Si è concluso il 20. Terra di Siena International Film Festival, ideato e fondato dalla giornalista Maria Pia Corbelli, e diretto per il secondo anno consecutivo da Antonio Flamini.
Anche quest’anno il Festival ha puntato sui giovani presentando opere prime e seconde di talentuosi registi quali Mauro John Capece (premio della critica per “La scultura”); Edgar Honetschlager (premio cinema internazionale con “Los Feliz”); Ilaria Borrelli e Guido Freddi (premio cinema sociale con “Talking to the trees”); Christian Marazziti e Paolo Bernardini (premio video & clips con “E-bola”). Il Sanese d’oro, il premio al miglior lungometraggio, è andato a Rossana Patrizia Siclari con “Mata Hari”; premiata anche Elisabetta Gregoraci come miglior attrice protagonista (“Mata Hari). Il premio come miglior attrice non protagonista è andato a Daniela Poggi del cast “E-bola”.
“Indro. L’uomo che scriveva sull’acqua” - opera seconda di Samuele Rossi, il regista che fece incetta di premi col suo primo lavoro “La strada verso casa”, nell’edizione del 2011, dove la testimonial del Festival, il Premio Oscar Susan Sarandon, gli riservò complimenti definendolo un giovane talento -è stato coronato miglior docufilm; “Mi chiamo Renato” di Emilio Marrese ha ricevuto l’apprezzamento della critica ed il riconoscimento di cinema ecosostenibile (entrambi nella categoria documentari).
Infine il gran premio della giuria dei giovani è stato assegnato al regista Alessandro Aronadio per il suo “Orecchie”.
A seguire l’elenco dei premi per i cortometraggi:
“La slitta”, miglior corto, di Emanuela Ponzano riceve il “Sanese d’argento”
“Nell’ora che non immaginate” di David Gallarello premio della critica
“Granchi Reali” premio regia
“Mamma non vuole” di Amedeo Gagliardi premio corto sociale
“Like a butterfly” di Eitan Pitigliani premio corto internazionale
“Bello di mamma tua” diretto da Valter D’Errico premio del pubblico
Laura Lattuada Menzione speciale attrice (“Bello di mamma tua”)
Gianclaudio Caretta Menzione speciale attore (“Bello di mamma tua”)
L’obiettivo della XX edizione del Festival, quindi, senza tralasciare opere di grandi registi, è stato quello di valorizzare i giovani autori e il cinema indipendente. Attori di grandissimo spessore come Roberto Herlitzka e Renato Scarpa, che infatti non hanno esitato ad affidarsi a giovani registi, sono stati anche protagonisti sul palco dell’Accademia Musicale Chigiana: lo splendido interprete di “Indro” ha ricevuto il Seguso Award, prestigioso premio alla carriera, e l’altrettanto fantastico Renato Scarpa è stato premiato come miglior attore del film “Cain” di Marco Filiberti.
Sabato 1 ottobre, la seguitissima cerimonia di premiazione, è stata ripresa anche dalle telecamere di Rai Due che ha mandato in onda, nel corso della trasmissione Cinematinée, dedicata alla notte degli Oscar, un ampio servizio incentrato sul Terra di Siena Film Festival e sulla qualità dei film presentati in concorso, tra cui “E-bola” di Christian Marazziti e Paolo Bernardini, “La scultura” di Mauro John Capece, “My Italy” di Bruno Colella e “Talking to the trees” di Ilaria Borrelli.
La seconda edizione del premio Manuel De Sica, che incorona il musicista dell’anno, è stata vinta dall’italo-tedesco Marco Celli Stein.
Vent’anni di un festival cinematografico sempre di grande successo e attento alle tematiche innovative e a carattere sociale che ha chiuso, domenica 2 ottobre, con la proiezione di 4 film fuori concorso tra cui il gioiello della cinematografia mondiale “Nostalghia” di Andrej Tarkovskij, in omaggio al grande regista russo nel trentesimo della sua scomparsa.
Applauditissimo, infine, il film-chiusura “Piuma” di Roan Johnson apprezzato dal numeroso pubblico che gremiva il Cinema Nuovo Pendola e che all’uscita ha ricevuto – quale portafortuna – la paperetta simbolo del film inviata dalla Lucky Red.