Maccio Capatonda alla XIV edizione di Alice nella città con la sitcom “Mariottide”

Mariottide la sitcom racconta la vita di Mariottide, un cantante neomelodico squattrinato che cerca di nascondere in tutti i modi la sua condizione di povertà a Fernandello, un ragazzo un po’ ritardato, trovato per caso in un cassonetto all’età di 30 anni, il quale crede di essere suo figlio. Ogni puntata vede i due eroi alle prese con problemi apparentemente molto drammatici ma trattati in maniera assurdamente comica. Ad esempio la difficoltà di trovare un lavoro, la mancanza di condizioni sufficienti alla sopravvivenza, il sogno di Fernandello di diventare uno scienziato, i lavori orrendi che Mariottide prova a svolgere, le truffe che subisce. Molti sono i personaggi che ruotano intorno alla casa e alle vicende dei due protagonisti, ad esempio Crusca, l’eterno amico ricchissimo di Fernandello, che lo umilia continuamente sfoggiando numerosi beni di lusso; la ex moglie di Mariottide, Befania che lo ha lasciato per fare una vita agiata con Mallocchi, uno squallido imprenditore; Rambaldi, il proprietario del baratto che dà a Mariottide consigli di dubbia moralità; la cameriera Mirella di cui è innamorato e che lo respinge continuamente; e poi Lele Mosina, l’agente musicale di Mariottide, che lo raggira costantemente estorcendogli denaro. Nonostante i rischi e i pericoli in cui incorre, Mariottide riesce sempre a celare la condizione di miseria al suo figlio adottivo, soprattutto grazie all’ingenuità di quest’ultimo che la sera si addormenta felice mentre il padre putativo gli legge una favoletta cinica e spietata

 

Note di produzione

Mariottide è una sitcom fondata sugli equivoci, al tempo stesso è una saga fantozziana che racconta di un anomalo rapporto padre e figlio in un’Italia piena di mascalzoni. È un’eterna “vita è bella”, per ricordare il lavoro di Roberto Benigni, ma letta in chiave comica e surreale. “Creato circa dieci anni fa per la trasmissione televisiva ‘Mai dire lunedì’, il personaggio di Mariottide nacque come cantante triste – ha spiegato Maccio Capotonda -. Da quel momento ha fatto un lungo percorso sino ad arrivare alla sit com, che a mio parere è la dimensione più adatta al suo essere. Mi piace definirlo un eroe post modesto – ha aggiunto – che, in questa Italia piena di ladroni e furfanti, cerca di destreggiarsi. Prima d’ora non mi sono mai cimentato in operazioni del genere, mi sono molto divertito traendo ispirazione anche da celebri realizzatori di serie comiche americane”. Al fianco di Maccio, ancora una volta troviamo Herbert Ballerina che, in questa nuova avventura torna ad indossare i panni dell’indifeso, puro e alquanto sciocco bambinone Fernandello che, a suo dire, ha due rilevanti caratteristiche: “la prima: è molto scemo. La seconda è poco poco intelligente”. La tristezza di Mariottide si trasforma in comicità grazie alle geniali trovate che arricchiscono la sua quotidianità e alla presenza di celebri star che hanno preso parte a questo progetto comico, interpretando personaggi molto lontani dalla loro realtà e ognuno distinto da tratti paradossali e per questo memorabili. Reduce dal successo cinematografico della sua opera prima da regista, Italiano medio, Maccio Capatonda torna sul piccolo schermo con una produzione targata Infinity, la prima per il servizio di video streaming on demand, che debutterà a partire dal 26 ottobre

 

MACCIO CAPATONDA

Marcello Macchia alias Maccio Capatonda è regista, attore, autore e filmmaker. Nato il 2 agosto 1978, trascorre la sua infanzia e adolescenza a Chieti. La sua passione per il video inizia già durante l’infanzia e precisamente a 7 anni dopo la visione del film Ritorno al Futuro. A 9 anni suo nonno gli regala la sua prima videocamera e Marcello comincia a raccontare per immagini il mondo che gli sta intorno, e ovviamente lo fa a modo suo. Fino a sedici anni gira con i suoi amici diversi cortometraggi e mediometraggi horror. Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico si iscrive alla facoltà di Tecnica Pubblicitaria a Perugia dove si laurea nel 2001. Sempre nello stesso anno decide di trasferirsi a Milano e comincia uno stage come aiuto regia e assistente di produzione in Filmmaster, una delle principali case di produzione milanesi. Durante questo periodo ha l’opportunità di sperimentarsi come filmmaker: nascono così i suoi primi lavori che daranno vita allo stile “capatondiano”: fatto di parodie, giochi di parole e non sense. Nel 2002 arrivano le prime occasioni e i primi lavori importanti per la pubblicità, che lo spingono, insieme ad Enrico Venti, alias Ivo Avido, a fondare una propria casa di produzione, la Shortcut Productions. Nel 2004 arriva la popolarità con i trailer comici, resi famosi da “Mai dire..” della Gialappa’s. Maccio Capatonda diventa un fenomeno web “contagioso”, che raggiunge le 15 milioni di visualizzazioni su Youtube. Nasce un vero e proprio micromondo di fan accaniti che vedono e rivedono i suoi video e che contribuiscono a diffondere la sua opera. È protagonista e ideatore della serie “Mario – una serie di Maccio Capatonda”, prodotta da Shortcut per MTV. È un successo di pubblico e critica. La serie è giunta oggi alla sua seconda stagione. All’interno di Shortcut Productions, collabora come autore, regista e attore per Fox, Rai Tre, All Music realizzando serie TV e trasmissioni, e come regista di spot pubblicitari e video virali per grandi aziende come Coca-cola, Ceres, Sony-Ericsson, Nestlé, Burger King, Recknitt-Benkiser. È stato testimonial di campagne nazionali, tra cui Ceres, Burger King e Calgon. Dall’inizio del 2011, insieme a Luigi Luciano ed Enrico Venti è anche speaker e autore di una delle trasmissioni più ascoltate del palinsesto radiofonico nazionale: Lo Zoo di 105 su Radio 105. Nel 2014 arriva il suo esordio cinematografico. È autore, regista e attore protagonista di Italiano Medio, film prodotto da Marco Belardi per Lotus Production e da Medusa Film in cui interpreta Giulio Verme, un ambientalista convinto in crisi depressiva. Il film incassa 2 milioni di euro nel primo weekend di programmazione. Nel marzo del 2015 firma la regia della web serie prodotta in esclusiva per Infinity Bob Torrent – La peggiore serie del web da un’idea di Leo Burnett. Il sodalizio con Infinity prosegue con la campagna social I trailers di Maccio Capatonda, con le parodie in formato trailer dei film in catalogo su Infinity. La campagna riscuote grandissimo successo, con oltre 20 milioni di views sui social network. Al momento è impegnato nelle riprese del suo secondo film.

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