Gian Alfonso Pacinotti incontra il Pubblico
14 Febbraio alle ore 18.00, presso La Feltrinelli, Galleria di Piazza Colonna, 31/35 ROMA
In occasione della pubblicazione in Dvd e in alta definizione Blu Ray Disc Fandango Home Entertainment del film “L’ultimo terrestre” il regista, Gian Alfonso Pacinotti incontrerà il pubblico di Roma:
Martedì 14 Febbraio, alle ore 18.00, presso La Feltrinelli, Galleria di Piazza Colonna, 31/35; l’incontro sarà moderato da Francesco Alò, critico e direttore artistico della NUCT Scuola Internazionale Cinema e Televisione
(l’ingresso al pubblico è libero)
Gian Alfonso Pacinotti (Gipi) nasce a Pisa nel 1963. Nel 1994 inizia a pubblicare vignette e racconti brevi sulla rivista satirica Cuore. Le prime storie a fumetti escono sul mensile Blue e poi su altre testate e giornali italiani. Per la casa editrice Coconino Press ha realizzato diversi libri: da Esterno Notte agli Appunti per una storia di guerra, premiato come Miglior fumetto dell ‘anno al Festival internazionale di Angoulême nel 2006. Tra le sue opere Questa è la stanza, la serie Baci dalla provincia, S. , La mia vita disegnata male, l’antologia Diario di fiume e Verticali. A luglio 2011 esce in libreria Omnibus Gipi, una raccolta in edizione economica de La mia vita disegnata male, S., Esterno notte. Gipi è anche illustratore per il quotidiano La Repubblica e collabora col settimanale Internazionale. L’ultimo terrestre è il suo primo film.
Presentato in concorso al 68° Festival di Venezia “L’ultimo terrestre”, diretto da uno dei più celebri fumettisti a livello internazionale, Gipi – Gian Alfonso Pacinotti, è ora disponibile in Dvd e in alta definizione Blu Ray Disc. L’edizione Fandango Home Entertainment prevede una ricca selezione di contenuti di approfondimento, tra cui: Making of, Backstage, scene tagliate, “La zanzara”, “Tg3” e trailer.
L’ultima settimana sulla terra prima dell’arrivo di una civiltà extraterrestre. Un arrivo annunciato dai governi, una notizia di seconda serata che non ha entusiasmato nessuno. Gli alieni arrivano in un paese stanco e disilluso, in una crisi economica gravissima. La gente risponde a questa venuta con una reazione razzista o con interpretazioni mistico religiose tra le più strampalate…
“Ho sempre pensato che per raccontare la realtà in modo fedele la si dovesse tradire profondamente. Sono pure convinto che sia quasi inutile tentare di descrivere la contemporaneità raccontando la contemporaneità, visto che i tempi di mutazione sono talmente rapidi che qualunque “oggi” diviene “ieri” nel tempo necessario a scriverne la parola. Per ovviare a questa trappola la nostra storia è ambientata nel futuro. Solo qualche anno in avanti. Diciamo tre. Non di più. Un’Italia dopo l’Italia, insomma, che ci permetta di giocare a immaginare la deriva estrema che una condizione sociale potrebbe raggiungere, questo è l’intento.”
Gian Alfonso Pacinotti