, che racconta la storia di un ammiratore respinto che decide di eliminare i suoi rivali. Tra gli altri suoi film ricordiamo: la dark comedy The Assassination – Al Centro del Complotto al fianco di Bruce Willis, e Shit Year, di fronte a Ellen Barkin, presentato in anteprima al Festival di Cannes nella sezione parallela “Quinzaine des Réalisateurs”. Inoltre, Grimes anche recitato in The Wait, con Chloë Sevigny, Squatters con Richard Dreyfuss; e Forever, con Deborah Ann Woll. Grimes inoltre è apparso nel successo internazionale Taken 2.

Sul piccolo schermo, Grimes ha recitato nella serie drammatica di Greg Berlanti Brothers & Sisters, e nella fortunata serie True Blood della HBO.

Figlio di un pastore Pentecostale di Dayton, in Ohio, Grimes ha trascorso le estati al campo estivo della chiesa, dove ha imparato a suonare la batteria, sviluppando l’altra sua passione: la musica.

Prima di trasferirsi a Los Angeles, Grimes ha studiato recitazione a New York, laureandosi presso l’American Academy of Dramatic Arts.

 

In quello che si potrebbe definire ‘un batter d’occhio’, l’artista inglese di origine kosovara RITA ORA (Mia Grey) è diventata una delle donne più famose a livello globale nel settore dell’ intrattenimento. Ha firmato un contratto con la Roc Nation, la società di Jay Z, appena diciottenne, quando ha registrato il suo primo album, Ora, volato in testa alle classifiche nel 2012, che includeva quattro singoli N° 1, “R.I.P.” scritto da Drake, “Doing It” in cui ha unito le forze con  Charli XCX, “Black Widow” di Iggy Azalea; è diventato l’ambasciatrice globale per Rimmel London; ha disegnato 15 collezioni Adidas che sono state tra le più vendute del marchio; ha collaborato su una linea di Tezenis; e ha ottenuto ruoli nella trilogia di Cinquanta sfumature di grigio, Fast and Furious 6 e Southpaw- L’Ultima sfida di Antoine Fuqua. “Volevo controllare il mio destino, creandomi un impero, così mi sono cimentata in cose che so fare meglio. Tutto sta nel modo in cui si agisce, come si parla, psicologicamente ‘bisogna portare qualcosa di buono’, dice la Ora.

Ora, dopo la sua celebre presenza sui canali britannici, sia come coach di The Voice della BBC, che come giudice di X Factor UK, la Ora sta puntando alla televisione statunitense. Essendo la nuova presentatrice della rinnovata serie di America’s Next Top Model di VH1, la Ora incarna lo sforzo dello show di scoprire non solo una modella, ma un marchio, un’ambasciatrice ed una presenza sui social media.

Nonostante il suo enorme successo come attrice e imprenditrice, è con la sua musica che occupa il centro della scena per il futuro. Dopo essere salita alla ribalta nel 2012 con il suo singolo di debutto “Hot Right Now”, Ora ha continuato a girare a lungo in Europa, negli Stati Uniti e in Asia, esibendosi su alcuni dei palchi più prestigiosi di tutto il mondo: dal Vaticano a Glastonbury alla Casa Bianca. Nel febbraio 2015, la Ora ha eseguito il brano scritto da Diane Warren “Grateful” agli 87° Annual Academy Awards, visto da milioni di persone in tutto il mondo. Ha poi presentato il brano “Body on Me” (featuring Chris Brown) al Jimmy Kimmel Live, Good Morning America e The Ellen DeGeneres Show nell’ autunno del 2015.

Rita Ora ha recentemente firmato un nuovo accordo con la Atlantic Records, che rilascerà il suo attesissimo album di debutto negli Stati Uniti. “Con questo album, voglio confermarmi come rock star. Devo combattere ogni giorno. Devo ancora lavorare sodo. Sto gettando le basi di un grande progetto. E’ questo il mio approccio”.

 

ELOISE MUMFORD (Kate) interpreta Kate Kavanagh nella trilogia della Universal Pictures di Cinquanta Sfumature, tratti dai romanzi best-seller di E L James.

I suoi precedenti crediti cinematografici includono ruoli da protagonista nella commedia di Matt Jones The Night Is Young, al fianco di Kelen Coleman; Senza Uscita di Joe Johnston per la Blumhouse, al fianco di Max Minghella; Drones di Rick Rosenthal con Matt O’Leary; In the blood di John Stockwell, e Una Spia al liceo di Tom Vaughn per la Weinstein Company.

Laureata presso la New York University Tisch School of the Arts nel 2009, la Mumford ha sostituito Elisabeth Moss in Speed-the-Plow a Broadway durante la scuola, in definitiva recitando al fianco di William H. Macy e Raúl Esparza. Quello stesso anno, ha recitato come protagonista femminile di fronte a Jesse Eisenberg nel premiato cortometraggio Some Boys Don’t Leave.

Nel 2010, la Mumford ha debuttato in una serie televisiva con il ruolo di Lindsay al fianco di Jimmy Wolk e Jon Voight, nella breve serie acclamata dalla critica della FOX Lone Star. Alla Mumford è poi stato offerto un ruolo da protagonista nella serie della DreamWorks / ABC The River, al fianco di Bruce Greenwood e Joe Anderson, andata in onda nel 2011-2012, e poi ha recitato al fianco di Patrick Fugit nel thriller della ABC Reckless per la regia di Martin Campbell.

 

MAX MARTINI (Jason Taylor) è diventato famoso per aver partecipato al film di David Mamet Redbelt, e alla serie della CBS The Unit. I suoi crediti cinematografici includono Colombiana di Oliver Megaton, The Great Raid – un pugno di eroi di John Dahl, Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg, e Contact di Robert Zemeckis.

Martini ha anche recitato al fianco di Tom Hanks nel film di Paul Greengrass nominato agli Accademia Award® Captain PhillipsAttacco in mare aperto, e Pacific Rim di Guillermo del Toro per Legendary Pictures e Warner Bros. Oltre al primo capitolo della trilogia della Universal Pictures Cinquanta sfumature di grigio e Sabotage di David Ayer, Martini ha recentemente recitato nel film di Michael Bay 13 Hours. Inoltre ha ritratto il personaggio del titolo nel western di Shane Black Edge, per Amazon Studios. Martini a breve apparirà in Spectral della Legendary, su Netflix, al fianco di Emily Mortimer.

 

Originaria di Melbourne, in Australia, BELLA HEATHCOTE (Leila Williams) sta diventando una delle attrici più richieste di Hollywood. Nel 2010, dopo aver ricevuto l’Heath Ledger Scholarship Award per la sua interpretazione in Beneath Hill 60, un film australiano di guerra, la Heathcote si è trasferita a Los Angeles per proseguire la sua carriera di attrice, lavorando con una lunga lista di premiati registi. Nel 2012, è stata inserita da Variety nella lista dei “10 Attori da tenere d’occhio”.

Di recente ha finito di girare le riprese del film indipendente Professor Marston & the Wonder Women,un biopic sul creatore di Wonder Woman interpretato anche da Luke Evans e Rebecca Hall.

Nel 2016 l’attrice si è unita al cast della seconda stagione della serie originale drammatica prodotta da Amazon The Man in the High Castle. Basata sul romanzo storico di Philip K. Dick, la serie è ambientata in un universo storico alternativo con un’America grigia e divisa del 1962, i nazisti al potere di gran parte dell’Europa orientale e il Giappone imperiale regna sugli stati occidentali, e tra loro una zona neutrale. Heathcote interpreta Nicole Dormer, una giovane documentarista di Berlino. L’attrice è stata confermata per la terza stagione nel 2017.

Nel 2016 la Heathcote ha recitato con Lily James, Sam Riley, Lena Headey e Jack Huston nella reinterpretazione del capolavoro cinematografico Orgoglio e pregiudizio e zombie il classico di Jane Austen sulle relazioni intricate di gente proveniente da diverse classi sociali nel 19° secolo in Inghilterra, che si trova di fronte ad una nuova sfida: un esercito di zombie;  ed in The Neon Demon, un horror su un’aspirante modella di Los Angeles, la cui giovinezza e vitalità saranno divorate da un gruppo di donne ossessionate dalla bellezza, che useranno ogni mezzo necessario per prenderle quello che ha.

Tra i suoi lavori precedenti troviamo: Professore per amore, con Hugh Grant e Marisa Tomei; Not Fade Away di David Chase, su un gruppo di amici che formano una rock band nei sobborghi del New Jersey provando a sfondare negli anni ’60, e Dark Shadows di Tim Burton, la come protagonista femminile al fianco di Johnny Depp. La Heathcote ha fatto il suo debutto al cinema nel 2008 nel film Acolytes, ed è nota anche per la sua interpretazione nella serie drammatica australiana Neighbors.

Attualmente vive a Los Angeles.

 

Fin dal suo debutto cinematografico al fianco di Robert Redford nel film di Barry Levinson Il Migliore, KIM BASINGER (Elena Lincoln) è apparsa in più di 40 film, e si è affermata come icona degli schermi internazionali. La Basinger ha vinto un Oscar® nel 1998 per il suo ruolo nel film acclamato dalla critica della Warner Bros., L.A. Confidential, tratto dall’omonimo romanzo di James Ellroy. Il film, diretto da Curtis Hanson, ha ottenuto nove nomination agli Academy Award®, e la Basinger ha ricevuto un Golden Globe, uno Screen Actors Guild Award ed una nomination ai BAFTA Award.

La Basinger recentemente è apparsa in The Nice Guys, al fianco di Russel Crowe, con cui aveva già lavorato in L.A. Confidential. Il film segue le vicende di due investigatori privati ​​(Ryan Gosling e Crowe) mentre indagano sull’apparente suicidio di una porno star nel 1970 a Los Angeles e, successivamente, scoprono che si tratta invece di una cospirazione. La Basinger interpreta un procuratore distrettuale nonché madre della vittima, che assume Gosling e Crowe. Il film è stato diretto da Shane Black (Kiss Kiss Bang Bang), e prodotto da Joel Silver per la Warner Bros.

Nel 2014, la Basinger ha recitato in I Am Here, in cui interpreta il ruolo di Maria, una donna in carriera che non può avere figli. Prodotto esecutivamente da Lars von Trier, e scritto e diretto da Anders Morgenthaler, il film segue Maria mentre corrompe un nano che verte in condizioni disperate, per aiutarla a rintracciare un giro di prostituzione vicino al confine ceco, dove vengono venduti i neonati. Peter Stormare, Jordan Prentice e gli attori tedeschi Sebastian Schipper e Sophie Rois sono gli altri protagonisti del film.

Nel 2013, la Basinger è apparsa al fianco di Robert De Niro, Sylvester Stallone, Alan Arkin e Kevin Hart nel film della Warner Bros. Il Grande Match. Il film, diretto da Peter Segal, segue due ex pugili, rivali da sempre, che decidono di sfidarsi dopo 30 anni, in un ultimo epico incontro.

Nel 2008, la Basinger ha recitato in The Informers – Vite oltre il limite, un film drammatico basato su racconti di Bret Easton Ellis. L’attrice ha recitato al fianco di Billy Bob Thornton, Mickey Rourke e Jon Foster. Nello stesso anno, la Basinger è apparsa in The Burning Plain – il confine della solitudine, scritto e diretto da Guillermo Arriaga, che vede protagoniste anche Charlize Theron e Jennifer Lawrence, per Magnolia Pictures. Ha ottenuto il plauso della critica per il suo ruolo nel film, che è stato proiettato ai festival di Venezia e Toronto.

Nel 2006, ha recitato nel thriller della 20th Century Fox, The Sentinel, con Michael Douglas e Kiefer Sutherland. La Basinger ha interpretato la First Lady Sarah Balletine, che si ritrova nel mezzo di un complotto per l’assassinio del Presidente. Il film è stato diretto da Clark Johnson.

Nel 2004, la Basinger ha ricevuto il plauso della critica per la sua commovente performance al fianco di Jeff Bridges nel film della Focus Features The Door in the Floor, basato sul romanzo di John Irving, A Widow for One Year. Nel 2004, ha recitato anche nel thriller della New Line Cinema Cellular, al fianco di Chris Evans.

Nel 2002, Kim Basinger è stata co-protagonista al fianco di Eminem in 8 Mile della Universal, ed in People I Know di Miramax, con Al Pacino e Tea Leoni. Nel 2000, ha recitato nel film della Paramount La Mossa del diavolo, diretto da Chuck Russell e interpretato anche da Jimmy Smits e Rufus Sewell. Quell’anno, la Basinger ha anche interpretato il film di Hugh Hudson Sognando l’Africa per la Columbia Pictures. Il film è stato girato interamente a Venezia, in Italia e in Sud Africa, e si basa sulla storia vera best-seller dell’attivista keniota Kuki Gallmann.

I crediti cinematografici della Basinger includono il film campione d’incassi della Warner Bros. Batman; il thriller sensuale 9 settimane e 1/2 di Adrian Lyne; Nessuna pietà; Ready to Wear (Prêt-à-Porter) e Follia d’amore di Robert Altman; Analisi finale, con Richard Gere; Bella, bionda…e dice sempre si; Getaway; Appuntamento al buio di Blake Edwards, con Bruce Willis; Fuga dal mondo dei sogni; Una bionda tutta d’oro, e Nadine – un amore a prova di proiettile, al fianco di Jeff Bridges.

La Basinger attualmente risiede in California.

 

La premiata attrice MARCIA GAY HARDEN (Grace Trevelyan Grey) ha forgiato una notevole mole di lavoro, rimanendo sempre fedele al suo stile camaleontico di calarsi nel personaggio. I ritratti dei personaggi della Harden sono stati descritti dai critici come feroci, strazianti, originali, allo stesso tempo puri e profani, sorprendenti, autentici e sensuali. Dalla glamour Ava Gardner in Sinatra, all’artista Lee Krasner in Pollock (per cui ha vinto un Oscar® come Migliore Attrice non protagonista), al suo ruolo candidato all’Oscar® della barbona Celeste in Mystic River – nelle terre selvagge, la Harden si contraddistingue per la sua grande capacità di trasformarsi in personaggi diversi. La sua versatilità e la varietà di ruoli sono stati elogiati in film come Crocevia della morte, Il club delle prime mogli, Vi presento Joe Black, Mona Lisa Smile, L’Imbroglio e La vdova Americana.

La Harden è tornata a rivestire i panni della madre di Christian Grey in Cinquanta sfumature di nero. Il suo predecessore Cinquanta sfumature di grigio ha incassato più di 570 milioni di dollari, ed è stato uno dei film dai maggior incassi del 2015. Quell’estate è uscito anche Grandma, di Paul Weitz, in cui la Harden ha recitato assieme a Lily Tomlin, in alcuni territori selezionati. Ha anche avuto un ruolo da protagonista nell’ avventura romantica After Words, girato nella splendida Costa Rica. All’inizio di quell’anno, la Harden ha avuto una parte indimenticabile nel dramma della ABC Le regole del delitto perfetto.

La Harden attualmente interpreta la dottoressa Leanne Rorish nel dramma della CBS Code Black. La serie si ispira al premiato documentario omonimo, ed è ambientato nel pronto soccorso più caotico della nazione.

I progetti più recenti della Harden includono: Elsa & Fred di Michael Radford con protagonista la mitica Shirley MacLaine e Christopher Plummer; la serie comica della ABC Trophy Wife, interpretata da Malin Åkerman, Bradley Whitford e Michaela Watkins; e Magic in the Moonlight di Woody Allen, interpretato da Emma Stone, Colin Firth e Jacki Weaver. L’attrice è anche apparsa nei panni dell’avvocatessa Rebecca Halliday nell’ acclamata serie della HBO di Aaron Sorkin The Newsroom.

La Harden ha scelto di non stare solo sotto ai riflettori di Hollywood, ed è passata da film indipendenti a quelli degli studios, e dalla televisione al teatro. Nel 2011, la Harden ha ripreso il suo ruolo originario a Broadway nella commedia vincitrice del Tony Award God of Carnage, al fianco del cast originale, che ha avuto un enorme successo al Teatro Ahmanson di Los Angeles. Nel 2009, la sua eccezionale performance a Broadway in questo ruolo da protagonista, le è valso un Tony Award per la migliore attrice. I suoi co-protagonisti James Gandolfini, Hope Davis e Jeff Daniels hanno ricevuto una nomination. Inoltre, ha ricevuto un Outer Critics Circle Award per la sua performance, così come nomination al Drama Desk e Drama League. Sempre nel 2009, è stata nominata per un Primetime Emmy Award come miglior attrice non protagonista in una miniserie o film per il suo ruolo in The Courageous Heart of Irena Sendler.

Nel giugno 2016, alla Harden è stato assegnato il Golden Nymph Award premio come Migliore Attrice in un Dramma Televisivo al 56° Monte Carlo Television Festival. Altri riconoscimenti includono: una nomination ai Tony Award per Angels in America di Tony Kushner: Millennium Approaches (per cui ha vinto il Drama Desk e il World Theatre), una nomination Primetime Emmy Award per il suo ruolo da guest star in Law & Order: Unità speciale, e una nomination al Film Independent Spirit Award per American Gun.

In televisione la Harden è apparsa in Beyond the Headlines: The Amanda Knox Story di Lifetime, nel ritratto della madre di Amanda, Edda Mellas, al fianco di Hayden Panettiere, e nel’acclamato dramma di FX Damages, con William Hurt e Glenn Close. I suoi crediti cinematografici includono: Parkland, al fianco di Billy Bob Thornton, Paul Giamatti e Ron Livingston; If I Were You, con Aidan Quinn; Un giorno questo dolore ti sarà utile, con Peter Gallagher ed Ellen Burstyn; e Detachment – il distacco, co-interpretato da Adrien Brody, Christina Hendricks e Lucy Liu, per Tribeca Films.

Inoltre, la Harden è stata co-protagonista nel debutto alla regia di Drew Barrymore, Whip It, con la figlia, Eulala Scheel; The Maiden Heist, con William H. Macy, Morgan Freeman e Christopher Walken; Canvas di Joseph Greco; Rails & Ties – Rotaie e Legami, con Kevin Bacon; The Mist, tratto dal romanzo di Stephen King, per il quale ha vinto un Saturn Award; Into the Wildnelle terre selvagge di Sean Penn; e Christmas Cottage di Thomas Kinkade, con Peter O’Toole.

La Harden si è laureata presso l’Università del Texas di Austin con un BA in teatro, e alla New York University con un MFA del Graduate Acting Program.

 

 

IL CAST TECNICO

 

JAMES FOLEY (Regia di)  è un regista americano. Il suo film del 1986 A distanza ravvicinata è stato nominato per l’Orso d’Oro al 36 esimo Festival di Berlino. Altri film che ha diretto comprendono: Americani, basato sull’opera vincitrice del Premio Pulitzer e del Tony Award di David Mamet (la cui versione cinematografica è stata nominata per il Leone d’oro al 49esimo Festival del Cinema di Venezia), e Paura, interpretato da Mark Wahlberg e Reese Witherspoon; così come L’Ultimo Appello, tratto dall’omonimo romanzo best-seller di John Grisham.

Foley ha anche una vasta esperienza in televisione, avendo diretto programmi di successo come House of CardsGli Intrighi del Potere di Netflix, Billions di Showtime, e Hannibal della NBC.

Facendo seguito a Cinquanta sfumature di nero, Foley è in post-produzione su Cinquanta sfumature di rosso, che uscirà nelle sale il 9 febbraio 2018.

 

Nativo di Newry, Irlanda del Nord, NIALL LEONARD (Sceneggiatura) si è laureato alla National Film & Television School in Gran Bretagna come scrittore e regista. Dopo aver diretto per parecchi anni i classici televisivi britannici, come The Bill e The Tomorrow People, Leonard ha iniziato a scrivere sceneggiature a tempo pieno. La sua versatilità e il suo talento per la commedia, ha fatto di lui un assiduo collaboratore di lunghe serie, come Ballykissangel e Monarch of the Glen, insieme a thriller sulla criminalità, quali  Wire in the Blood, e drammi storici come Horatio Hornblower 3, spettacoli che hanno coinvolto il grande pubblico su entrambe le sponde dell’Atlantico.

Nel 2012, Leonard ha pubblicato il suo primo romanzo, Crusher, un thriller young adult, e l suoi sequel “Incinerator” e “Shredder“.  Dopo il suo contributo all’adattamento cinematografico di Cinquanta sfumature di grigio, i produttori gli hanno chiesto di curare l’adattamento cinematografico dei due sequel, Cinquanta sfumature di nero e Cinquanta sfumature di rosso.

 

E L JAMES, p.g.a. (Basato sul romanzo di / Prodotto da) è un ex dirigente televisivo, moglie e madre di due figli, che risiede a West London. Fin dalla prima infanzia, la James sognava di scrivere storie di cui i lettori si sarebbero innamorati, ma mise quei sogni nel cassetto per concentrarsi inizialmente sulla sua famiglia e la carriera. Alla fine ebbe il coraggio di mettere nero su bianco il suo primo romanzo, “Cinquanta sfumature di grigio“.

La trilogia “Cinquanta sfumature di grigio ” ha venduto più di 150 milioni di copie in tutto il mondo, ed è stato pubblicato in 52 lingue. “Cinquanta sfumature di grigio” è stato best seller del New York Time per 133 settimane (fino ad oggi), ed ha occupato il primo posto delle classifiche per 25 settimane consecutive. Al culmine delle vendite, sono state vendute due copie della trilogia al secondo. Nel giugno 2012, la James è stata eletta come l’autrice bestseller in e-book su Amazon UK (il Kindle book ha raggiunto vendite pari a più di un milione, facendolo balzare al primo posto delle vendite per Kindle in assoluto nel Regno Unito), nonché la più quotata autrice di bestseller di Amazon UK di sempre. “Cinquanta sfumature di grigio” ha occupato il primo posto della lista di libri best-seller di USA Today per 20 settimane di fila, battendo il precedente record di 16 settimane. Nel 2012, la James è stata  nominata una delle Barbara Walters 10 Most Fascinating People, una delle cento persone più influenti del mondo per Time, ed Editrice dell’anno per Publishers Weekly.

 

MICHAEL DE LUCA, p.g.a. (Produttore) è stato presidente di produzione per la Columbia Pictures dal dicembre 2013 all’ aprile 2015. In quel ruolo, De Luca ha collaborato con Hannah Minghella, e ha lavorato a stretto contatto con il presidente della Columbia Pictures, Doug Belgrad, per supervisionare tutti gli aspetti dello sviluppo e della produzione per la leggendaria etichetta.

Attualmente, ancora una volta come capo della Michael De Luca Productions, è al suo secondo anno di tre, di un accordo di produzione first-look con la Universal Pictures. Sotto la bandiera Michael De Luca Productions, è attualmente impegnato nella produzione dello scrittore / regista David Robert Mitchell “Under the silver lake”, un moderno thriller-noir ambientato a Los Angeles, interpretato da Riley Keough e Andrew Garfield, con Chris Bender, Jake Weiner e Adele Romanski che fungono anche dal produttori.

Dal 2004 al 2013 De Luca ha guidato la sua società di produzione, la Michael De Luca Productions, che aveva un accordo di sviluppo e produzione con la Columbia Pictures. Come produttore indipendente,  De Luca si è concentrato sullo sviluppo di film specializzati provocatori con registi visionari, così come della cultura popolare e di film di genere tradizionali con un potenziale franchise. I suoi progetti per la Columbia includono il dramma premio Oscar® di David Fincher The Social Network; il candidato all’Oscar® L’arte di vincere, interpretato da Brad Pitt; e il candidato all’Oscar® come Miglior Film di Paul Greengrass Capitain Phillips- Attacco in Alto Mare, interpretato da Tom Hanks.

Prima di formare la Michael De Luca Productions, De Luca è stato capo della produzione della DreamWorks. Per la DreamWorks infatti, ha supervisionato le operazioni giorno per giorno della divisione live-action, e la produzione di film come Old School  di Todd Phillips, e la commedia Anchorman: La leggenda di Ron Burgundy di Adam McKay e Will Ferrell.

De Luca in precedenza ha trascorso sette anni come presidente e COO della New Line Productions. Durante il suo mandato, ha creato i franchise di successo Friday, Blade, Austin Powers e Rush Hour. Ha sostenuto inaspettati ed innovativi successi come Seven, Sesso e potere, Pleasantville e Boogie Nights, e ha lanciato la carriera alla regia di Jay Roach, Brett Ratner, Gary Ross, i fratelli Hughes, F. Gary Gray, i fratelli Farrelly e Paul Thomas Anderson.

 

DANA BRUNETTI, p.g.a. (Produttore) ha prodotto vari film premiati, tra cui The Social Network, un adattamento cinematografico scritto da Aaron Sorkin e diretto da David Fincher, che ha ricevuto otto nomination agli Oscar®; Captain Phillips – attacco in mare aperto, che ha raccolto sei nomination all’Oscar®; e Cinquanta sfumature di grigio, che ha incassato oltre 570.000.000 do dollari ai box office. Per il suo lavoro sul film, Brunetti ha vinto un Golden Globe, un National Board of Review e un Critics’ Choice award, tra gli altri. I suoi altri crediti come produttore includono: 21, Fanboys e Bernard e Doris della HBO, interpretato da Ralph Fiennes e Susan Sarandon, e ha ricevuto 10 nomination ai Primetime Emmy Award.

Architetto dalle diverse proposte innovative, Brunetti ha contribuito a garantire un mega contratto con Netflix, come parte della sua nuova lista di programmazione televisiva originale, con il thriller politico di House of cards – Gli intrighi del potere, parte appunto della loro nuova lista di programmazione. Brunetti continua a collaborare come produttore esecutivo della serie, che ha recentemente trasmesso la sua quarta stagione, e l’uscita della quinta stagione è prevista per il 2017. La serie ha debuttato nel 2013, ed è diventata un successo immediato, ottenendo diverse nomination e  vincendo vari Primetime Emmy e Golden Globe Award.

Costriendosi una carriera blasonata come produttore e co-fondatore della Trigger Street Productions, Brunetti è stato uno dei più giovani presidenti di studios di Hollywood, mentre al Motion Picture & Television Group di Relativity Media  ha supervisionato i contenuti creativi e i prodotti della società.

Anche  innovatore nel social networking, Brunetti ha lanciato una piattaforma di social networking e di condivisione di file on-line per il feedback e l’esposizione di talenti sulla scrittura e la cinematografia nel 2002, e ha istituito otto anni di sponsorizzazione Anheuser-Busch, che è stata la sponsorizzazione più lunga di una società (sempre al di fuori del mondo dello sport). Nel 2012, Brunetti, la Trigger Street e Jameson Irish Whiskey hanno lanciato “Jameson first shot”, un concorso di cortometraggi per registi promettenti. Ogni anno, un grande nome di celebrità partecipano come finalisti dei cortometraggi prodotti dalla Trigger Street Productions. Il concorso può in definitiva, fungere da trampolino di lancio per una carriera nel mondo dello spettacolo.

 

Oltre a Cinquanta sfumature di nero e Cinquanta sfumature di rosso, MARCUS VISCIDI, p.g.a. (Produttore) di recente ha prodotto Billions di Showtime, interpretato da Paul Giamatti e Damian Lewis. Viscidi recentemente è stato produttore esecutivo della commedia della Warner Bros. Single ma non troppo; il successo globale Cinquanta sfumature di grigio, che ha incassato più di 570 milioni di dollari ai box-office di tutto il mondo; la commedia road-trip Come ti spaccio la famiglia, interpretato da Jennifer Aniston, Jason Sudeikis e Emma Roberts; Viaggio nell’isola misteriosa, interpretato da Dwayne Johnson, Michael Caine e Josh Hutcherson; la commedia romantica Sex and the City 2, che ha riunito Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis e Cynthia Nixon sul grande schermo; e La rivolta delle ex, interpretato da Matthew McConaughey e Jennifer Garner. Viscidi ha prodotto il thriller politico Rendition-detenzione illegale, interpretato da Reese Witherspoon, Jake Gyllenhaal e Meryl Streep, e ha co-prodotto The last kiss, interpretato da Zach Braff;  Shopgirl, l’adattamento del romanzo di Steve Martin, interpretato da Martin e Claire Danes; e Appuntamento a Wicker Park, interpretato da Josh Hartnett. Ha anche lavorato come produttore esecutivo di Pride and Glory, interpretato da Edward Norton, Colin Farrell e Jon Voight; The Hunted, di William Friedkin interpretato da Tommy Lee Jones e Benicio Del Toro; e di Bad News Bears, di Richard Linklater interpretato da Billy Bob Thornton.

Viscidi ha ottenuto una nomination nel 1996 al Film Independent Spirit Award per la produzione del pluripremiato Si gira a Manhattan,  film indipendente di Tom DiCillo, interpretato da Steve Buscemi. Ha continuato a collaborare con DiCillo su Bionda naturale, Double Whammy e Box of Moonlight, interpretato da John Turturro e Sam Rockwell. Ulteriori crediti cinematografici di produzione di Viscidi includono: Sai che c’è di nuovo? di John Schlesinger, interpretato da Madonna e Rupert Everett; Una folle stagione d’amore, interpretato da Drew Barrymore e Chris O’Donnell; Courtship di Horton Foote; Rocket Gibraltar, di Daniel Petrie interpretato da Burt Lancaster; Signs of life, interpretato da Vincent D’Onofrio e l’adattamento cinematografico della commedia di Lanford Wilson Lemon Sky, che ha vinto il premio speciale della giuria al Sundance Film Festival.

Per la televisione, Viscidi ha prodotto: la produzione di American Playhouse di “Noon Wine” di Katherine Anne Porter e “The Wide Net” di Eudora Welty, così come l’adattamento cinematografico off-Broadway dell’opera Big Time di Keith Reddin. Nel 1998, ha prodotto la produzione di Broadway nominata ai Tony Award Honour di Joanna Murray-Smith, interpretato da Jane Alexander e Laura Linney.

 

JOHN SCHWARTZMAN, ASC (Direttore della fotografia) è un premiato direttore della fotografia il cui lavoro comprende alcuni dei più grandi blockbuster del cinema d’azione e commedia, come il campione d’incassi Jurassic world dai 1.67 miliardi di dollari di incassi in tutto il mondo, The Amazing Spider-Man di Marc Webb, Armageddon di Michael Bay, Mi presenti i tuoi di Jay Roach, Saving Mr. Banks di John Lee Hancock, e Dracula Untold di Gary Shore.

Due volte nominato per l’ambito American Society of Cinematographers Award per Outstanding Achievement in Cinematography in Theatrical Releases nel 2004, Schwartzman ha vinto il premio per il suo lavoro in Seabiscuit di Gary Ross, per il quale ha anche ricevuto una candidatura all’Oscar®. Tra i suoi film ricordiamo: Pearl Harbor di Bay, The Green Hornet di Michel Gondry, Non è mai troppo tardi di Rob Reiner, Un sogno una vittoria di Hancock, e Una  notte al museo 2: La Fuga di Shawn Levy. Il suo lavoro lo vedremo presto in due pellicole: The Founder  di John Lee Hancock , interpretato da Michael Keaton, e nel prossimo film di Colin Trevorrow The Book of Henry con Naomi Watts. Ha anche in programma di girare il prossimo Star Wars: Episodio IX, in uscita nel 2019.

Oltre al suo lavoro sul grande schermo, Schwartzman è uno dei cameramen più ricercati del settore. Il suo lavoro commerciale, sia come regista che direttore della fotografia, include spot per una vasta gamma di clienti nazionali ed internazionali, come HBO, Chevrolet, Visa, Toyota, American Express, Mercedes-Benz, AT & T, Honda, Victoria ‘s Secret, Coca-Cola, Canon, Reebok e Nike.

 

NELSON COATES (Scenografo) ha di recente lavorato con la regista Anne Fletcher, per la terza volta, in una road comedy intitolata Fuga in tacchi a spillo, avendo anche curato le scene dei suoi film Ricatto d’amore, interpretato da Sandra Bullock e Ryan Reynolds, e Parto con mamma, con Barbra Streisand e Seth Rogen. Insieme alla Fletcher hanno anche collaborato a diversi spot. Più di recente, i lavori di Coates sono apparsi nel thriller drammatico Il segreto dei suoi occhi, interpretato da Julia Roberts, Chiwetel Ejiofor e Nicole Kidman, e nell’imminente esordio alla regia della produttrice di lungometraggi Denise di Novi Unforgettable, che ha come protagonista Katherine Heigl e Rosario Dawson, la cui uscita è prevista per il 21 aprile 2017.

Coates è più noto per la progettazione di Flight, interpretato da Denzel Washington, e ha segnato il ritorno di Robert Zemeckis alla regia live-action. Per il suo lavoro sul film, Coates ha ricevuto una candidatura agli Art Directors Guild per il Miglior Production Design – Contemporary Film (Film). L’altro suo prodotto recente, Qualcosa di straordinario, interpretato da Drew Barrymore e John Krasinski, è basato su eventi reali del 1988 a Barrow, ed è stato il primo lungometraggio di uno studio girato interamente in Alaska.

Ha lavorato alle scene di The Last Song, interpretato da Miley Cyrus, così come il suo video musicale “When I Look at You”. Ha dovuto ricreare New York per il film poliziesco The code, interpretato da Morgan Freeman e Antonio Banderas, girato a Sofia, in Bulgaria, con Mimi Leder alla guida. Coates ha lavorato a Chicago progettando il dramma in costume The Express, con Dennis Quaid, che ha segnato la sua sesta collaborazione col regista Gary Fleder. Le loro precedenti collaborazioni includono: La giuria, Don’t Say a Word, Il collezionista, Impostor e il debutto alla regia di Fleder, Cosa fare a Denver quando sei morto. Prima del loro lavoro su The express, hanno creato la puntata pilota e la prima stagione di October Road, una serie drammatica di un’ora per la ABC Television. Coates ha anche progettato il film TV per ABC Boston Finest di Fleder.

Altrettanto abile in commedia e dramma, Nelson ha progettato film come Scuola per canaglie e il live-action film sulla sirena Aquamarine, girato sulla Gold Coast australiana. Alcuni dei suoi altri crediti da sceneggiatore: L’uomo di casa, interpretato da Tommy Lee Jones, e il debutto alla regia di Denzel Washington Antwone Fisher, nominato come uno dei 10 migliori film del 2002 dall’ American Film Institute.

Coates ha progettato una vasta gamma di film: da Kiss, interpretato da Holly Hunter e Danny DeVito, a Delitto alla Casa Bianca, interpretato da Wesley Snipes e per i quali Coates ha progettato e costruito 35.000 piedi quadrati di interni della Casa Bianca. Ha progettato il debutto alla regia di Kevin Spacey Insoliti criminali; Frailty – nessuno è al sicuro di Bill Paxton; così come Bastard Out of Carolina di Anjelica Huston. I suoi altri crediti includono: Echi mortali, Generazione perfetta, Ho trovato un milione di dollari, CB4, Tre di Cuori e Universal Soldier.

Tra gli altri lavori di Coates: la puntata pilota / set permanenti di Jonny Zero, John Doe e The stand la miniserie di Stephen King, che gli sono valsi una nomination ai Primetime Emmy Award, in riconoscimento dei 220 tra set e location da lui progettati. Il suo lavoro di progettazione è stato pubblicato su The New York Times, il Los Angeles Times e Entertainment Design Magazine. Il suo lavoro è stato anche presentato alla Biennale di Milano in Italia. Oltre ai progetti cinematografici, Coates è stato architetto progettista / d’ interni di progetti residenziali e commerciali unici.

Attore, cantante, ballerino, con crediti televisivi e cinematografici, Coates ha composto e coreografato più di una dozzina di aperture e chiusure del Prize for Humanitarianism Award a New York, incluso l’anno in cui è stato decorato Mikhail Gorbachev. Si è anche guadagnato l’onore di esibirsi per i presidenti Bush, Reagan, Ford e Carter.

Laureato con lode in giornalismo /  comunicazione di massa alla Abilene Christian University in Texas, Coates è stato nominato Giovane alunno d’eccezione dell’anno nel 1996. E’ membro dell’accademia di Motion Picture Arts and Sciences®, the Academy of Television Arts and Sciences e della Who’s who di Cambridge  in America, e fa parte del Board of Trustees del Laguna college of Art and design.

 

RICHARD FRANCIS-BRUCE, ACE (Montaggio) è un editor di film australiano che ha ricevuto numerose candidature agli Academy Award® per il montaggio. Francis-Bruce aspirava ad essere un direttore della fotografia come suo padre, Jack Bruce, che ha lavorato per illustri personaggi di Hollywood come Cecil B. De Mille e Famous Lansky Players. Ciò nonostante, le aspirazioni di Richard lo collocarono come montatore alla Australian Broadcasting Corporation (ABC) a Sydney, dove ha trascorso 15 anni ad affinare il suo mestiere.

Il suo lavoro di editing più recente è stato visto nel film epico storico Ben Hur e il dramma giornalistico Truth – il prezzo della verità, interpretato da Cate Blanchett e Robert Redford. Prima di tale lavoro (per la regia di James Vanderbilt), Francis-Bruce ha contribuito a un elenco di film stimati.

Francis-Bruce ha collaborato con il regista George Miller su una marea di film, tra cui Mad Max – Oltre la sfera del tuono (1985), Le streghe di Eastwick (1987) e L’olio di Lorenzo (1992).

Francis-Bruce in seguito ha guadagnato la nomination agli Academy Award® per il suo lavoro su Le  ali della libertà (1994 – di Frank Darabont), Seven (1995) di David Fincher e Air Force One (1997) di Wolfgang Petersen. Francis-Bruce è stato nominato inoltre agli ACE Eddie Awards per Le ali della libertà, The Rock (diretto da Michael Bay, 1996), Air Force One e per Harry Potter e la pietra  filosofale (diretto da Chris Columbus, 2001). Nel 1997, è stato invitato a diventare un membro della American Cinema Editors (ACE).

 

Formatasi presso l’Università di Bristol nella sua nativa Inghilterra, SHAY CUNLIFFE (Costumista) ha iniziato la sua carriera di costumista al New York theater. I suoi costumi sono stati recentemente visti in Qua la zampa! di Lasse Hallström.

Altri suoi lavori recenti sono apparsi nel dramma di Billy Ray Il segreto dei suoi occhi; Duri si diventa, interpretato da Will Ferrell e Kevin Hart; nel thriller  Self / less di Tarsem Singh e Il quinto potere di Bill Condon.

Altre produzioni inclusono: The Bourne Legacy di Tony Gilroy, e The Bourne Ultimatum: il ritorno dello sciacallo di Paul Greengrass.

Durante la sua carriera di costumista, la Cunliffe ha collaborato con molti registi illustri come James L. Brooks in Spanglish e Come lo sai; John Sayles in Stella solitaria, Limbo e Silver City; Gary Sinise per Uomini e topi e Gli irriducibili; Taylor Hackford in L’ultima eclissi e Patto di sangue; con Rob Reiner sulla Storia di noi due e Alex & Emma; Thomas Bezucha su La neve nel cuore e Monte Carlo e Ken Kwapis per La verità è che non gli piaci abbastanza e Qualcosa di straordinario.

Altri registi noti con i quali la Cunliffe ha collaborato includono: Steven Zaillian per A Civil Action; Michael Apted in Via dall’incubo; Brad Silberling in City of Angels – la Città degli Angeli; Amy Heckerling in 2 young 4 me – un fidanzato per mamma, e David Mamet in Spartan.

La Cunliffe ha sfruttato le sue radici musicali e teatrali, quando in coppia con Rob Marshall ha lavorato sul film per la televisione Annie. Il suo lavoro su Annie è stato insignito di un Costume Designers Guild Award e una nomination agli Emmy. E’ tornata nella sua nativa Inghilterra per lavorare sulla storia post-adolescenziale Una ragazza ed il suo sogno, diretta da Dennie Gordon.

Il suo primo lavoro come costumista era in Fuga d’inverno, con Diane Keaton e Mel Gibson. La Cunliffe in seguito ha lavorato con Gibson per il suo debutto alla regia, L’uomo senza volto.

La costumista si è formata presso l’Università di Bristol, in Inghilterra, e ha iniziato la sua carriera da design nel teatro di New York.

 

Negli ultimi 30 anni, il quattro volte candidato all’Oscar® DANNY ELFMAN (musiche di) si è affermato come uno dei compositori cinematografici più versatili e completi nel settore. Elfman ha collaborato con registi come Tim Burton, David O. Russell, Gus Van Sant, Sam Raimi, Paul Haggis, Ang Lee, Rob Marshall, Guillermo del Toro, Brian De Palma e Peter Jackson. Cominciando con la sua prima colonna sonora di Pee-wee Big Adventure di Burton, Elfman ha curato le musiche di una vasta gamma di film, tra cui quattro per i quali  ha ottenuto una nomination all’Oscar®: Milk, Will Hunting – genio ribelle, Big Fish and Men in black. Ha anche musicato Edward mani di forbice, Wanted – scegli il tuo destino, La fabbrica di cioccolato, Mission: Impossible, Il pianeta delle scimmie, Soldi sporchi, Da morire, Spider-Man, Spider-Man 2, Batman, L’ultima eclissi, Sommersby, Chicago, Dick Tracy, The Nightmare Before Christmas e Alice in Wonderland.

I lavori più recenti di Elfman comprendono Il lato positivo – Silver Linings Playbook e American Hustle  di Russell; Mr. Peabody e Sherman; Big Eyes di Burton; The Unknown Known di Errol Morris; Piccoli brividi per la Sony Pictures; Cinquanta sfumature di grigio; Avengers: Age of Ultron della Marvel; Alice attraverso lo specchio della Walt Disney Pictures; e La ragazza del treno di Tate Taylor. Il prossimo lavoro di Elfman è Tulip Fever di The Weinstein Company, e il thriller fantascientifico di James Ponsoldt The Circle, con Emma Watson, Tom Hanks e Karen Gillan.

Nato a Los Angeles, Elfman è cresciuto amando la musica per il cinema. Da ragazzo ha girato il mondo, assorbendone la sua diversità musicali. E’stato uno dei membri fondatori della band Oingo Boingo e ha attirato l’attenzione di un giovane Burton, che gli chiese di scrivere la colonna sonora di Pee-wee Big Adventure. Venticinque anni dopo, i due hanno forgiato una delle più fruttuose collaborazioni compositore-regista della storia del cinema.

Oltre al suo lavoro cinematografico, Elfman ha scritto gli iconici temi musicali per I Simpson e Desperate Housewives. Ha inoltre composto il “Rabbit and Rogue“, balletto coreografato da Twyla Tharp; una sinfonia, “SerenadaSchizophrana”, che ha debuttato al Carnegie Hall; una ouverture, “The overeager Ouverture,” per l’Hollywood Bowl Orchestra, e più recentemente, la colonna sonora di Iris, uno spettacolo del Cirque du Soleil al Dolby Theatre di Hollywood. “Danny Elfman’s Music from the Films of Tim Burton” ha fatto la premiere alla Royal Albert Hall di Londra. “Avere uno stile particolare non è male”, dice Elfman, “ma io preferisco spingermi nella direzione di un compositore che non si sa mai quello che farà la volta sucessiva”.

Elfman sta attualmente lavorando su un concerto per il violinista Sandy Cameron, che sarà presentato in anteprima a Praga nel 2017.

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