UN’IDEA GENIALE LA STESSA STORIA RACCONTATA DA 4 GIOVANI REGISTI DIVERSI E DIRETTA CONTEMPORANEAMENTE (IN UN CASTELLO) NELLA STESSA LOCATION DALL’ALBA AL TRAMONTO.
60 attori, 4 registi, 1 castello per raccontare la stessa idea. Il Castello a Montenero Sabino e’ la location scelta per girare quattro corti con un’idea geniale : quella di raccontare la stessa storia da quattro punti di vista diversi, quattro registi che hanno girato nel castello contemporaneamente dall’alba al tramonto il loro cortometraggio domenica.
Dietro la macchina da presa Elisabetta Pellini al suo debutto alla regia , Alessandra Carrillo, Francesca Ceci e Andrea Natale.
Divisi in quattro gruppi di 15 attori ogni regista ha girato le proprie scene utilizzando sia in esterno che in interno la luce naturale e utilizzando fabbisogni di scena portati dagli stessi attori.
Un vero esercizio di stile anche per gli attori divisi ma uniti dall’amore per il set, che hanno risposto subito all’appello come anche un team di tecnici, operatori, fonici,montatori, aiuto registi e assistenti.
Tra gli attori che per 12 ore hanno girato le quattro versioni de “La febbre” da un soggetto di Raffaela Anastasio anche Donatella Pompadour, Ester Vinci, Cosetta Turco, Marco Vivio e molti altri.
La storia che riprende una delle tradizioni popolari e’ quella di una madre che ossessionata dalla ‘febbre’ della figlia si rivolge ad una signora esperta nel levare il malocchio con un finale top secret e a sorpresa che ogni regista ha scritto.
Quattro corti che faranno parte di un progetto voluto dal produttore Claudio Bucci da proporre ai festival in Italia e in giro per il mondo anche se il vero successo l’iniziativa l’ha già avuta vista la presenza di 100 persone impegnate tra tante risate e forte impegno a raccontare una storia di tradizione popolare curiosa e divertente.