L’ultima tentazione di Scorsese in “Silence” : spingersi oltre ogni limite (161 minuti: 2 ore e 41 minuti) per scoprire la forza e la perseveranza della fede.
Due giovani gesuiti (Andrew Garfield e Adam Driver) increduli che l’uomo che li ha forgiati al credo e alla fede li abbia rinnegati (Liam Neeson) partono dal Portogallo al Giappone per scoprire la verità, dovranno scontrarsi con la persecuzione di chi tortura i cristiani che non rinnegano il proprio Dio.
Curioso di base pensare come un attore diventato noto per aver interpretato Spiderman quindi un blockbuster eccessivamente commerciale possa esser scelto da due registi che a loro modo hanno segnato il cinema mondiale come Martin Scorsese in “Silence” e Mel Gibson in “Hacksaw Ridge” due ruoli dove la sofferenza e’ la vera protagonista della storia, in “Silence” il giovane “padre” resisterà fino al massimo delle sue forze rinunciando a rinnegare il proprio Dio, in “Hacksaw Ridge” (violento ma da non perdere) dopo un’infanzia difficile e dei commilitoni e ufficiali che cercano in qualsiasi modo di farlo fuori dall’arruolamento militare, un giovane soldato si troverà in un campo di battaglia armato solo del proprio coraggio. Ora non sappiamo quanto Andrew Garfield sia realmente un “asso” della recitazione ma le due interpretazioni resteranno per sempre. E questo basta.
Silence racconta la vera Odissea di un uomo di fede, il dover accettare la sofferenza altrui senza colpevolizzare il proprio Dio della sua assenza in gesti cosi’ feroci.
Non e’ sicuramente un film alla Revenant, ma il film nonostante la durata regge. Un film comunque da vedere se avete “fede” in Martin Scorsese…anche per il lungo finale a sorpresa…. (Non incasserà anche per la durata ma un film di Scorsese va visto..al cinema…e questo non lo dimentichi sicuramente).